Home Storie Reina: come LaborDì sta creando un ponte tra giovani e opportunità lavorative
Storie

Reina: come LaborDì sta creando un ponte tra giovani e opportunità lavorative

Share
Reina: come LaborDì sta creando un ponte tra giovani e opportunità lavorative
Reina: come LaborDì sta creando un ponte tra giovani e opportunità lavorative
Share

Roma, 18 dicembre 2025 – “Coraggio” è la parola scelta dal Cardinale Baldassare Reina, vicario della Diocesi di Roma, per raccontare il vero spirito di LaborDì 2025. L’evento, organizzato dalle Acli di Roma, ha messo ancora una volta in contatto centinaia di giovani con il mondo del lavoro. Questa mattina, nella sala piena della sede Acli in via Prospero Alpino, nel cuore dell’Ostiense, si è respirata un’atmosfera di voglia di mettersi in gioco. Parole del Cardinale, che ha sottolineato come l’iniziativa aiuti i ragazzi a “guardare in faccia le difficoltà che oggi il lavoro presenta”.

LaborDì 2025: giovani e lavoro faccia a faccia

Durante il suo intervento, il Cardinale Reina ha messo in luce come LaborDì non sia solo un momento formativo, ma soprattutto un’occasione concreta per far incontrare i ragazzi con il mondo del lavoro. Un dialogo diretto tra studenti, neodiplomati e rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni. “La parola che ho scelto è coraggio”, ha detto dal palco, rivolgendosi a una platea soprattutto giovane, dai 17 ai 25 anni. “Il coraggio di mostrare e mettere a frutto le potenzialità che questi ragazzi straordinari hanno dentro; il coraggio di cadere e rialzarsi; il coraggio di affrontare le sfide che il lavoro oggi ci pone e il coraggio di guardare avanti”.

Il messaggio del vicario ha raccolto un lungo applauso. Nella sala si sono alternate diverse attività: workshop, simulazioni di colloqui e testimonianze di chi, come Elisa, 22 anni, studentessa universitaria, ha raccontato di “cercare un primo lavoro senza sapere da dove partire”. Solo nella mattinata, gli organizzatori hanno contato più di 400 partecipanti.

Un evento che dà energia

“È un incontro che dà energia”, ha detto a margine il Cardinale Reina, “grazie alla vivacità dei ragazzi. Guardarli negli occhi ti riempie di speranza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma: “Ci vogliono occasioni come questa per restituire fiducia ai giovani e aiutarli a orientarsi in un mercato del lavoro sempre più complicato”.

Nel corso della giornata, esperti hanno parlato di orientamento, delle competenze richieste dalle imprese e delle opportunità offerte dai tirocini. Non sono mancati momenti dedicati alle storie personali, come quella di Marco, 19 anni, che ha raccontato la sua esperienza in un’azienda logistica dopo un corso promosso proprio dalle Acli.

Le Acli: ponti tra scuola e lavoro

Le Acli di Roma hanno ribadito quanto sia importante “costruire ponti” tra scuola e lavoro. “Crediamo che l’incontro tra generazioni e mondi diversi sia la chiave per una società più giusta”, ha spiegato Borzì. Da anni l’associazione porta avanti progetti di orientamento e formazione per i giovani, con particolare attenzione a chi è più fragile o a rischio di esclusione sociale.

Nel 2024, dicono i numeri, più di 1.200 ragazzi hanno partecipato alle iniziative delle Acli dedicate all’inserimento nel lavoro. Un impegno che si traduce anche in consulenze gratuite, sportelli informativi e percorsi su misura.

Tra speranza e sfide reali

In un momento in cui la disoccupazione giovanile resta alta – secondo l’Istat, a novembre 2025 il tasso nazionale è al 21,7% – eventi come LaborDì assumono un peso speciale. “Non basta parlare ai giovani: bisogna ascoltarli, accompagnarli e dare loro strumenti concreti”, ha ribadito il Cardinale Reina.

Tra sorrisi e qualche incertezza, si legge la voglia di provarci sui volti dei partecipanti. “Ho capito che non devo avere paura di sbagliare”, ha detto Martina, 18 anni, al termine di un laboratorio sulle soft skills. Ed è proprio in quei momenti – tra una stretta di mano e una domanda agli esperti – che la distanza tra scuola e lavoro sembra farsi più corta.

La prossima edizione è già fissata per la primavera 2026. Nel frattempo, le Acli promettono nuovi appuntamenti e percorsi per i giovani. Perché, come ha ricordato il Cardinale Reina, “il coraggio non è solo una parola: è una scelta di tutti i giorni”.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.