Roma, 3 dicembre 2025 – Saranno 13,9 milioni gli italiani pronti a partire per il ponte dell’8 dicembre, secondo i dati diffusi oggi da Federalberghi e raccolti da Tecnè. Un movimento che anticipa le festività natalizie e che, come sottolineano gli operatori del settore, è un segnale di vitalità per il turismo nel nostro Paese. La maggior parte – circa 6,5 milioni – si metterà in viaggio già martedì 5 dicembre, mentre altri 4,9 milioni partiranno sabato 6. Le destinazioni? Sempre l’Italia, con una netta preferenza per città d’arte e località immerse nella natura.
Italiani in viaggio: tra arte, natura e mercatini
L’indagine mostra una tendenza chiara: il Belpaese resta la meta più amata. “Si sceglie ancora l’Italia, ed è un motivo di grande soddisfazione per noi”, commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. In cima alle preferenze ci sono le città d’arte, con i loro musei e le mostre. Firenze, Roma, Venezia e Napoli – solo per fare qualche nome – si preparano ad accogliere migliaia di visitatori attratti da esposizioni temporanee e collezioni permanenti.
Ma non è solo cultura. Cresce anche l’interesse per i mercatini di Natale, che quest’anno attireranno il 61,3% dei viaggiatori. Da Bolzano a Napoli, passando per Verona e Torino, le tradizionali bancarelle sono ormai una tappa fissa. “Si cerca quella magica atmosfera dei mercatini natalizi”, aggiunge Bocca, sottolineando come questi eventi siano in forte crescita in tutta Italia.
Vacanze più lunghe e spese in aumento
La durata media del soggiorno si attesta intorno ai 4,2 giorni, con una spesa pro capite stimata in 635 euro. In totale, il giro d’affari dovrebbe raggiungere gli 8,8 miliardi di euro. Un dato in crescita rispetto agli anni passati: rispetto al 2023, gli italiani in viaggio aumentano del 4,5%, mentre il fatturato quasi raddoppia, con un balzo del 97%.
Chi sceglierà di andare all’estero – una minoranza rispetto al totale – punterà soprattutto sulle grandi capitali europee ed extraeuropee. Londra, Parigi e Madrid restano tra le mete più gettonate, ma non mancano gli italiani che guardano a New York o Dubai per qualcosa di diverso.
Dove si alloggia: preferiti alberghi e villaggi
Sul fronte alloggi, la scelta cade soprattutto su alberghi e villaggi turistici. “Molti puntano sull’albergo per godersi una vacanza più rilassante”, spiega ancora Bocca. La ricerca di comodità e tranquillità sembra prevalere rispetto a soluzioni alternative come case vacanza o bed & breakfast.
A spingere le prenotazioni è anche il calendario di dicembre: la festa dell’Immacolata cade di lunedì, offrendo un’occasione perfetta per allungare la pausa. “Il calendario gioca un ruolo chiave in questa crescita”, osserva Bocca.
Il lato oscuro del ponte: il caro vita pesa
Non tutti però potranno concedersi una vacanza. “Accanto a milioni di italiani in viaggio, c’è una fetta consistente del Paese che resterà a casa a causa dell’aumento del costo della vita”, ammette Bocca. Inflazione e rincari continuano a gravare sulle famiglie, costringendo molti a rinunciare a quel momento di respiro.
Un dato che gli operatori non ignorano e che invita alla prudenza. “È un segnale di fragilità reale”, sottolinea il presidente di Federalberghi.
Il Governo celebra il boom: “Frutto dell’impegno sul turismo”
Sul boom di prenotazioni è intervenuta anche la ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “Il Ponte dell’Immacolata 2025 sarà una vera festa per il turismo italiano”. Santanchè ha messo in luce come la crescita dei viaggiatori sia il risultato anche delle politiche messe in campo: “Questi numeri raccontano una voglia ritrovata di scoprire il nostro Paese e di celebrare le tradizioni, ma sono anche il frutto concreto dell’impegno del Governo e del ministero”.
Operatori e istituzioni guardano quindi con fiducia alle prossime settimane. Il ponte dell’Immacolata si conferma un banco di prova importante per il turismo italiano, tra segnali positivi e nuove sfide da affrontare.










