Berlino, 15 dicembre 2025 – Steve Witkoff e Jared Kushner, rappresentanti degli Stati Uniti, sono stati invitati stasera a Berlino per i colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e alcuni leader europei. La notizia è stata confermata nel pomeriggio dal portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, durante un incontro con la stampa. A poche ore dall’inizio della riunione, questo dettaglio aggiunge un pezzo importante al puzzle diplomatico che si sta componendo nella capitale tedesca.
Berlino, il peso della presenza americana
Il portavoce ha spiegato che la scelta di coinvolgere Witkoff e Kushner – noti per i loro legami con l’amministrazione statunitense e per il ruolo in precedenti negoziati internazionali – nasce dalla volontà di mantenere un filo diretto tra Washington e i partner europei sul tema Ucraina. “Abbiamo ritenuto importante invitare anche rappresentanti degli Stati Uniti”, ha detto Hebestreit, evitando però di entrare nei dettagli sull’agenda. L’incontro, fissato per le 19.30 alla Cancelleria federale, vedrà la partecipazione di Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron e di altri capi di governo dell’Unione Europea.
Un vertice in un momento critico
Il summit arriva in un momento di alta tensione per il conflitto in Ucraina. Negli ultimi giorni, secondo fonti diplomatiche europee, si sono intensificati i contatti tra Kiev e le principali capitali occidentali. L’obiettivo è rafforzare il sostegno politico e militare a Kiev, mentre sul campo si registrano nuovi attacchi nell’area di Kharkiv e lungo il fronte orientale. “Il dialogo con gli alleati è fondamentale”, ha ribadito Zelensky in una nota diffusa ieri sera dal suo ufficio stampa. Dietro le quinte, però, non mancano le divergenze sulle modalità e sui tempi di un possibile nuovo pacchetto di aiuti.
Chi sono Witkoff e Kushner
La presenza di Steve Witkoff, imprenditore immobiliare vicino a diversi ambienti politici statunitensi, e di Jared Kushner, già consigliere della Casa Bianca sotto la presidenza Trump, non è passata inosservata agli osservatori. Fonti vicine all’organizzazione del vertice dicono che i due avranno il compito di “rappresentare la posizione americana” e facilitare il dialogo tra le parti. Kushner non è nuovo a incontri di questo tipo: già nel 2020 aveva partecipato a colloqui informali tra Stati Uniti, Israele e alcuni paesi arabi. “La loro presenza mostra l’interesse diretto di Washington”, ha commentato un diplomatico europeo che ha preferito restare anonimo.
Le sfide sul tavolo
Al centro della riunione ci sono diversi temi: dalla sicurezza energetica alla gestione dei flussi migratori, fino alle prospettive di un negoziato con Mosca. Ma il nodo più urgente restano gli aiuti militari. Secondo indiscrezioni raccolte nelle ultime ore, Zelensky avrebbe chiesto un impegno più concreto da parte dei partner europei, soprattutto considerando le difficoltà incontrate al Congresso americano per approvare nuovi fondi destinati a Kiev. “Serve una risposta chiara e coordinata”, ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.
Tra attese e tensioni a Berlino
Nel primo pomeriggio, davanti alla Cancelleria federale, si sono radunati gruppi di manifestanti sia a favore dell’Ucraina sia contrari all’invio di armi, sotto l’occhio vigile della polizia berlinese. La città, blindata da ieri sera, vive ore di attesa. “Non ci aspettiamo annunci clamorosi”, ha confidato un funzionario del Ministero degli Esteri tedesco, “ma ogni occasione di confronto è preziosa”. Solo stasera si potrà capire se dal vertice usciranno nuove strategie o se prevarrà la prudenza.
Intanto, la presenza americana a Berlino – con Witkoff e Kushner in prima fila – conferma quanto la questione ucraina resti al centro dell’agenda internazionale. E quanto sia ancora aperta la partita per trovare una strategia comune tra Europa e Stati Uniti, a quasi tre anni dall’inizio di una crisi che sembra lontana dal trovare una soluzione definitiva.










