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Franzolini di FenealUil: progressi nella sicurezza, ma il cammino è ancora lungo

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Franzolini di FenealUil: progressi nella sicurezza, ma il cammino è ancora lungo
Franzolini di FenealUil: progressi nella sicurezza, ma il cammino è ancora lungo
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Roma, 4 dicembre 2025 – Mauro Franzolini, segretario generale della FenealUil, ha rivolto un appello chiaro al governo: serve rivedere la manovra economica e rafforzare la sicurezza nei cantieri. Lo ha detto in un’intervista ad Adnkronos/Labitalia, sottolineando che, nonostante qualche passo avanti, restano aperti problemi cruciali come gli infortuni sul lavoro, le pensioni e il futuro del settore dopo la fine del Superbonus.

Sicurezza in cantiere, serve più attenzione e formazione

“Sul fronte degli infortuni abbiamo fatto qualche passo avanti,” ha spiegato Franzolini parlando del recente decreto sicurezza. Ha citato l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro e l’introduzione della patente a punti come segnali positivi, ma ha avvertito: “C’è ancora molta strada da fare”. Nei cantieri italiani, ha ricordato, circa la metà dei lavoratori è straniera. “Questo significa un problema di formazione. Far lavorare persone che faticano a capire le norme sulla sicurezza è un rischio serio”.

Il segretario ha chiesto più controlli e verifiche mirate, soprattutto sulle imprese che lavorano ai margini della legge. “La maggior parte degli infortuni succede in cantieri improvvisati, dove le regole sono solo un’idea lontana,” ha ammesso senza giri di parole.

Manovra economica: tra luci e ombre, i sindacati non abbassano la guardia

Resta sul tavolo la questione della manovra economica. Franzolini ha ripreso le parole del segretario Uil, Pierpaolo Bombardieri, definendola “un quadro a tinte alterne”. La FenealUil ha organizzato una manifestazione nazionale al Teatro Brancaccio proprio per chiedere correzioni. “Nella manovra manca un’azione decisa contro l’evasione fiscale, una battaglia storica per noi,” ha detto. L’evasione vale circa 80 miliardi all’anno, soldi che potrebbero servire per sanità, scuola e servizi.

Il segretario ha anche criticato la conferma della legge Fornero sulle pensioni: “Con la nuova manovra, chi lavora nell’edilizia andrà in pensione a 67 anni e tre mesi. Non è giusto per chi fa lavori pesanti”. Serve un trattamento previdenziale più equo per chi fa mestieri usuranti come l’edilizia o le cave.

Detassazione e Superbonus: tra speranze e preoccupazioni

Un punto a favore va alla detassazione degli aumenti contrattuali. “Rinnovare i contratti nazionali è un segnale importante di democrazia economica,” ha detto Franzolini. La riduzione delle tasse sugli aumenti porterà un beneficio reale nelle buste paga degli edili, da sempre penalizzati da imposte pesanti.

Ma c’è un’ombra: la fine del Superbonus. “La chiusura ci preoccupa,” ha ammesso il segretario. Il rischio è che venga meno anche la detrazione fiscale al 50% sulle ristrutturazioni, e questo potrebbe mettere in difficoltà tutto il settore. Franzolini ha ricordato come il Superbonus abbia dato una spinta decisiva dopo la crisi del 2008, aggravata dalla pandemia.

Dopo il Pnrr: cosa aspetta l’edilizia?

Guardando oltre il 2026, quando finirà il Pnrr, Franzolini invita a pensare al futuro del settore. “Finché c’è il Pnrr, le cose vanno abbastanza bene, ma dobbiamo cominciare a prepararci al dopo”. I fondi europei hanno triplicato gli investimenti dei comuni in opere pubbliche, ma nessuno sa bene cosa succederà quando i soldi finiranno.

Sul tema della casa, il segretario chiede un impegno anche dall’Europa: “La casa è un bisogno fondamentale per gli italiani, spesso da ristrutturare. Serve un aiuto specifico dall’Unione Europea, perché il problema riguarda tutto il continente”. La transizione energetica e la Direttiva Case Green impongono interventi importanti sugli edifici esistenti.

Edilizia e lavoro: un settore chiave da non dimenticare

Infine, Franzolini ha ricordato il ruolo dell’edilizia come volano per l’occupazione. “Il governo si vanta per la discesa della disoccupazione, ma gran parte di questo risultato arriva proprio dal settore edile,” ha concluso. Un comparto fondamentale per l’economia del paese, che però – secondo i sindacati – ha bisogno di scelte politiche più coraggiose e precise per affrontare le sfide che arrivano.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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