Milano, 6 dicembre 2025 – Tetra Pak si prepara a lanciare entro fine dicembre il primo contenitore al mondo composto per il 90% da carta. Un cambiamento destinato a scuotere il settore del packaging alimentare e a rafforzare il ruolo dell’azienda nella filiera agroalimentare italiana. A raccontarlo è stato Paolo Maggi, presidente e managing director di Tetra Pak South Europe, in un’intervista a alanews.it. Per lui questa novità, che debutterà in Italia in una fase di test tecnologico, è “un risultato molto importante” sia per l’ambiente sia per il mercato.
Un contenitore quasi tutto carta: la svolta green
Il nuovo packaging elimina lo strato di alluminio tradizionale, sostituendolo con una barriera protettiva fatta di carta. Così, il contenitore arriva a contenere circa il 90% di materiale rinnovabile. “Abbiamo lavorato a lungo per ridurre l’uso di materiali non rinnovabili”, ha spiegato Maggi. “Adesso siamo pronti a provarlo in Italia, prima di portarlo altrove nel mondo”. La fase di test partirà a breve negli stabilimenti italiani di Rubiera e Modena, dove ha sede principale Tetra Pak.
Sessant’anni in Italia, una presenza solida
Tetra Pak è presente in Italia da sessant’anni, con cinque sedi tra Monza, Sezzadio, Ambivere, Modena e Rubiera. “Siamo stati la prima realtà Tetra Pak fuori dalla Svezia”, ha ricordato Maggi. Oggi il gruppo conta circa 24.000 dipendenti in tutto il mondo e fattura 13 miliardi di euro l’anno. In Italia, serve clienti che vanno dai grandi marchi del latte ai produttori di succhi di frutta. “Molti hanno iniziato con noi e oggi rappresentiamo un punto fermo nella filiera agroalimentare”, ha sottolineato il presidente.
Il 2025: un anno di sfide e cali nei consumi
Maggi non nasconde che il 2025 è stato “un anno duro”. Il calo dei consumi ha colpito soprattutto latte e succhi di frutta. “Abbiamo registrato meno acquisti e carrelli più leggeri”, ha spiegato. I dati interni mostrano una flessione netta nei mesi estivi per i succhi e una contrazione anche nel latte. “Sono dinamiche che pesano sul nostro lavoro”, ha aggiunto, sottolineando anche i cambiamenti demografici tra i consumatori.
Innovazione e sostenibilità restano al centro
Nonostante le difficoltà, Tetra Pak ha continuato a puntare su innovazione e sostenibilità. Nel 2025 ha lanciato nuove macchine confezionatrici, più efficienti dal punto di vista energetico e più facili da mantenere. “Abbiamo lavorato per abbassare i costi operativi dei clienti”, ha detto Maggi, “offrendo soluzioni che coprono tutto il percorso, dalla raccolta del latte alla distribuzione nei negozi”. Oggi l’azienda non si limita più ai liquidi: confeziona anche cibi solidi come passata di pomodoro, legumi e verdure.
Nuovi mercati e tecnologie: la sfida delle proteine
Guardando al 2026, l’obiettivo è consolidare quanto fatto e aprirsi a nuovi mercati. Tra le novità, la tecnologia dello spray dryer che trasforma il latte in polvere e estrae proteine animali, ora applicata anche agli scarti di pelle e cotenne di bovini e suini. “Per la prima volta in Italia – ha detto Maggi – riusciremo a trasformare questi scarti in prodotti di valore, da reinserire nella produzione o da vendere come ingredienti”. Una novità che apre nuove strade per Tetra Pak e i suoi clienti.
Sostenibilità a 360 gradi: ambiente, economia e riciclo
La sostenibilità resta la parola d’ordine. “Non guardiamo solo all’ambiente”, ha precisato Maggi. Oltre ai 100 milioni di euro che investono ogni anno in ricerca su packaging e processi sostenibili, altri 40 milioni vanno a migliorare la raccolta e il riciclo dei contenitori. “Vogliamo far capire ai consumatori che un cartone Tetra Pak si ricicla davvero”, ha detto il presidente. Il materiale recuperato torna a nuova vita in prodotti come fazzoletti, quaderni e perfino componenti per auto. “Il cruscotto della nuova Panda contiene materiali provenienti dai nostri cartoni”.
Made in Italy ed export: la forza che resiste alle crisi
Per Maggi, un mix di sostenibilità, tecnologia e valore aggiunto è la strada giusta per rafforzare il made in Italy anche in tempi incerti. Durante la pandemia, ha ricordato, le soluzioni Tetra Pak hanno aiutato la filiera agroalimentare italiana a garantire sicurezza alimentare e continuità nelle esportazioni. “L’Italia esporta circa l’80% dei prodotti come pomodoro e legumi”, ha spiegato, “e noi siamo sempre più parte di questa filiera”. Tra le innovazioni più apprezzate c’è Tetra Recart, un packaging in carta pensato proprio per l’export, già adottato da molti clienti italiani.
In sintesi, il futuro di Tetra Pak si costruisce su innovazione costante, attenzione all’ambiente e supporto concreto alla filiera agroalimentare italiana. Con lo sguardo sempre puntato sulle esigenze dei consumatori e le sfide globali del settore.
