Milano, 3 dicembre 2025 – Lidl Italia fa un passo avanti nel welfare aziendale. Da oggi, tutti i suoi dipendenti potranno godere di 25 giorni di congedo di paternità pagati al 100%, molto più dei 10 giorni previsti dalla legge. La misura, attiva dal 1° dicembre, vuole dare ai neo papà la possibilità di stare vicino ai figli nei primi giorni di vita.
Congedo di paternità: Lidl raddoppia e torna indietro nel tempo
Lidl ha deciso di aggiungere 15 giorni in più ai 10 già previsti dalla normativa, portando così il totale a 25 giorni di congedo retribuito. Una novità che vale anche per chi è diventato padre dal 1° marzo 2025 in poi. Come spiega Sebastiano Sacilotto, responsabile risorse umane dell’azienda, “questa non è solo una misura per i nostri colleghi neo papà, ma un beneficio che si estende a tutta la famiglia, contribuendo anche a una maggiore equità tra uomini e donne sul lavoro”.
Sacilotto ha voluto sottolineare che questa iniziativa è un passo concreto verso una divisione più giusta degli impegni familiari. “Vogliamo passare dalle parole ai fatti, perché momenti speciali come la nascita di un figlio meritano attenzione e tempo”.
Un segnale forte nel panorama italiano
In Italia, dove il tema della natalità e il supporto alle famiglie sono al centro del dibattito, la scelta di Lidl si fa notare. La legge attuale concede ai padri 10 giorni di congedo obbligatorio e pagato, da usare entro i primi cinque mesi dalla nascita. Lidl, che in Italia conta più di 22.000 dipendenti e oltre 700 negozi, supera di gran lunga questo standard.
Fonti sindacali consultate questa mattina vedono nella mossa un possibile stimolo per altre aziende del settore a rivedere le proprie regole. “È un segnale importante”, ha detto un rappresentante della Filcams Cgil Lombardia, “che mette al centro il valore del tempo dedicato alla famiglia e sostiene concretamente chi diventa genitore”.
Festività, chiusure anticipate per stare in famiglia
Non è la prima volta che Lidl modifica le condizioni di lavoro per le feste. Da qualche settimana ha annunciato la chiusura anticipata alle 18 di tutti i punti vendita il 24 e il 31 dicembre. Una decisione pensata per permettere ai dipendenti di trascorrere più tempo con i propri cari.
“Abbiamo avuto molte risposte positive dai colleghi”, racconta una responsabile di filiale a Milano. “Per molti poter tornare a casa qualche ora prima cambia davvero le cose”. Anche i clienti intervistati davanti al negozio di via Lorenteggio hanno apprezzato: “Ci si organizza senza problemi, è giusto che anche chi lavora nei supermercati abbia tempo per la famiglia”.
Sostenere la natalità con un cambio di mentalità
Questa scelta di Lidl va oltre il singolo gesto. Arriva in un momento in cui l’Italia, secondo i dati Istat del 2024, continua ad avere uno dei tassi di natalità più bassi d’Europa. Politiche come questa, che aiutano i padri a essere presenti nei primi giorni di vita dei figli, possono contribuire a invertire la rotta.
“Solo vivendo questa esperienza capisci quanto conta il tempo insieme”, racconta Marco, dipendente Lidl e neo papà da aprile. “Sapere che l’azienda ti sta accanto ti fa sentire meno solo”. È un messaggio chiaro: servono cambiamenti culturali, dentro e fuori dal lavoro, per gestire meglio la genitorialità.
Cosa ci aspetta
Resta da vedere se altre grandi imprese seguiranno l’esempio di Lidl. Intanto, per centinaia di lavoratori e famiglie, questa novità segna già una piccola rivoluzione quotidiana. Forse è anche la prova che il mondo del lavoro italiano può davvero cambiare, partendo da scelte semplici ma concrete.










