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Collegno, il fidanzato dell’ex compagna confessa: il delitto di Marco Veronese svelato da un drammatico conflitto familiare

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Collegno, il fidanzato dell’ex compagna confessa: il delitto di Marco Veronese svelato da un drammatico conflitto familiare
Collegno, il fidanzato dell’ex compagna confessa: il delitto di Marco Veronese svelato da un drammatico conflitto familiare
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Collegno, 5 novembre 2025 – Ha ammesso di aver ucciso Marco Veronese il 49enne Michele Nicastri, fermato ieri dai carabinieri a Collegno, nel Torinese. Secondo la Procura di Torino, guidata da Giovanni Bombardieri, l’uomo ha confessato davanti agli investigatori, raccontando di essere intervenuto in una lite tra Veronese e la sua ex compagna, con cui aveva una relazione. Alla base del gesto, le tensioni sull’affidamento dei figli.

La notte dell’agguato in via Sabotino

Era circa l’1.30 del 23 ottobre quando Marco Veronese, 44 anni, stava tornando a casa dei genitori in via Sabotino. Da qualche mese viveva lì, dopo la separazione dalla compagna. Secondo gli investigatori, un uomo incappucciato – “vestito bene, con una giacca blu ceruleo”, ha raccontato una vicina – lo ha colpito alle spalle. Due coltellate al collo, poi altre ancora. “Marco è caduto a terra, il killer gli è saltato addosso e lo ha colpito con una serie di fendenti”, ha detto una testimone, ancora sotto shock. In tutto almeno dieci colpi. Le urla hanno svegliato il quartiere. Qualcuno ha chiamato i soccorsi, ma per Veronese non c’è stato nulla da fare.

Le indagini e la svolta

I carabinieri hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, per ricostruire i movimenti dell’aggressore. Un lavoro certosino: centinaia di filmati analizzati e incrociati con i tabulati telefonici e le celle agganciate lungo il percorso. Solo così è saltato fuori un nome: Michele Nicastri, 49 anni, che abita poco lontano. Gli investigatori hanno collegato la sua presenza alla scena del crimine e al legame con l’ex compagna della vittima.

Il movente: dissidi familiari

La Procura spiega che Nicastri avrebbe voluto chiarire la situazione familiare con Veronese. “Non volevo ucciderlo”, avrebbe detto ai carabinieri. “Volevo solo parlare”. Ma la tensione tra i due è esplosa proprio lì, in strada. I rapporti tra Veronese e la sua ex erano già molto tesi, soprattutto per l’affidamento dei figli minori. Nicastri, nuovo compagno della donna, ha alimentato ulteriormente il conflitto.

La confessione e i punti ancora oscuri

Nicastri ha ammesso di aver colpito Veronese, ma ha negato di aver pianificato tutto. “Non ci eravamo mai visti prima”, ha detto. Rimane però un mistero l’arma usata: il coltello non è stato trovato. Gli inquirenti pensano che l’assassino se ne sia liberato subito dopo, forse gettandolo in un cassonetto o lungo il tragitto verso casa.

La comunità sotto shock

A Collegno la confessione ha lasciato tutti senza parole. “Non ci aspettavamo una cosa simile qui”, ha raccontato un vicino di casa della famiglia Veronese. I genitori della vittima restano nel silenzio, sostenuti da amici e parenti. Il sindaco, Francesco Casciano, ha espresso “vicinanza alla famiglia” e chiesto che venga fatta piena luce sulla vicenda.

Le prossime mosse degli investigatori

Nelle prossime ore gli inquirenti continueranno a cercare l’arma e riascolteranno i testimoni della notte del 23 ottobre. La Procura di Torino vuole chiarire ogni dettaglio: dalle dinamiche dell’agguato ai rapporti tra i protagonisti. Solo così si potrà capire cosa è successo davvero quella notte in via Sabotino – e perché una lite familiare sia finita in un omicidio così cruento.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

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