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Luiss: il futuro dell’Europa nelle mani dei giovani talenti

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Luiss: il futuro dell'Europa nelle mani dei giovani talenti
Luiss: il futuro dell'Europa nelle mani dei giovani talenti
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Roma, 13 dicembre 2025 – «L’Europa sta vivendo un momento difficile, lo vediamo ogni giorno, ma non basta star lì a criticarla: bisogna farla ripartire con le idee dei Paesi fondatori». Così questa mattina Giorgio Fossa, presidente della Luiss, ha parlato agli studenti e ai docenti durante la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico dell’ateneo romano. Un intervento molto atteso, seguito in aula magna da oltre trecento persone, che ha toccato temi cruciali per il futuro del continente e il ruolo delle università nella formazione dei giovani.

Università in prima linea per il rilancio dell’Europa

Nel suo discorso, Fossa ha sottolineato l’importanza di «non limitarsi a dire cosa fare, ma anche come farlo». Ha messo in luce la responsabilità che il mondo universitario deve prendersi in questa fase delicata. «Le università, non solo la Luiss, sono qui per formare quei giovani che porteranno il cambiamento e costruiranno l’Europa che tutti desideriamo», ha detto, guardando dritto negli occhi gli studenti nelle prime file.

Il messaggio è chiaro: la crisi europea non si risolve con le critiche o aspettando che arrivino soluzioni dall’alto. Serve invece un coinvolgimento vero delle nuove generazioni, cresciute in un ambiente accademico che sappia stimolare il pensiero critico e la capacità di capire un mondo sempre più connesso.

Giovani protagonisti e valore del pensiero critico

«Dando valore al pensiero accademico», ha aggiunto Fossa, «emergono giovani pronti a guidare non solo il futuro dell’Europa, ma anche a interpretare i cambiamenti di un mondo che corre veloce». Parole che hanno catturato l’attenzione della platea, composta da studenti italiani e stranieri, professori e rappresentanti delle istituzioni.

Il presidente ha ricordato anche l’impegno della Luiss nell’internazionalizzazione e negli scambi culturali, con oltre 1.500 studenti ogni anno coinvolti in programmi Erasmus e collaborazioni con università europee. «Solo così – ha spiegato – possiamo formare una classe dirigente consapevole delle sfide globali».

Un appello ai giovani: credete in voi stessi

La parte finale del discorso è stata un vero e proprio invito ai giovani: «Dovete tornare a credere prima di tutto in voi stessi», ha detto Fossa, «perché il cambiamento parte da qui. Dovete migliorare il mondo che avete trovato e lasciarlo migliore ai vostri figli». Parole semplici, senza fronzoli, che hanno strappato qualche applauso spontaneo.

Al termine della cerimonia, alcuni studenti hanno raccontato di aver percepito il messaggio come un incoraggiamento concreto a non arrendersi di fronte alle difficoltà. «Ci ha chiesto di essere protagonisti», ha confidato Martina, 22 anni, al secondo anno di Giurisprudenza. «Non solo spettatori o critici».

L’inaugurazione e le sfide per il nuovo anno

L’apertura dell’Anno Accademico 2025/2026 alla Luiss Guido Carli si è svolta nell’aula magna di viale Pola, con la presenza del rettore Andrea Prencipe e di numerosi ospiti istituzionali. Tra i temi affrontati, l’importanza della ricerca e dell’innovazione come leve per rafforzare la competitività europea.

Durante la mattinata sono stati premiati gli studenti più meritevoli e presentati nuovi progetti di collaborazione con aziende e centri di ricerca internazionali. «Investire sui giovani», ha ribadito Fossa in un colloquio con i giornalisti, «è la chiave per rilanciare non solo l’Europa, ma anche il nostro Paese».

Europa: tra sfide e nuove speranze

La giornata si è chiusa con un brindisi informale nei corridoi dell’ateneo. Tra chiacchiere e scambi di idee, si respirava l’aria di una comunità consapevole delle difficoltà, ma pronta a mettersi in gioco. «Non possiamo permetterci di restare fermi», ha commentato un docente di Economia. «La responsabilità che ci ha ricordato Fossa riguarda tutti».

In un momento in cui l’Europa è attraversata da incertezze – tra crisi geopolitiche e tensioni interne – il messaggio lanciato dalla Luiss è chiaro: serve uno sforzo collettivo per trovare nuove vie. E le università, ancora una volta, sono chiamate a fare la loro parte.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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