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Opstart rivoluziona il crowdfunding: lending senza wallet per un futuro più accessibile

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Opstart rivoluziona il crowdfunding: lending senza wallet per un futuro più accessibile
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Milano, 4 dicembre 2025 – Opstart, uno dei protagonisti del fintech italiano, ha annunciato oggi l’ingresso di Crowdlender nella sua offerta e una nuova collaborazione con Banca Valsabbina. Una mossa che promette di cambiare il volto della finanza alternativa nel nostro Paese. Da questa settimana, infatti, sarà possibile investire nel lending crowdfunding con un semplice bonifico bancario, senza dover più aprire o gestire portafogli virtuali. Una novità importante che, come spiega il ceo Giovanpaolo Arioldi, “rende l’esperienza dell’utente molto più semplice e toglie un ostacolo che per anni ha tenuto lontani i grandi investitori dal mondo del crowdfunding”.

Finanza alternativa, un sistema digitale tutto in uno

La nuova piattaforma di Opstart mette insieme in un unico spazio strumenti come equity crowdfunding, lending, debt crowdfunding e soluzioni per il real estate grazie a Crowdre. A questi si aggiungono le operazioni proprietarie Crowdlisting e Crowdbridge e la bacheca Crowdarena, dove si possono scambiare quote. “Non è un punto di arrivo, ma l’inizio di nuovi progetti”, ha detto Arioldi, sottolineando che innovare è sempre stato il motore dell’azienda.

Con questa piattaforma, Opstart si propone come il primo vero private capital fintech hub italiano. Un luogo digitale unico, regolamentato, pensato per dare a investitori e imprese tutti gli strumenti per diversificare e raccogliere capitali attraverso la finanza alternativa. Un ambiente flessibile, che vuole stare al passo con un mercato in continua evoluzione.

Addio ai portafogli digitali: cosa cambia davvero

Eliminare i wallet virtuali risolve uno dei problemi più fastidiosi del lending online: la complessità delle infrastrutture di pagamento. Ora gli investitori riceveranno interessi e capitale direttamente sul proprio conto corrente, senza passaggi intermedi o ricariche da fare. “Finalmente parliamo la stessa lingua di banche e fondi d’investimento”, ha spiegato Arioldi. “Questo apre le porte a investitori più grandi e ci permette di creare strumenti più avanzati per le aziende strutturate”.

Per le imprese che scelgono Opstart, i soldi arrivano direttamente sul conto corrente aziendale. Da lì partono i rimborsi verso gli investitori. Una semplificazione che aiuta a gestire meglio la cassa, ricevere pagamenti da clienti e enti pubblici e taglia i passaggi complicati legati ai wallet tradizionali.

Il fintech italiano guarda avanti

Secondo l’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, il mercato italiano della finanza alternativa cresce da anni, ma era frenato da problemi tecnici e normativi. L’addio ai portafogli virtuali è un passo avanti verso la piena maturità del settore. “L’innovazione deve andare di pari passo con la semplicità”, ha detto Arioldi. “Solo così si possono attrarre capitali istituzionali e sviluppare strumenti come acquisition financing o minibond per supportare fusioni e acquisizioni”.

La partnership con Banca Valsabbina rafforza il legame tra fintech e banche tradizionali, creando nuove opportunità per investitori privati e imprese in cerca di fondi. In questo quadro, Opstart vuole fare da ponte tra la finanza digitale e il sistema bancario consolidato.

Una nuova era per la finanza alternativa in Italia

L’ingresso di Crowdlender e l’abbandono dei wallet digitali segnano una svolta per la finanza alternativa italiana. Un modello che punta su efficienza, trasparenza e facilità d’uso per attirare nuovi investitori e sostenere la crescita delle imprese. “Per noi è solo l’inizio”, ha chiuso Arioldi, lasciando intendere che presto arriveranno altre novità.

In un mercato ancora giovane ma in rapida trasformazione, la mossa di Opstart potrebbe davvero cambiare le carte in tavola. Tutti gli occhi sono puntati su Milano, dove tra piattaforme digitali e banche storiche si gioca la partita del futuro della finanza italiana.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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