Matera, 13 dicembre 2025 – Il legame tra Matera e Tétouan si fa più forte. Le due città, scelte come Capitali mediterranee della Cultura e del Dialogo per il 2026, hanno appena lanciato una collaborazione che punta a dare più spazio al cinema mediterraneo sulla scena internazionale. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’apertura della settima edizione del Matera Film Festival, che già pensa al futuro con una serie di iniziative condivise.
Cinema mediterraneo: un’intesa per crescere insieme
Ieri è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’Associazione Makingof, che organizza il Matera Film Festival, e il Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan, uno degli appuntamenti più importanti per il cinema delle due sponde del Mediterraneo. L’accordo, che durerà tre anni, prevede attività comuni: promozione reciproca, scambi culturali, ospitalità per delegazioni e autori, e proiezioni in collaborazione.
Gli organizzatori non hanno dubbi: “Vogliamo valorizzare e far conoscere il cinema mediterraneo”, ha detto il direttivo del festival. Un percorso che punta al 2026, anno in cui Matera e Tétouan saranno sotto i riflettori culturali di tutta l’area mediterranea.
Matera 2026: capitale del dialogo e della cultura
Questo protocollo è solo il primo passo di un progetto più ampio, chiamato “Mff Focus Mediterraneo 2026”. Già nell’edizione 2025 del festival si sono visti i primi segnali di questo cambio di rotta, con anteprime e incontri dedicati alla cooperazione internazionale e alla promozione delle identità cinematografiche locali.
“Matera vuole essere un ponte tra le culture del Mediterraneo”, ha spiegato un responsabile del festival durante una conferenza stampa. “La città ha una lunga storia come set cinematografico e luogo di sperimentazione artistica. Con questa iniziativa puntiamo a rafforzare il suo ruolo come punto di riferimento per il cinema d’autore europeo e mediterraneo”.
Oltre il Mediterraneo: Matera guarda ai Balcani
Non si ferma qui il Matera Film Festival. Si stanno chiudendo infatti le trattative per un accordo con il Balkan Film Market, una realtà di primo piano nell’area balcanica. L’intesa, secondo fonti vicine all’organizzazione, sarà ufficializzata nelle prossime settimane.
L’obiettivo è far circolare non solo le opere cinematografiche, ma anche esperienze tra autori, produttori e operatori culturali di diverse regioni. “Queste aree sono ricche di storia, culture diverse e tradizioni cinematografiche particolari”, ha spiegato un rappresentante del festival balcanico. “La collaborazione può portare vantaggi concreti a entrambi”.
Un ponte culturale tra due sponde
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rilancio della cooperazione culturale nel Mediterraneo. Negli ultimi anni Matera ha saputo affermarsi come punto centrale in Europa grazie a una programmazione attenta alle nuove tendenze e ai linguaggi emergenti. Il dialogo con Tétouan e i partner balcanici è la nuova sfida.
“L’obiettivo è costruire un ponte culturale tra Matera e il Mediterraneo”, hanno ribadito gli organizzatori. Sarà solo quando le delegazioni si incontreranno nelle sale storiche della città lucana o nelle stradine di Tétouan che si potrà capire davvero l’impatto di questo progetto.
Per ora, la strada è segnata: Matera guarda al 2026 con la voglia di diventare un crocevia per il cinema europeo e mediterraneo. Un dialogo che parte dalle immagini ma arriva, inevitabilmente, alle persone.










