Roma, 23 novembre 2025 – L’Agidae, l’associazione che riunisce i gestori degli istituti legati all’autorità ecclesiastica, spegne 65 candeline. Per festeggiare, ha organizzato un convegno nazionale e l’assemblea ordinaria, in programma sabato 22 novembre dalle 8.30, alla Pontificia Università Urbaniana in Vaticano. Il tema scelto parla chiaro: “Identità e missione: le attività degli enti religiosi tra norme canoniche e leggi civili”. Un titolo che racconta la volontà di mettere a fuoco, con concretezza, le sfide che attendono gli istituti associati in un quadro normativo e sociale che cambia velocemente.
Enti religiosi: tra diritto canonico e leggi civili
Il convegno, spiegano dall’Agidae, vuole essere soprattutto un momento di confronto tra i rappresentanti degli istituti. Al centro c’è la recente riforma del codice civile che modifica gli assetti amministrativi degli enti collettivi. Serve adeguare le strutture gestionali alle nuove regole, senza però perdere di vista la missione ecclesiale. “Ci troviamo davanti a cambiamenti che richiedono una riflessione profonda – ha detto padre Francesco Ciccimarra, presidente di Agidae – sia sul piano organizzativo sia su quello dei valori che guidano il nostro lavoro”.
Non mancano poi altri temi caldi. Tra questi, la questione dell’IMU sugli immobili degli enti religiosi, al centro di un acceso dibattito negli ultimi anni tra istituzioni e terzo settore. Il confronto si allarga anche al rapporto tra le opere degli enti ecclesiastici e quelle laiche, con la collaborazione e la distinzione dei ruoli che restano punti chiave.
Sfide nuove: intelligenza artificiale e responsabilità
Un capitolo a parte sarà dedicato alle novità legate all’intelligenza artificiale e alla cyber security. Temi ormai imprescindibili anche per gli enti religiosi. La protezione dei dati personali e la gestione dei rischi legati alle nuove tecnologie sollevano domande precise sulla responsabilità dei gestori, soprattutto alla luce del d.lgs 231/2001. “Adeguarsi alle norme sulla sicurezza informatica non è più rimandabile”, ha ammesso Filippo Trefiletti, direttore generale di Accredia, intervenuto al convegno. “Serve puntare su formazione e prevenzione”.
La presenza di esperti del mondo giuridico e finanziario – come Maurizio Leo, vice-ministro dell’Economia e delle Finanze, Mario Pepe, presidente Covip, Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, Ciro Santoriello, procuratore aggiunto a Cuneo, e Rosa Del Prete, magistrato alla Corte d’Appello di Napoli – dimostra la volontà di affrontare i temi con rigore tecnico, senza tralasciare le ricadute pratiche sulle realtà associative.
Previfonder: una rete di sicurezza per i lavoratori
Tra le novità più attese spicca il lancio del Previfonder, il nuovo strumento di previdenza complementare pensato per i lavoratori degli enti ecclesiastici che aderiscono ai tre contratti collettivi nazionali Agidae: istruzione, socio-sanitario assistenziale e università pontificie. Un passo importante per rafforzare le tutele del personale nelle strutture associate, in linea con i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze sociali.
“L’obiettivo – ha spiegato Mario Pepe – è offrire maggiore sicurezza a chi lavora negli enti religiosi, con strumenti adeguati per il futuro”. Al centro resta anche la formazione continua di gestori e dipendenti: solo così si può affrontare con efficacia il cambiamento.
Il messaggio del Papa e la celebrazione eucaristica
L’apertura dei lavori sarà segnata dal messaggio inviato da Papa Leone XIV all’Agidae. Nel testo, il Pontefice invita a “armonizzare i principi del diritto civile italiano con la normativa canonica”, sottolineando l’importanza di tenere alta l’attenzione sui valori sociali e civili e sulla formazione continua. Un richiamo che è insieme monito e sprone a proseguire con responsabilità condivisa.
A seguire, la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Michele Di Tolve, vescovo ausiliare di Roma, insieme a padre Ciccimarra e ai sacerdoti del consiglio direttivo Agidae. Un momento che unisce spiritualità e impegno concreto nella gestione degli enti.
65 anni di Agidae: uno sguardo al passato e al domani
Il 65° anniversario diventa così l’occasione per fare il punto su un cammino lungo e complesso, ma anche per guardare avanti. Le sfide non mancano: dalla riforma delle regole alla digitalizzazione, dalla tutela dei lavoratori alla sostenibilità delle opere sociali. Eppure, come ricordano gli organizzatori, solo con un confronto aperto e una formazione costante si potrà mantenere viva l’identità degli enti religiosi nel quadro delle nuove norme civili.