Roma, 5 dicembre 2025 – Bashar Al Awadhi, amministratore delegato di Q8 Italia, ha lanciato un appello alla responsabilità collettiva durante la cerimonia di premiazione dei migliori progetti italiani selezionati dal bando “7 idee per cambiare l’Italia”, promosso da L’Espresso e ospitato questa mattina al Campidoglio. Di fronte a una platea composta da giovani innovatori, rappresentanti istituzionali e partner industriali, Al Awadhi ha sottolineato come la società sia oggi immersa in una “quarta rivoluzione industriale”, destinata a trasformare radicalmente non solo il modo di lavorare, ma anche le relazioni sociali e la struttura stessa delle comunità.
Transizione ecologica e inclusione: la sfida della sostenibilità
Nel suo intervento, l’amministratore delegato di Q8 Italia ha spiegato che “questa rivoluzione sta già cambiando il nostro modo di vivere e lavorare, ma anche di relazionarci gli uni con gli altri”. Per Al Awadhi, è arrivato il momento di chiedersi “come fare per non lasciarci travolgere da questa trasformazione”, puntando su una logistica più verde e su soluzioni davvero inclusive. L’obiettivo è chiaro: costruire un ecosistema che porti benefici concreti a tutta la comunità mondiale.
Il cuore del discorso è stata proprio la transizione ecologica. “La sostenibilità – ha detto – è al centro della strategia di Q8. Parliamo di un modello di sviluppo che mette insieme tutela dell’ambiente, progresso sociale e crescita economica”. Un equilibrio difficile da trovare, che però richiede una particolare attenzione alle persone: “Questa transizione energetica deve coinvolgere tutti, senza lasciare indietro nessuno”.
Innovazione, start-up e infrastrutture: la ricetta per il cambiamento
La cerimonia, cominciata poco dopo le 10 nella sala Giulio Cesare, ha visto Al Awadhi insistere sulla necessità di “mettere insieme le nostre forze e creare una nuova rete di infrastrutture”. Solo così, ha spiegato, sarà possibile “rendere più snelli i processi di lavoro, introducendo idee e tecnologie fresche”. Il riferimento è alle collaborazioni già avviate da Q8 Italia con alcune start-up italiane attive nei settori della decarbonizzazione e delle energie rinnovabili.
“Condividendo esperienze e conoscenze – ha aggiunto – vogliamo spingere la comunità verso una nuova era”. Un passaggio che, secondo l’ad, non può prescindere da una produzione energetica più sostenibile e da un ripensamento dei modi in cui costruiamo. “Decarbonizzare il settore delle costruzioni – ha spiegato – è una delle nostre priorità”.
Il ruolo delle aziende nella nuova rivoluzione industriale
Al Awadhi non ha nascosto le difficoltà che accompagnano ogni cambiamento. Però ha ricordato che le aziende oggi hanno il compito di “dare il proprio contributo per rendere tutto più sostenibile”, mettendo a disposizione “tutte le conoscenze maturate” e valorizzando le infrastrutture già esistenti. Un invito a non limitarsi a inseguire l’innovazione tecnologica fine a sé stessa, ma a puntare su progetti che facciano davvero la differenza nella vita delle persone.
“Dobbiamo riuscire a mettere insieme tutte queste cose fondamentali – ha concluso – per il bene della comunità internazionale”. Un messaggio che è stato accolto con attenzione da chi era in sala, tra cui diversi rappresentanti delle istituzioni romane e i promotori del bando “7 idee per cambiare l’Italia”.
Premiati i progetti italiani per un futuro sostenibile
La cerimonia al Campidoglio si è chiusa con la consegna dei premi ai migliori progetti selezionati dal bando promosso da L’Espresso, con Q8 Italia come partner principale. Tra le idee premiate, soluzioni per una mobilità urbana sostenibile, piattaforme digitali per favorire l’inclusione sociale e sistemi innovativi per il riciclo dei materiali. Progetti che, come ha ricordato Al Awadhi, sono “un esempio concreto di come si possa unire innovazione e rispetto per l’ambiente”.
In sala si sono susseguiti applausi e strette di mano. Alcuni dei giovani premiati hanno raccontato ai cronisti le difficoltà incontrate nel portare avanti le proprie idee, ma anche la soddisfazione per il riconoscimento ottenuto. “È solo un punto di partenza”, ha confidato uno dei vincitori. Forse è proprio questo il senso della rivoluzione evocata dall’ad di Q8: non fermarsi davanti alle sfide, ma cercare ogni giorno nuove strade per cambiare davvero l’Italia.










