Roma, 13 dicembre 2025 – Nel giorno dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della Luiss Guido Carli, il rettore Paolo Boccardelli ha messo in chiaro le priorità dell’università in un momento che, ha sottolineato, “è segnato da grandi cambiamenti, non solo sul piano economico e industriale, ma anche geopolitico”. Di fronte a studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni, Boccardelli ha ribadito l’impegno della Luiss a rafforzare la struttura del proprio sistema formativo, puntando sulla ricerca come chiave per capire la complessità che attraversa l’Europa e per generare idee utili a costruire un nuovo volto europeo.
Rafforzare il sistema formativo per affrontare le sfide globali
“Il primo obiettivo è consolidare il nostro sistema formativo”, ha spiegato Boccardelli dall’aula magna di viale Pola. Il rettore ha sottolineato il ruolo dell’università nel dare un contributo concreto attraverso la ricerca, per interpretare i mutamenti che investono il continente. “Dobbiamo – ha detto – fornire idee che aiutino a definire una nuova struttura europea, capace di decisioni più rapide, una burocrazia più efficiente e una competitività più forte”. Ma ha avvertito: tutto questo non deve andare a discapito di pluralismo, democrazia e diritti. Secondo lui, questo equilibrio sarà la vera sfida per le università europee nei prossimi anni.
Innovazione didattica: nasce il laboratorio con Google
Tra le novità annunciate, Boccardelli ha presentato il nuovo Teaching and Learning Innovation Hub, nato dalla collaborazione con Google for Education. “È un laboratorio di innovazione aperto a studenti, docenti e ricerca”, ha detto il rettore. L’idea è quella di sperimentare nuovi modi di insegnare e strumenti digitali, favorendo lo scambio tra discipline diverse e la collaborazione tra università e imprese. Il laboratorio partirà dal prossimo semestre e sarà sede di workshop, seminari e corsi di formazione continua.
Tecnologia e persone: un equilibrio da costruire
Al centro del discorso anche il tema dell’equilibrio tra tecnologia e centralità della persona. “Per noi è fondamentale unire tecnologia e attenzione alla persona”, ha ribadito Boccardelli. Per questo la Luiss aprirà una “palestra cognitiva” pensata per stimolare il pensiero critico degli studenti. Un modo per rafforzare competenze trasversali e preparare i giovani a un mondo del lavoro che cambia in fretta. “Solo così – ha spiegato il rettore – la tecnologia potrà davvero aiutare la crescita di ognuno e della collettività”.
Umanesimo e intelligenza artificiale: un binomio possibile
Non è mancato un passaggio sul potenziamento del Dipartimento di Studi Umanistici, considerato da Boccardelli un punto di forza per mantenere vivo il pensiero critico. “L’intelligenza artificiale può essere una grande opportunità, se usata con responsabilità”, ha ricordato. “Va vista non come un sostituto, ma come un aiuto al lavoro mentale”. La sfida, secondo il rettore, è formare professionisti in grado di unire competenze tecnologiche e umanistiche, senza perdere di vista i valori fondamentali dell’università.
Le reazioni: entusiasmo e attesa
In sala, molti docenti hanno accolto con interesse le parole del rettore. “La collaborazione tra discipline è essenziale”, ha commentato la professoressa Lucia Ferrara, esperta di diritto europeo. Anche gli studenti mostrano curiosità per le nuove iniziative: “Non vediamo l’ora di scoprire come funzionerà il laboratorio con Google”, ha detto Marco, al secondo anno di Economia. La cerimonia si è chiusa poco dopo mezzogiorno con un lungo applauso e l’invito di Boccardelli a “guardare avanti con spirito critico e apertura”.
Fondata nel 1974, la Luiss oggi conta più di 10mila studenti ed è tra le università più attive in Italia sul fronte dell’innovazione didattica. Le sfide lanciate dal rettore indicano una strada chiara: fare dell’università un luogo dove si incontrano saperi diversi, pronti a interpretare i grandi cambiamenti senza perdere di vista la persona.










