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Lavorare all'estero

Il lavoro come strumento di prevenzione contro la violenza sulle donne

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Il lavoro come strumento di prevenzione contro la violenza sulle donne
Il lavoro come strumento di prevenzione contro la violenza sulle donne
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Roma, 5 dicembre 2025 – Oltre 40mila reati legati al Codice Rosso sono stati registrati in Italia tra gennaio e settembre 2025. Tra questi, si contano 6.673 arresti per maltrattamenti in famiglia, stalking e violenze sessuali. A diffondere questi dati è stata l’Arma dei Carabinieri durante il convegno “Oltre il 25 novembre: la forza della prevenzione, la voce delle donne”, promosso da Federmanager e Federmanager Minerva con il patrocinio dell’Arma. Un incontro che ha messo insieme istituzioni, manager ed esperti per ribadire un punto chiaro: la lotta alla violenza di genere non può restare solo un tema da ricorrenze simboliche. Deve diventare parte della vita di tutti i giorni, dentro i luoghi di lavoro e nelle relazioni.

Prevenire la violenza: il lavoro come prima barriera

“Le leggi da sole non bastano a fermare la violenza”, ha detto il presidente di Federmanager, Valter Quercioli, aprendo il convegno nella sede romana dell’associazione. “Occorre un’alleanza solida tra istituzioni, imprese e chi guida le aziende, che traduca i principi in azioni concrete”. A moderare la giornata è stata Marina Marinetti, condirettrice di Economy, mentre tra i partecipanti spiccavano la deputata Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare sul femminicidio, e l’assessora romana Monica Lucarelli.

Al centro del confronto c’è la consapevolezza che la violenza sulle donne nasce spesso da una cultura radicata, che si insinua tanto nelle relazioni personali quanto in quelle professionali. Secondo la Global Thinking Foundation, solo il 58% delle donne italiane ha un conto corrente personale; il 12,9% ne ha uno condiviso con il partner o un familiare. E tra il 49,5% e il 65,9% delle donne prende le decisioni economiche insieme al partner. Questa dipendenza economica è un terreno fertile per abusi e dipendenze anche nel lavoro, dicono gli esperti.

Il nuovo contratto dei dirigenti: un passo avanti per le aziende

Federmanager ha messo al centro il lavoro come primo strumento di prevenzione. Il recente rinnovo del CCNL dirigenti introduce novità su pari opportunità, genitorialità, equità salariale e benessere. “Quando il contratto migliora, cresce anche la cultura dentro l’azienda”, ha sottolineato Quercioli. “E quando quella cultura si rafforza, si riducono gli abusi e le disparità”.

Durante l’incontro sono emerse testimonianze dirette. “La prevenzione funziona solo se tutta l’azienda – dai vertici ai dipendenti – condivide la stessa visione: riconoscere, ascoltare, intervenire”, ha ribadito Maria De Renzis, coordinatrice nazionale di Federmanager Minerva. Un concetto ripreso da Antonio Cavallera, direttore Human Capital & Organization di Autostrade per l’Italia: “Il clima aziendale si costruisce giorno dopo giorno, con piccoli gesti e scelte coerenti”.

Il ‘violenzametro’ dei Carabinieri: uno strumento per agire subito

L’Arma dei Carabinieri, che ha patrocinato l’evento anche grazie al protocollo siglato con Federmanager nel 2024, ha presentato il nuovo ‘violenzametro’. Si tratta di uno strumento pensato per individuare rapidamente le situazioni a rischio e facilitare la richiesta di aiuto. “È un contributo concreto per costruire un sistema di prevenzione diffuso e accessibile a tutti”, ha spiegato il maggiore Samanta Cimolino della sezione atti persecutori Racis.

La prevenzione è stata affrontata anche dal punto di vista legale. Luciana Delfini, presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Roma, ha sottolineato come “la tutela passi anche dalla formazione degli operatori e dalla capacità di ascoltare le vittime”. All’evento hanno partecipato anche rappresentanti di associazioni come Differenza Donna e Fondazione Vises Ets.

Oltre le date simboliche: un impegno quotidiano

“Il lavoro costante della nostra Federazione per modelli inclusivi ci ha permesso di ottenere la certificazione per la parità di genere”, ha ricordato Quercioli. “Siamo tra le prime realtà rappresentative a conseguirla”. Ma per Federmanager questo risultato deve tradursi in un impegno di ogni giorno: non basta ricordare il 25 novembre, bisogna costruire ambienti di lavoro dove ogni donna si senta libera e rispettata.

Il convegno si è chiuso con un appello forte e condiviso: la violenza di genere non è un problema privato, ma una questione sociale e organizzativa. Solo cambiando la cultura delle aziende – nei comportamenti, nelle regole e nelle tutele – si potrà davvero invertire la rotta. Solo allora, forse, i numeri diffusi dai Carabinieri potranno finalmente scendere.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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