Roma, 17 dicembre 2025 – La tredicesima mensilità torna a farsi sentire nelle buste paga di dicembre, portando un po’ di sollievo a milioni di lavoratori italiani. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha appena pubblicato una guida aggiornata dal titolo “Tredicesime dei lavoratori tra regole e particolarità”. Un documento pratico che spiega bene come funziona la gratifica natalizia: dalle regole base ai casi più particolari, come malattia, maternità, lavoro intermittente e cassa integrazione.
Tredicesima: cos’è e a chi spetta davvero
La tredicesima è una mensilità in più rispetto alle dodici ordinarie, una sorta di premio che i lavoratori dipendenti ricevono generalmente a dicembre. Ma non basta essere assunti: il diritto a prenderla per intero dipende dal tempo effettivo trascorso al lavoro durante l’anno. “Chi ha lavorato tutto l’anno, senza assenze non pagate o periodi non coperti da ammortizzatori sociali, riceverà una tredicesima lorda pari a una mensilità”, spiegano dalla Fondazione. Se invece si è stati assunti o licenziati durante l’anno, la tredicesima si calcola in base ai mesi effettivi di lavoro, un dodicesimo per ogni mese.
Come si calcola la tredicesima: le regole da non perdere
Il calcolo della tredicesima segue l’anno solare e si matura a ragione di un dodicesimo per ogni mese lavorato. Ma non tutte le assenze sono uguali. Quelle protette dalla legge — come la maternità obbligatoria, la malattia o l’infortunio — spesso fanno comunque maturare la gratifica. Altre assenze, magari per motivi personali, possono invece escludere il diritto a quel dodicesimo. “Il contratto collettivo di riferimento è sempre la bussola da seguire”, precisano i consulenti.
La guida offre anche esempi concreti per capire come si calcola la tredicesima a seconda del ruolo e risponde alle domande più comuni. Da notare: anche i lavoratori intermittenti o a domicilio hanno diritto alla tredicesima, ma con regole specifiche legate al tipo di contratto.
Tredicesima e tasse: cosa cambia rispetto allo stipendio normale
Dal punto di vista fiscale, la tredicesima è soggetta a contributi e imposte come un normale stipendio. Però, il netto in busta paga spesso è più basso rispetto a una mensilità ordinaria. Il motivo? Sulla tredicesima non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per i familiari a carico. “Per questo molti si accorgono che l’importo lordo non corrisponde al netto che arriva in tasca”, spiegano dalla Fondazione Studi.
In più, l’importo lordo della tredicesima serve anche per calcolare il trattamento di fine rapporto (TFR), come previsto dal Codice civile.
Malattia, maternità, cassa integrazione: cosa succede alla tredicesima
La guida dedica spazio anche ai casi più spinosi. In caso di malattia o infortunio, la maturazione della tredicesima dipende da chi paga: datore di lavoro o enti previdenziali. La maternità obbligatoria è in genere considerata utile per la gratifica. Diverso il discorso per la cassa integrazione: se si tratta di un periodo senza ore lavorate e senza integrazione economica, la tredicesima potrebbe non maturare.
Il bonus da 100 euro e la tredicesima: cosa c’è da sapere
Un altro punto chiave riguarda il bonus fiscale da 100 euro, introdotto nel 2020 per alleggerire le tasse ai lavoratori dipendenti. Il bonus spetta interamente a chi guadagna fino a 15.000 euro l’anno. Tra 15.000 e 28.000 euro viene ridotto, mentre sopra i 28.000 non si riceve nulla.
Attenzione però: questo bonus non si applica alla tredicesima, ma solo allo stipendio normale di dicembre. “Il lavoratore vedrà il bonus nella busta paga di dicembre, non in quella della tredicesima”, spiegano i consulenti.
Domande frequenti e dubbi risolti dagli esperti
La guida raccoglie anche le domande più comuni: come si calcolano i dodicesimi in caso di part-time o cosa succede se si cambia azienda durante l’anno. “Ogni situazione è diversa e va valutata con attenzione, seguendo le regole del contratto e la legge”, ricordano gli esperti.
Insomma, la tredicesima resta un momento importante per tante famiglie italiane, ma le regole non sono sempre semplici da capire. Per chi ha dubbi, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro mette a disposizione la guida completa e un servizio di consulenza dedicato.










