Verona, 3 dicembre 2025 – Agsm Aim ha annunciato oggi di aver esteso la certificazione Uni/pdr 125:2022 per la parità di genere anche alle controllate Agsm Aim Energia e Agsm Aim Smart Solutions. Un passo avanti importante nel cammino per mettere le persone al centro e costruire un ambiente di lavoro più giusto e inclusivo. Questo riconoscimento arriva dopo un’attenta revisione e adeguamento dei sistemi interni e si inserisce tra gli obiettivi principali del piano industriale 2025-2030, che punta proprio sulla valorizzazione delle risorse umane per far crescere il gruppo.
Un percorso chiaro verso l’inclusione
La certificazione per la parità di genere era già stata ottenuta dalla capogruppo nel 2024. Ora, estendendola anche alle due società operative, il gruppo di Verona rafforza la coerenza delle sue politiche di diversity, equity & inclusion. “Questo riconoscimento non è frutto del caso, ma di un lavoro costante fatto ogni giorno, con formazione e comunicazione”, spiega Federico Testa, presidente di Agsm Aim. Per lui, la parità di genere è “un valore che migliora la qualità del lavoro, l’organizzazione e la capacità di attrarre e valorizzare i talenti”.
Il passaggio verso l’estensione della certificazione ha richiesto la creazione di un sistema di gestione condiviso tra le società coinvolte. L’obiettivo è chiaro: mantenere linee guida comuni e risultati concreti in un mondo del lavoro che cambia velocemente. Non è solo una questione di carta, ma un impegno che si traduce nelle scelte e nelle azioni di tutti i giorni.
Gli obiettivi chiave del piano industriale 2025-2030
Il piano industriale 2025-2030 di Agsm Aim fissa obiettivi concreti per inclusione e sviluppo delle persone. Tra questi, la certificazione per la parità di genere in quattro società del gruppo (tre già raggiunte), azzerare il gender pay gap, arrivare a una presenza femminile del 46% nell’organico e coinvolgere l’80% dei dipendenti in corsi di change management e formazione sull’intelligenza artificiale.
“Il fatto che anche Agsm Aim Energia e Agsm Aim Smart Solutions abbiano ottenuto la certificazione dimostra quanto le persone siano al centro del nostro progetto”, sottolinea Alessandro Russo, consigliere delegato del gruppo. Russo ricorda che la sostenibilità passa anche da “politiche inclusive e da una cultura aziendale che sa valorizzare talenti e differenze”. Il nuovo piano industriale è una scelta chiara: investire in modo stabile su questi temi, con la certificazione come garanzia per gli anni a venire.
Un segnale forte per il territorio e il settore pubblico
Agsm Aim, realtà pubblica con radici a Verona e attività a livello nazionale nei settori dell’energia e dei servizi smart, si propone come punto di riferimento per altre aziende pubbliche e private. Puntare sulla parità di genere e sull’inclusione non è solo adeguarsi a leggi o mode internazionali, ma un modo per migliorare il clima interno e aumentare la competitività.
Secondo fonti interne, negli ultimi mesi i percorsi formativi hanno coinvolto centinaia di dipendenti tra la sede centrale di Lungadige Galtarossa e le filiali sul territorio. “I lavoratori stanno mostrando sempre più interesse – racconta una rappresentante sindacale – soprattutto le nuove generazioni, che chiedono ambienti di lavoro più aperti e vere occasioni di crescita”.
Prossimi passi e sfide da affrontare
C’è ancora strada da fare: il piano industriale prevede la certificazione in quattro società, e l’ultima è ancora da raggiungere. I vertici assicurano che sono già in corso i controlli per estendere la certificazione Uni/pdr 125:2022 all’ultima controllata entro l’anno prossimo. Nel frattempo, si continua a monitorare il rispetto degli standard, con particolare attenzione alla trasparenza salariale.
“Non ci fermiamo qui”, ha detto Testa stamattina durante un incontro con i dipendenti a Verona. “La vera sfida sarà mantenere questi risultati nel tempo e continuare a migliorare”. Un impegno che vuole trasformare la parità di genere da semplice obiettivo a pratica quotidiana condivisa da tutto il gruppo.










