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Cipriani di Rio de Janeiro conquista il titolo di miglior ristorante italiano al mondo nella lista Food, 50 Top Italy 2026

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Cipriani di Rio de Janeiro conquista il titolo di miglior ristorante italiano al mondo nella lista Food, 50 Top Italy 2026
Cipriani di Rio de Janeiro conquista il titolo di miglior ristorante italiano al mondo nella lista Food, 50 Top Italy 2026
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Milano, 19 dicembre 2025 – Ancora una volta, il Ristorante Hotel Cipriani di Rio de Janeiro, guidato dallo chef Nello Cassese, si è aggiudicato il titolo di miglior ristorante italiano al mondo secondo la guida 50 Top Italy 2026. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera al Teatro Manzoni di Milano, durante una serata che ha visto riuniti cuochi, manager e addetti ai lavori del settore. Un’edizione speciale, segnata anche dal recente riconoscimento Unesco che ha dichiarato la cucina italiana Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

I migliori d’Italia nel mondo: la classifica che fa la differenza

Dietro al Cipriani, al secondo posto si è piazzato Il Carpaccio di Parigi, all’interno dell’hotel Le Royal Monceau, con Alessandra Del Favero e Oliver Piras in cucina. Terzo posto per DaNico, il ristorante di Daniele Corona a Toronto. “Essere tra i migliori è un grande onore, ma anche una grande responsabilità”, ha detto Cassese, visibilmente emozionato dopo il premio.

La top ten si completa con il quarto posto di Rezdôra di Stefano Secchi a New York, mentre al quinto c’è Da Vittorio Shanghai, gestito dalla famiglia Cerea. Al sesto posto si è classificato Torno Subito di Singapore, diretto da Alessio Pirozzi e sotto la supervisione di Massimo Bottura. Settima posizione per Fiola di Fabio Trabocchi a Washington DC. Ottavo per Otto e Mezzo Bombana a Hong Kong, firmato dallo chef Umberto Bombana; nono per Agli Amici Rovinj della famiglia Scarello a Rovigno e decimo per Acquarello di Mario Gamba a Monaco di Baviera.

Stati Uniti, Francia e Svizzera guidano la classifica internazionale

Secondo i dati degli organizzatori, sono Stati Uniti, Francia e Svizzera i paesi con il maggior numero di ristoranti italiani in classifica: sette per ciascuno. Dietro di loro, Cina e Belgio con quattro locali. Un segnale chiaro della forza della cucina italiana nel mondo, come ha sottolineato Barbara Guerra, co-curatrice della guida: “La nostra tradizione si rinnova ogni giorno grazie a chef che portano creatività e rigore in tutto il mondo”.

Durante la serata sono stati consegnati anche sedici premi speciali per valorizzare aspetti diversi dell’esperienza gastronomica italiana. Il Premio Pranzo dell’Anno 2026 – Pastificio dei Campi è andato proprio a Il Carpaccio di Parigi; mentre il Premio Piatto dell’Anno 2026 – Latteria Sorrentina è stato assegnato al Fusillo al Ferretto, Lamiaceae, Caprino e Lime del Marotta Ristorante di Squille.

Premi speciali: i protagonisti della cucina italiana

Tra i riconoscimenti individuali più importanti, spicca quello di Chef dell’Anno 2026 – Premio Ferrarelle, assegnato a Nello Cassese del Cipriani di Rio de Janeiro. Massimo Raugi di Villa Crespi a Orta San Giulio ha conquistato il titolo di Maître dell’Anno 2026 – Premio Maistà. Per la categoria manageriale, il Premio Manager dell’Anno 2026 – Il Fritturista – Oleificio Zucchi è andato a Gianni Caprioli di Giando a Hong Kong.

Non sono mancati i premi dedicati alle nuove aperture e alle eccellenze emergenti: il Premio Novità dell’Anno 2026 – Solania è stato assegnato a Orsini di Zurigo; Emanuele Izzo di Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia si è aggiudicato il titolo di Sommelier dell’Anno 2026.

Tra tradizione e innovazione, la forza della comunicazione

Tra i momenti più interessanti della serata, il Premio Made in Italy 2026 – Salumi Coati è stato consegnato a Torno Subito di Singapore, mentre Roscioli Salumeria con Cucina di Roma ha ricevuto il Premio Performance dell’Anno 2026 – D’Amico. Il San Corrado di Noto, in Sicilia, si è distinto per la migliore prima colazione 2026 – Latteria San Salvatore.

Mario Gamba di Acquarello a Monaco ha ritirato il Premio Icon 2026 – Latteria San Salvatore. Uliassi di Senigallia ha ottenuto il riconoscimento per la migliore comunicazione social. Il Premio One to Watch 2026 – Goeldlin è andato a Sustànza di Napoli.

La pasticceria sotto i riflettori

Non è mancato lo spazio dedicato alla pasticceria: il ristorante Duomo di Ragusa ha vinto il Premio Pasticceria nella Ristorazione 2026 – Mulino Caputo, mentre Pietro Macellaro di Piaggine è stato incoronato Pasticcere dell’Anno 2026.

La serata al Teatro Manzoni ha confermato ancora una volta come la cucina italiana, tra tradizione e nuove tendenze, resti un punto di riferimento a livello globale. “La nostra forza sta nel saper innovare senza perdere le radici”, ha raccontato uno degli chef premiati, mentre in sala si brindava con un calice di prosecco.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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