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300 manager a teatro: un evento straordinario per Ail Bologna in E.Romagna

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300 manager a teatro: un evento straordinario per Ail Bologna in E.Romagna
300 manager a teatro: un evento straordinario per Ail Bologna in E.Romagna
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Bologna, 10 dicembre 2025 – Trecento manager in sala, un teatro pieno all’inverosimile e un obiettivo preciso: dare una mano alla ricerca contro leucemie, linfomi e mieloma. Ieri sera, al Teatro Celebrazioni di Bologna, è andata in scena un’iniziativa di Manageritalia Emilia-Romagna che ha visto il mondo dei manager unirsi ad Ail Bologna, l’associazione italiana impegnata nella lotta a queste malattie. Una serata che ha trasformato il teatro in un vero e proprio simbolo di solidarietà, mescolando spettacolo, testimonianze e partecipazione.

Solidarietà sotto i riflettori: il teatro che unisce

L’appuntamento era per le 20.30, ma il tutto esaurito si è fatto vedere già dal pomeriggio. Tra il pubblico, volti noti dell’imprenditoria locale, esponenti delle istituzioni e cittadini comuni. “Stare qui insieme vuol dire schierarsi: dalla parte della vita, della cura, della speranza”, ha detto Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna. Ogni biglietto venduto, ha spiegato, “è un sostegno concreto: aiuta il lavoro quotidiano di Ail Bologna e rafforza la rete di supporto per pazienti e famiglie”.

Lo spettacolo “Osteria Giacobazzi” ha conquistato il pubblico con il suo mix di monologhi, interviste e storie di vita vera. Sul palco, Giuseppe Giacobazzi ha guidato la serata con ironia e momenti di riflessione, affiancato da Andrea Vasumi nei panni dell’aiuto oste. Una decina di tavoli in stile osteria hanno ospitato persone scelte tra il pubblico, creando un’atmosfera calda e coinvolgente. “La solidarietà non è un’idea astratta – ha ribadito Mezzanotte – ma qualcosa che scegliamo e mettiamo in pratica”.

Una serata carica di energia e impegno

L’energia in sala si sentiva forte. Dalle prime file ai palchi laterali, c’era voglia di esserci e di fare la differenza. Gli organizzatori hanno parlato di una risposta “entusiasta e presente” da parte della città. Il teatro è diventato un luogo di condivisione: risate, applausi e momenti di commozione hanno scandito la serata.

Prima dello spettacolo, intorno alle 19, Manageritalia ha offerto un aperitivo al “Da Vito a San Luca”, un locale storico di Bologna. Un momento per scambiarsi gli auguri natalizi, ma anche per rafforzare i legami tra associati e costruire nuove relazioni professionali. “Il networking nasce anche così – ha raccontato un manager – davanti a un bicchiere di vino e una stretta di mano”.

La forza della rete: Ail Bologna e il territorio

Il rapporto tra Manageritalia Emilia-Romagna e Ail Bologna non è una novità. Negli ultimi anni, i manager hanno sostenuto diverse iniziative a favore della ricerca sulle malattie del sangue. “Il legame con il territorio è fondamentale”, ha ricordato un volontario Ail durante la serata. “Senza realtà come questa, molte attività sarebbero impossibili”.

I fondi raccolti andranno a finanziare progetti di ricerca e assistenza per i pazienti ematologici dell’area bolognese. Secondo Ail, ogni anno in Emilia-Romagna si registrano circa 1.500 nuovi casi di leucemia e oltre 2.000 tra linfomi e mieloma. “Dietro ogni numero c’è una storia”, ha ricordato dal palco una giovane paziente in remissione.

Una serata che lascia il segno

Alla fine dello spettacolo, molti spettatori si sono fermati a parlare con i volontari Ail nel foyer. “Non è solo una questione di soldi – ha spiegato una signora all’uscita – ma di sentirsi parte di una comunità che non abbandona nessuno”. In tanti hanno chiesto come continuare a sostenere l’associazione nei mesi a venire.

Bologna conferma così il suo spirito solidale: quando la causa è sentita da tutti, la risposta non tarda ad arrivare. Ieri sera, tra le luci del Teatro Celebrazioni e le voci di chi ha preso la parola, la solidarietà ha trovato una forma concreta.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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