Milano, 27 dicembre 2025 – MiaPensione, la startup lanciata nel 2022 da Andrea Martelli, sta cambiando le carte in tavola nella consulenza previdenziale in Italia. In pochi anni è diventata un punto di riferimento per migliaia di lavoratori, offrendo risposte concrete e su misura a una clientela sempre più ampia e variegata. Oggi le richieste di consulenza superano le 10mila al mese, con utenti che vanno dai dipendenti ai dirigenti, fino a professionisti con carriere discontinue. Un segnale chiaro di quanto il futuro pensionistico sia un tema che preoccupa e di quanto servano strumenti semplici per orientarsi.
Educazione previdenziale: un progetto per le nuove generazioni
“Vogliamo costruire un vero e proprio ecosistema di educazione previdenziale e finanziaria per i giovani”, ha spiegato Martelli in un’intervista ad alanews.it. Il sistema attuale, ha aggiunto, è “sempre più fragile, soprattutto per la previdenza complementare”. MiaPensione non si limita a dare consulenze individuali, ma punta a colmare un vuoto informativo che riguarda milioni di italiani, spesso spaesati davanti a norme complicate e procedure farraginose.
La crescita è stata rapidissima. “Abbiamo capito subito che il mercato aspettava un servizio come il nostro”, racconta Martelli. Il team, nato con due persone, è passato a 30 collaboratori nel primo anno. Nel 2023 i clienti erano già 1.700; oggi superano i 20mila. Un’espansione che ha attirato investitori: dallo scorso anno, Moltiply Group spa detiene il 51% della società, puntando sulla solidità del progetto.
Un software tutto italiano per consulenze su misura
Al centro del servizio c’è un software proprietario che ricostruisce il sistema previdenziale italiano e ricompone carriere frammentate, un problema sempre più comune tra chi ha cambiato spesso lavoro o settore. “Offriamo un’analisi su misura: quando si potrà andare in pensione, quanto si potrà ricevere e come migliorare la propria posizione”, spiega Martelli. Il servizio valuta anche se conviene anticipare il pensionamento e studia tutte le opzioni, dal riscatto della laurea alla ricongiunzione contributiva, fino ai versamenti volontari.
Ma non finisce qui. Per chi è già in pensione, MiaPensione controlla che l’assegno sia corretto, individuando possibili errori o margini di miglioramento. “Spesso piccoli dettagli fanno la differenza sull’importo finale”, racconta uno dei consulenti.
Nuove assunzioni e formazione interna
Per tenere il passo con la crescita, l’azienda cerca 10 nuovi collaboratori: cinque consulenti previdenziali, tre per il commerciale e due per il servizio clienti. “Quando abbiamo iniziato, non c’erano profili già pronti sul mercato”, ammette Martelli. Per questo si punta sulle capacità personali; la preparazione tecnica arriva con un percorso formativo interno. L’academy aziendale offre un corso intensivo che, in poche settimane, fa conoscere tutte le opportunità e le scadenze del sistema previdenziale.
Comunicare chiaro e diretto, anche sui social
Una caratteristica di MiaPensione è la comunicazione semplice e diretta. I consulenti usano i social per spiegare le novità pensionistiche con un linguaggio alla portata di tutti. “La previdenza non riguarda solo gli over 60”, ricorda Martelli. “Conoscere le regole aiuta anche i giovani a fare scelte di carriera più consapevoli”.
Secondo i dati dell’azienda, la maggior parte delle richieste arriva da dipendenti tra i 35 e i 55 anni, ma cresce anche l’interesse tra i più giovani, spesso alle prese con contratti atipici o carriere a singhiozzo.
La consulenza previdenziale che cambia
Il successo di MiaPensione racconta una trasformazione più ampia nella consulenza previdenziale italiana. In un momento in cui le regole cambiano spesso e i percorsi di lavoro si fanno più complicati, cresce la domanda di servizi su misura. “Volevamo dare risposte rapide e affidabili, dove enti e informazioni ufficiali non bastano più”, conclude Martelli.
Ora la sfida è continuare a crescere senza perdere quella concretezza che ha conquistato la fiducia di migliaia di lavoratori. E forse, cambiare davvero il modo in cui gli italiani guardano al proprio futuro pensionistico.









