San Miniato, 11 novembre 2025 – Sta per chiudersi un pezzo importante della storia di San Miniato, piccolo paese in provincia di Pisa. La casa natale dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, due dei registi più famosi del cinema italiano, è stata messa in vendita dagli eredi. L’annuncio, apparso pochi giorni fa su un sito immobiliare, segna un momento che riguarda non solo la famiglia, ma anche tutta la comunità e le istituzioni locali, che ora riflettono sul destino di questo luogo carico di ricordi.
La casa dei Taviani in vendita: un simbolo che rischia di sparire
La casa si trova nel cuore del centro storico di San Miniato, si sviluppa su due piani e misura circa 300 metri quadrati. Il prezzo richiesto è di circa 350mila euro. Nell’annuncio si legge: “Elegante appartamento nel cuore di San Miniato, in una zona ricca di atmosfera culturale, dedicata ai celebri registi Paolo e Vittorio Taviani, nati proprio in questo storico borgo della Toscana autentica”.
Il sindaco Simone Giglioli, contattato in mattinata, conferma: “L’immobile si trova nel centro storico, ma ha bisogno di manutenzione e qualche lavoro di ristrutturazione. La famiglia Taviani ha scelto di venderlo piuttosto che affrontare ulteriori spese”. Ma, assicura il primo cittadino, questo non chiude le porte a un futuro diverso per la casa.
Il futuro della casa: verso una Fondazione Taviani
Il Comune di San Miniato, insieme alla Regione Toscana, sta valutando da tempo l’acquisto della casa. L’idea, spiega Giglioli, è trasformarla nella sede di una futura Fondazione Taviani, già costituita dall’amministrazione comunale e dalla Regione. “Vorremmo farne un centro culturale dedicato al cinema”, aggiunge il sindaco, precisando che i contatti con la famiglia e le trattative sono ancora in corso.
L’obiettivo è non solo conservare la memoria dei due registi, ma anche creare uno spazio aperto alla comunità e agli appassionati di cinema. “San Miniato deve molto ai Taviani”, sottolinea Giglioli, “sarebbe un peccato perdere questo legame”.
Una casa che racconta la storia e il cinema
Questa non è solo una casa privata. Ricostruita dal padre dei registi nel 1955 sulle macerie del palazzo distrutto dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, la casa è un pezzo della storia locale. La famiglia fu costretta a fuggire di notte, episodio poi raccontato nel film “La notte di San Lorenzo”, vincitore nel 1982 del Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes.
Gli interni conservano ancora ampi spazi e dettagli che parlano del passato. Dalle finestre e dalla terrazza – definita “cinematografica” nell’annuncio – si gode una vista sulla vallata e sulle colline circostanti. Proprio quei paesaggi ispirarono alcune delle scene più famose del film, girato nella campagna toscana del 1944.
In città cresce la preoccupazione
La vendita ha acceso reazioni tra i residenti e gli operatori culturali. “Speriamo che la casa resti un patrimonio della città”, confida una commerciante di via Conti. Alcuni cittadini temono che la casa finisca in mani private senza legami con la storia del posto.
Il dibattito è ancora aperto. Il Comune, intanto, continua a lavorare con la Regione per trovare una soluzione che mantenga viva la memoria dei fratelli Taviani e il loro legame con San Miniato. “Non è solo una questione di mercato immobiliare”, conclude il sindaco Giglioli, “ma un’occasione per investire nella cultura e nell’identità della nostra comunità”.