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L’ufficio della Gen Z: un centro di benessere, collaborazione e inclusività

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L'ufficio della Gen Z: un centro di benessere, collaborazione e inclusività
L'ufficio della Gen Z: un centro di benessere, collaborazione e inclusività
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Milano, 3 dicembre 2025 – Gli spazi di lavoro in Italia stanno cambiando radicalmente. La nuova indagine ‘Beyond space Italy office workers survey 2025’ di Cbre, realizzata con AstraRicerche, mette in luce come il tradizionale ufficio non sia più solo un costo da sostenere, ma uno strumento fondamentale per attrarre talenti e rafforzare l’identità aziendale. L’analisi, basata su oltre mille lavoratori che frequentano l’ufficio almeno tre giorni a settimana, racconta una realtà in rapido movimento, dove le esigenze delle nuove generazioni spingono a ripensare profondamente gli spazi di lavoro.

Generazione Z: l’ufficio come luogo di benessere e socialità

Al centro dello studio emerge con forza la voce della Generazione Z. Per il 26% dei giovani tra i 18 e i 27 anni, il vero valore dell’ufficio sta nella capacità di promuovere benessere e socialità. Una percentuale ben più alta rispetto ai Millennial (18%) e alla Generazione X (16%). “Questa ricerca – spiega Giulia Ghiani, responsabile ricerca Italia di Cbre – non è solo un’istantanea del presente, ma una guida per il futuro del settore immobiliare. Le aspettative stanno cambiando, soprattutto tra i più giovani. Capire queste dinamiche è fondamentale per creare ambienti davvero efficaci”.

Per la Gen Z, la socialità non è più una semplice pausa dal lavoro. È uno strumento per aumentare la produttività e il senso di appartenenza. Il 43% di questi giovani indica la collaborazione tra colleghi come motivo principale per cui la socialità conta; il 38% sottolinea l’importanza di sentirsi parte di una comunità, contro il 25% della media totale. Quando scelgono un nuovo lavoro, le priorità sono chiare: benessere fisico e mentale (44%) ed equità nella partecipazione (32%).

Mercato in fermento: boom di richieste per uffici di Grado A

Questa crescente domanda di spazi esperienziali si scontra però con un mercato immobiliare sempre più diviso. Nei principali central business district (CBD) italiani, la richiesta di uffici di Grado A ha portato la disponibilità a livelli quasi inesistenti: solo lo 0,90% dello stock a Milano e lo 0,62% a Roma. I canoni prime hanno toccato nuovi record, con Milano che arriva a 760 euro al metro quadro all’anno, il secondo prezzo più alto in Europa.

Ma la posizione centrale non è più imprescindibile. Il 44% dei lavoratori preferisce uffici in zone semicentrali, a patto che offrano servizi di prossimità – come ristoranti e negozi – e un buon equilibrio tra accessibilità, trasporti pubblici e mobilità dolce.

L’ufficio del futuro: produttività e benessere sotto lo stesso tetto

Il futuro dell’ufficio dovrà saper tenere insieme due esigenze apparentemente opposte: massima produttività e massimo benessere. L’89% dei lavoratori ritiene fondamentale un ambiente pensato per favorire la concentrazione, con scrivanie regolabili e la possibilità di usare più schermi. Allo stesso tempo, l’85% chiede spazi silenziosi dedicati. Ma il benessere passa anche dalla convivialità: l’89% dà grande importanza a spazi per pranzare e aree comuni; l’87% apprezza la presenza di una sala caffè o di una cucina attrezzata.

La socialità si costruisce anche nelle piccole cose di ogni giorno. Per il 50% dei lavoratori, le pause caffè informali sono l’attività più efficace per migliorare i rapporti tra colleghi. Seguono i pranzi condivisi (36%), spazi relax più accoglienti (35%) ed eventi aziendali informali (34%).

L’ufficio come leva strategica: cultura, engagement e talento

“Questi dati – sottolinea Fabio Mantegazza, responsabile leasing Italia di Cbre – confermano che dove si trova l’ufficio e come è progettato sono diventati elementi chiave per le performance aziendali. Oggi le aziende non possono più limitarsi a progettare spazi: devono offrire vere e proprie esperienze”. L’immobile diventa così il primo biglietto da visita della cultura aziendale. Il successo si misura sempre più in termini di engagement e benessere delle persone, non solo in metri quadri.

La survey ribadisce il ruolo centrale dell’ufficio come spazio strategico e flessibile. Per la Gen Z è un luogo di comunità e appartenenza; per i leader aziendali resta il punto di forza per attrarre talenti e favorire la crescita. La sfida – e l’opportunità – sta nel trovare l’equilibrio giusto tra sostenibilità, flessibilità e socialità. Solo così l’ufficio potrà continuare a essere il motore dell’innovazione e della coesione nel mondo del lavoro italiano.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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