Milano, 11 dicembre 2025 – Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di Mfe – Media for Europe, ha ribadito oggi la sua posizione sul bisogno di cambiare dentro Forza Italia. Lo ha detto ai giornalisti negli studi Mediaset, durante il tradizionale scambio di auguri di fine anno. “Il mio pensiero non cambia”, ha risposto a chi gli chiedeva del futuro del partito fondato dal padre, Silvio Berlusconi, scomparso nel giugno 2023.
Berlusconi: “Serve rinnovamento, ma senza tradire i valori”
L’incontro è iniziato poco dopo mezzogiorno nella storica sede di Cologno Monzese. Qui, Pier Silvio Berlusconi ha voluto esprimere una “vera gratitudine” per Antonio Tajani e la squadra che ha guidato il partito dopo la morte di suo padre. “Hanno tenuto in piedi il partito in un momento tutt’altro che facile”, ha spiegato con tono calmo ma deciso.
Guardando avanti, però, ha sottolineato la necessità di un “programma rinnovato, idee nuove e volti nuovi”. Il nodo, ha chiarito, non è mettere in discussione “i valori fondanti di Forza Italia”, che restano “quelli del pensiero e dell’azione politica di Silvio Berlusconi”. Ma piuttosto adattarli “a quello che è oggi, al 2025”. Un invito a non restare fermi al passato, senza però perdere le radici.
Tajani, il punto di riferimento, e la sfida del cambio generazionale
Antonio Tajani, segretario nazionale e ministro degli Esteri, è riconosciuto come una figura chiave per tenere unito il partito. “Ho una vera gratitudine per Tajani”, ha ribadito Pier Silvio davanti ai cronisti, mostrando rispetto per il lavoro svolto in questi mesi difficili.
Ma il tema del ricambio generazionale resta centrale. Fonti interne a Forza Italia raccontano che la discussione sul futuro del partito si è fatta più intensa nelle ultime settimane, in vista delle elezioni europee di giugno 2026. Alcuni nomi storici, come Maurizio Gasparri e Anna Maria Bernini, avrebbero già avviato contatti informali con i vertici per parlare di nuovi ingressi e alleanze.
Rinnovare non solo Forza Italia: “Vale per tutta la politica”
Il discorso di Pier Silvio Berlusconi va oltre Forza Italia. Per lui, il tema del rinnovamento riguarda tutta la politica italiana. “Quello che serve a Forza Italia serve anche al resto della politica”, ha detto, allargando lo sguardo alle altre forze in Parlamento.
Una riflessione che arriva in un momento di grande incertezza nei sondaggi: secondo l’ultimo rilevamento Ipsos, pubblicato il 9 dicembre, Forza Italia si attesta intorno all’8%, con una base elettorale stabile ma poco attrattiva soprattutto tra i giovani.
Il manager Mediaset non ha fatto nomi né indicato possibili candidati per la guida del partito. Tuttavia, nei corridoi di Cologno Monzese circolano già alcune ipotesi: da Marta Fascina a Licia Ronzulli, passando per giovani amministratori locali come Marco Bestetti. Nessuna conferma ufficiale, solo voci raccolte sul posto.
La memoria del padre e la sfida della modernità
Il richiamo ai “valori fondanti” di Silvio Berlusconi è stato il filo conduttore del discorso del figlio. “Attenzione – ha avvertito – non si può mettere in discussione ciò che mio padre ha rappresentato per il centrodestra e per l’Italia”.
Ma la sfida è adattare quei principi a una società cambiata profondamente: “Valori che devono essere portati a quello che è oggi, alla realtà”.
All’incontro di fine anno erano presenti anche volti noti della televisione Mediaset e diversi parlamentari azzurri. L’atmosfera, raccontano i presenti, era distesa ma attenta. Molti hanno ascoltato con interesse le parole di Pier Silvio, consapevoli che il 2025 sarà un anno cruciale per il futuro del partito.
Verso il 2026: la partita per il rinnovamento
La sfida per rinnovare Forza Italia resta aperta. Nei prossimi mesi sono previsti nuovi incontri tra vertici e base, con l’obiettivo di definire una strategia che sappia unire tradizione e novità. “Non sarà facile”, ha confidato un deputato azzurro uscendo dagli studi Mediaset. Ma la direzione sembra chiara: volti nuovi e idee fresche, senza perdere di vista l’eredità politica di Silvio Berlusconi.









