Roma, 22 dicembre 2025 – Renzo Iorio è il nuovo presidente di Federterme Confindustria, l’associazione che da oltre un secolo rappresenta il sistema termale italiano. La nomina, ufficializzata questa mattina a Roma, segna il passaggio di consegne con Massimo Caputi, che ha guidato la federazione negli ultimi anni, in un momento decisivo per il settore. Iorio, attuale consigliere di amministrazione di Terme di Sirmione Spa con delega alle relazioni istituzionali, prende in mano le redini di un comparto che unisce salute, turismo e sviluppo locale.
Le terme: un pilastro per le comunità
Nel suo primo discorso da presidente, Iorio ha messo in evidenza come le terme italiane siano “un punto di riferimento economico e sociale irrinunciabile per le aree interne”. Secondo lui, il settore crea “occupazione qualificata, attira visitatori e offre servizi fondamentali alle comunità locali”. La federazione vuole farsi sentire di più nelle scelte politiche che riguardano il settore, puntando su ricerca e tutela della qualità delle acque termali. “Proteggeremo le terme che hanno vera acqua termale, salvaguardandone il valore terapeutico unico”, ha detto Iorio, anticipando un piano di studi clinici avanzati e collaborazioni con università e istituzioni sanitarie.
Ricerca e innovazione al centro
Il nuovo presidente ha le idee chiare: vuole dimostrare scientificamente le proprietà curative delle acque termali attraverso trial clinici controllati. L’obiettivo è portare il termalismo italiano ai vertici della medicina basata sulle evidenze. Un percorso che va anche nella direzione di un turismo e benessere sempre più sostenibili. “Puntiamo a rinnovare le applicazioni cliniche e a rafforzare il legame con il mondo accademico”, ha spiegato Iorio, che ha già avviato contatti con alcune università italiane per lanciare i primi progetti pilota nel 2026. Federterme conta oggi più di 320 stabilimenti attivi in Italia, soprattutto nel Nord e nel Centro.
Chi è Renzo Iorio
Nato a Milano nel 1962, Iorio è uno dei manager più esperti del turismo italiano. Dal 2017 fa parte del consiglio di amministrazione di Terme di Sirmione Spa, una delle realtà più conosciute nel settore. Parallelamente, insegna alla Luiss Business School come docente a contratto. La sua carriera si è sviluppata tra consulenza aziendale, finanza e gestione di partecipazioni in Italia e all’estero. Per più di vent’anni ha guidato l’espansione della multinazionale Accor in Italia e Sud Europa, ricoprendo ruoli anche in Ferrovie dello Stato e Anas Spa. Sul fronte associativo, è vicepresidente vicario di Federturismo Confindustria e membro del Consiglio Direttivo dell’Unione Industriali di Napoli.
Le prime reazioni dal settore
Non sono tardate le reazioni dal mondo termale e turistico. Il Cavaliere del Lavoro Giacomo Gnutti, presidente e amministratore delegato di Terme di Sirmione Spa, ha commentato: “Auguro un buon lavoro all’amico Renzo Iorio, che da anni condivide con noi le strategie aziendali. Sono certo che la sua profonda conoscenza del turismo e la sua esperienza nel mondo Confindustriale daranno nuova forza a Federterme e al termalismo italiano”. Gnutti ha ricordato che il settore è un “patrimonio economico, sanitario e turistico” che in Europa è secondo solo alla Germania e quinto a livello mondiale.
Le sfide che aspettano il termalismo italiano
Oggi il settore termale italiano deve affrontare sfide importanti: innovare i servizi, proteggere le risorse naturali e tenere testa alla concorrenza internazionale. Nel 2024, i dati Federterme parlano di un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro e oltre 2 milioni di visitatori negli stabilimenti. “Solo lavorando insieme, pubblico e privato, potremo assicurare una crescita stabile e valorizzare le nostre eccellenze”, ha concluso Iorio. Il prossimo appuntamento è la presentazione del piano triennale Federterme, prevista per gennaio 2026.
La nomina di Renzo Iorio arriva in un momento decisivo per il rilancio delle terme italiane. Un settore che guarda avanti, unendo tradizione, scienza e nuove sfide globali.








