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Luiss apre le porte al futuro: inizio dell’anno accademico 2025-2026 con focus sull’Europa

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Luiss apre le porte al futuro: inizio dell'anno accademico 2025-2026 con focus sull'Europa
Luiss apre le porte al futuro: inizio dell'anno accademico 2025-2026 con focus sull'Europa
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Roma, 14 dicembre 2025 – Questa mattina, nel campus di viale Pola, l’università Luiss Guido Carli ha dato il via all’anno accademico 2025-2026. Una cerimonia che ha radunato i vertici dell’ateneo, docenti, studenti e rappresentanti delle istituzioni. Al centro del dibattito, il ruolo cruciale dell’Europa in un momento di grandi cambiamenti e le sfide che il continente dovrà affrontare nei prossimi anni.

Europa, un cambiamento profondo e responsabilità da affrontare

L’Europa sta vivendo una trasformazione profonda e complessa”, ha esordito senza mezzi termini il rettore Paolo Boccardelli. Ha richiamato le tensioni geopolitiche, la svolta industriale e tecnologica, i mutamenti demografici e sociali che, ha spiegato, “stanno mettendo in discussione gli equilibri che per decenni hanno garantito la nostra stabilità”. Un quadro chiaro, senza spazio per fraintendimenti: l’università non può rimanere spettatrice. “Per la nostra missione e identità – ha aggiunto Boccardelli – dobbiamo essere protagonisti, con una visione chiara, senso di responsabilità e un forte spirito di servizio verso il Paese e l’Europa”.

Nel suo discorso, il rettore ha sottolineato l’urgenza di “mettere il nostro contributo nella costruzione del futuro europeo”, puntando su una didattica innovativa e su una ricerca che faccia davvero la differenza. “Formare giovani capaci e consapevoli, orientati al bene comune” è la sfida lanciata da Boccardelli. Per farlo serve una strategia precisa: spingere su un nuovo rinascimento industriale italiano ed europeo, unendo sapere e capacità pratica.

Università e imprese: un legame da rafforzare

La cerimonia ha ribadito anche l’importanza della collaborazione tra università e mondo delle imprese. Nel documento ufficiale si legge che la Luiss vuole “sostenere innovazione e competitività delle aziende”, anche grazie al dialogo con Confindustria. Un chiaro segnale dell’impegno dell’ateneo a stringere legami più forti con il tessuto industriale italiano ed europeo.

Il presidente della Luiss, Giorgio Fossa, ha spiegato che l’università deve “offrire strumenti e valori per una crescita sostenibile”. Per lui, la formazione non è solo trasmettere competenze: “Deve preparare davvero al mondo che ci aspetta”. Solo unendo sistema produttivo, istituzioni e università – ha concluso – si può costruire “un’alleanza solida in grado di trasformare la conoscenza in visione e la visione in progresso”.

Le sfide economiche viste da Intesa Sanpaolo

Tra gli ospiti della giornata c’era anche Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, che ha offerto uno sguardo sull’attuale scenario economico. “Italia ed Europa devono affrontare sfide decisive”, ha detto dal palco dell’aula magna. Per Messina, questo è un momento che può segnare una svolta, capace di riportare al centro una crescita più stabile. Ha richiamato l’importanza di puntare su un debito condiviso e sull’integrazione dei mercati per rafforzare la posizione europea nel mondo.

Un nuovo rinascimento industriale all’orizzonte

Durante la cerimonia sono state illustrate le linee guida dell’ateneo per i prossimi mesi. La Luiss punta a spingere un “nuovo rinascimento industriale”, mettendo al centro la sinergia tra formazione e imprese. Un percorso che passa anche attraverso l’innovazione didattica e la ricerca applicata.

I vertici dell’università hanno sottolineato come il legame tra teoria e pratica sarà fondamentale nei nuovi corsi. L’obiettivo è formare laureati pronti ad affrontare le sfide del mercato europeo, con competenze aggiornate e un forte senso di responsabilità verso il bene comune.

Formare per il futuro dell’Europa

La cerimonia si è chiusa poco dopo mezzogiorno, tra gli applausi degli studenti nell’aula magna. Un’atmosfera di attenzione e partecipazione, con tanti giovani che hanno seguito con interesse gli interventi. “Siamo qui per costruire il nostro futuro”, ha confidato Marta, studentessa al secondo anno di Economia.

In un momento di incertezze globali, la Luiss Guido Carli rilancia il suo ruolo di motore di innovazione e formazione. Una sfida che parte dalle aule universitarie ma guarda lontano: all’Europa che cambia, alle imprese che cercano nuove strade, alle generazioni chiamate a prendere il testimone.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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