Londra, 18 dicembre 2025 – Si partirà il prossimo 5 gennaio nel Regno Unito con le riprese di Elsinore, il nuovo film diretto da Simon Stone e scritto da Stephen Beresford. A guidare il cast ci saranno due nomi di punta del cinema britannico: Andrew Scott, vincitore del Bafta e più volte candidato ai Golden Globe, e Olivia Colman, già premiata con Oscar, Golden Globe ed Emmy. Il film, confermato oggi dai produttori, racconterà la vera storia dell’attore Ian Charleson, noto per il ruolo in “Momenti di Gloria”, e la sua dura battaglia personale mentre si preparava a interpretare Amleto sul palco del National Theatre di Londra.
Elsinore: un racconto potente sulla forza dell’arte e della comunità
Dalla nota stampa arriva una promessa chiara: Elsinore vuole raccontare una storia “forte e profondamente commovente”. Al centro c’è Ian Charleson e le sfide che ha affrontato in uno dei momenti più delicati della sua carriera. Il film sarà anche un omaggio al sostegno della comunità nei momenti più difficili. “La sceneggiatura di Stephen Beresford è straziante ma anche divertente”, spiega Simon Stone, il regista australiano già dietro a “The Dig” e “La moglie del soldato”. “È un inno bellissimo al potere della comunità quando tutto sembra crollare”.
Stone ha poi sottolineato il valore del casting: “Andrew Scott è uno dei migliori attori della sua generazione, proprio come lo era Ian Charleson. È una scelta davvero importante”. Scott, che è anche coproduttore, sarà affiancato da Olivia Colman in un ruolo ancora segreto. Il resto del cast sarà svelato poco prima dell’inizio delle riprese e includerà “alcuni tra i più acclamati attori britannici”.
Una coproduzione internazionale con radici italiane
Dietro Elsinore ci sono nomi di rilievo come Andrea Occhipinti per Lucky Red, Gabrielle Tana di Magnolia Mae Films, Pete Shilaimon e Mickey Liddell per LD Entertainment, Stefano Massenzi e Carolyn Marks Blackwood. Il film è finanziato da Studiocanal, che si occuperà anche della distribuzione nei principali mercati europei – Regno Unito, Francia, Germania, Polonia, Benelux – oltre che in Australia e Nuova Zelanda. I diritti per il Nord America sono stati acquisiti da LD Entertainment, mentre in Italia la distribuzione sarà affidata a Lucky Red.
Andrea Occhipinti si è detto soddisfatto per l’avvio delle riprese: “Questo film vede finalmente la luce. È un progetto a cui lavoriamo da tanti anni, un progetto del cuore. Ho conosciuto Ian Charleson alla fine degli anni ’80. Ian aveva un sogno, e questo film racconta la sua storia straordinaria”. Un legame personale che aggiunge spessore a tutta la produzione.
Ian Charleson, un ricordo vivo al National Theatre
Ian Charleson, scomparso nel 1990 a soli 40 anni, è rimasto nel cuore del pubblico soprattutto per “Momenti di Gloria” (Chariots of Fire). Ma il suo ruolo più famoso è forse quello di Amleto al National Theatre di Londra nel 1989. Quella rappresentazione, preparata mentre l’attore era già gravemente malato, è diventata una pietra miliare del teatro britannico. Il film si concentrerà proprio su quel periodo, raccontando le difficoltà personali e professionali che Charleson ha affrontato in quei mesi.
La scelta di Andrew Scott per il ruolo di Charleson ha ricevuto subito il consenso della critica. Scott, conosciuto al grande pubblico per “Fleabag” e “Ripley”, ha spesso parlato della sua ammirazione per Charleson. Olivia Colman, invece, porterà sul set la sua esperienza e la capacità di dare profondità ai personaggi femminili.
Aspettando il cast completo e l’uscita in sala
Ancora nessuna data ufficiale per l’uscita di Elsinore nelle sale. Le riprese inizieranno tra Londra e altre località inglesi dal 5 gennaio 2026. La produzione ha promesso che nei prossimi giorni arriveranno nuovi dettagli sul cast.
Questo film si inserisce in una lunga tradizione di biografie dedicate alle grandi figure del teatro britannico. L’obiettivo, dicono i produttori, è restituire al pubblico non solo la storia personale di Charleson, ma anche l’atmosfera culturale di una Londra anni Ottanta. Un racconto che unisce arte, fragilità umana e memoria collettiva.










