Londra, 25 dicembre 2025 – Re Carlo III ha scelto la serata di Natale per rivolgersi al Regno Unito e al Commonwealth con un appello alla riconciliazione. Ha invitato tutti a riscoprire la forza della diversità nelle proprie comunità. Nel discorso trasmesso alle 15 ora locale da Buckingham Palace, il sovrano ha ricordato la Seconda guerra mondiale come esempio di unità e coraggio, sottolineando quanto sia importante non perdere quei valori in un momento segnato da tensioni e divisioni, dentro e fuori i confini nazionali.
La guerra che non dobbiamo dimenticare e il valore della comunità
Seduto accanto all’albero di Natale nella White Drawing Room, Re Carlo ha ricordato che “sempre meno di noi ha memoria diretta della Seconda guerra mondiale”. Un passaggio che ha toccato molti, soprattutto gli anziani. Ha voluto rendere omaggio al “coraggio e al sacrificio dei nostri militari, uomini e donne”, ma anche a come “le comunità si sono strette insieme davanti a una sfida così grande”. Per lui, proprio questo spirito collettivo è “un messaggio che vale ancora oggi”.
Il riferimento alla generazione della guerra non è casuale. Carlo III ha detto che quelle qualità – solidarietà e senso di unione – hanno “formato sia il Regno Unito che il Commonwealth”. E questa lezione, ha aggiunto, resta valida anche nel presente. “Mentre si parla tanto di divisioni, dentro il paese e fuori, sono questi i valori che dobbiamo tenere sempre a mente”, ha detto con voce ferma.
Un appello forte in un momento difficile
Il discorso arriva in un momento delicato per la società britannica. Le tensioni politiche, le sfide dell’immigrazione e le crisi internazionali – dal Medio Oriente all’Ucraina – hanno creato un clima di incertezza. In questo scenario, Carlo III ha chiesto ai cittadini di “trovare forza nella diversità delle loro comunità”, ricordando che solo così “il bene può avere la meglio sul male”.
Non sono mancati riferimenti alle difficoltà recenti. Dalla crisi del costo della vita alle tensioni sociali, il re ha ammesso che “non è sempre facile restare uniti”, ma ha sottolineato l’importanza di “non dimenticare ciò che ci tiene insieme”. Un messaggio che molti hanno interpretato come un invito a superare le divisioni nate dopo la Brexit e durante le proteste degli ultimi mesi.
Il Commonwealth, un ponte tra i popoli
Nel suo discorso, Carlo III ha voluto ribadire il ruolo chiave del Commonwealth, la comunità di 56 Stati sparsi in tutto il mondo. “Le qualità che ci hanno aiutato a superare il passato sono le stesse che oggi ci permettono di costruire ponti tra popoli diversi”, ha spiegato il re. Parole rivolte non solo ai britannici, ma a milioni di persone nei Paesi membri.
Ha poi citato esempi concreti di solidarietà internazionale, ricordando le iniziative umanitarie del Regno Unito e dei partner del Commonwealth. “Solo lavorando insieme possiamo affrontare le sfide globali”, ha aggiunto, parlando delle crisi ambientali e dei conflitti in corso.
Reazioni al discorso: tra consensi e critiche
Il messaggio di Carlo III ha raggiunto milioni di persone nel Regno Unito e nel Commonwealth. Sui social, molti hanno apprezzato l’appello alla riconciliazione. “Un messaggio necessario in tempi difficili”, ha scritto su X (ex Twitter) l’ex premier Gordon Brown. Anche la Chiesa anglicana ha elogiato le parole del sovrano: “Ha parlato al cuore delle persone”, ha detto l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby.
Non sono però mancate critiche. Alcuni attivisti hanno chiesto alla monarchia di fare di più contro le disuguaglianze sociali. Altri hanno chiesto azioni concrete, oltre alle parole. Ma la maggior parte ha visto nel discorso un sincero tentativo di promuovere unità e dialogo.
Una tradizione che continua a parlare al presente
Il discorso natalizio del sovrano è una tradizione che parte dal 1932, quando re Giorgio V si rivolse per la prima volta alla nazione via radio. Da allora, ogni anno la famiglia reale si rivolge ai cittadini con un messaggio di auguri e riflessione. Quest’anno, con la voce di Carlo III, quella tradizione si è arricchita di un nuovo invito: ritrovare la forza della comunità per affrontare insieme le sfide di oggi.









