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Open Arms: nuova udienza fissata per il 17 dicembre, cosa aspettarci?

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Open Arms: nuova udienza fissata per il 17 dicembre, cosa aspettarci?
Open Arms: nuova udienza fissata per il 17 dicembre, cosa aspettarci?
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Roma, 11 dicembre 2025 – La quinta sezione penale della Cassazione ha rimandato al 17 dicembre l’udienza decisiva sul ricorso presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione di Matteo Salvini. L’ex ministro dell’Interno era stato prosciolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso della nave Open Arms, bloccata nell’agosto 2019 davanti a Lampedusa con a bordo migranti soccorsi nel Mediterraneo. Il rinvio è stato deciso a causa del legittimo impedimento dell’avvocata Giulia Bongiorno, difensore di Salvini, assente in aula per malore, spiegano fonti giudiziarie.

Il ricorso per saltum e la strategia della Procura

La discussione in Cassazione era attesa da tempo. La Procura di Palermo ha scelto la strada del ricorso per saltum, cioè il passaggio diretto in Cassazione senza passare dalla Corte d’Appello, per contestare la sentenza di assoluzione del Tribunale di Palermo del 2023. I magistrati sostengono che Salvini, rifiutando di far sbarcare i migranti dalla nave della Ong spagnola, abbia abusato dei suoi poteri da ministro. Il Tribunale invece aveva rigettato questa tesi, giudicando che l’allora ministro avesse agito entro i limiti delle sue competenze politiche.

Il ricorso, depositato a fine gennaio, punta a ribaltare quella decisione. “Ci sono aspetti giuridici da chiarire in Cassazione”, aveva detto il procuratore aggiunto Marzia Sabella, sottolineando come il caso abbia sollevato questioni importanti a livello nazionale e internazionale.

Il rinvio per il legittimo impedimento

L’udienza di oggi, fissata per le 10.30 nell’aula della Cassazione in piazza Cavour, si è aperta con la comunicazione dell’assenza dell’avvocata Bongiorno. La difesa ha presentato un certificato medico che attesta l’indisposizione della legale, chiedendo il rinvio per legittimo impedimento. I giudici hanno accolto la richiesta senza opposizioni dalla Procura generale.

“Non potevano fare altrimenti – ha commentato un funzionario presente in aula –. Prima di tutto viene garantito il diritto di difesa”. Dopo pochi minuti, il presidente della quinta sezione ha aggiornato l’udienza al 17 dicembre, lasciando in sospeso una sentenza molto attesa sia in politica che in tribunale.

Open Arms, i fatti al centro del processo

Il caso risale all’estate 2019. La nave Open Arms, di bandiera spagnola, aveva salvato 147 migranti al largo della Libia e chiesto un porto sicuro in Italia. Il governo guidato da Giuseppe Conte autorizzò lo sbarco solo dopo giorni di attesa e pressioni internazionali. Salvini, allora ministro dell’Interno, si oppose, mantenendo la linea dei “porti chiusi”.

Secondo l’accusa, quei giorni di blocco avrebbero costituito una privazione illegittima della libertà personale dei migranti. La difesa ha sempre sostenuto si trattasse di una decisione politica condivisa dall’esecutivo. Nel maggio 2023 il Tribunale di Palermo aveva assolto Salvini “perché il fatto non sussiste”.

Le reazioni e cosa ci si aspetta

Il rinvio ha subito scatenato commenti. “Aspettiamo con calma il nuovo appuntamento”, ha detto Salvini ai cronisti davanti al Viminale, aggiungendo che “la verità è già emersa nei processi precedenti”. Più cauta la Procura, che ha confermato la sua presenza in aula il 17 dicembre.

Nel frattempo, il caso Open Arms resta uno dei temi più caldi sulle politiche migratorie e la gestione dei porti. La sentenza della Cassazione potrebbe segnare una svolta importante per come verranno affrontate le emergenze nel Mediterraneo.

Cosa accadrà adesso

Il prossimo passo è fissato tra sei giorni. Quel giorno la Cassazione dovrà decidere se accettare o respingere il ricorso della Procura. Potrebbe riaprire il processo o confermare l’assoluzione di Salvini. Fino ad allora, tutto resta in sospeso: tra attese, polemiche e un’aula che sarà di nuovo al centro dell’attenzione nazionale.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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