Milano, 28 novembre 2025 – Totally Innovation, startup milanese nel campo delle tecnologie digitali per media, retail e turismo, ha chiuso un round di investimento pre-seed da quasi 600.000 euro. L’operazione, sostenuta da Invitalia, Ventive, Studio Villa & Associati e altri investitori privati, segna una tappa importante per la giovane realtà guidata da Francesco Tenti. I fondi raccolti serviranno ad accelerare lo sviluppo della piattaforma proprietaria e a rafforzare il team, con l’obiettivo di lanciare il prodotto sul mercato entro pochi mesi.
Addio alle licenze: la musica nei negozi cambia volto
Il cuore dell’innovazione di Totally Innovation si chiama Totally In Store. Si tratta di una piattaforma digitale che permette ai negozi di gestire in modo centralizzato la musica di sottofondo e le comunicazioni audio rivolte ai clienti. La novità? La musica non è più scelta da cataloghi già pronti, ma viene creata in tempo reale dall’intelligenza artificiale.
Questo sistema permette una personalizzazione spinta: ogni brand può avere una “colonna sonora” su misura, diversa a seconda dell’ora o del momento della giornata. E soprattutto, taglia di netto i costi.
“Abbiamo trasformato la musica instore da un costo a uno strumento di marketing strategico”, spiega Francesco Tenti, ceo e co-fondatore. “Con Totally In Store, la musica non è più un semplice sottofondo, ma un elemento di comunicazione integrata. Il retailer decide cosa trasmettere, quando e con quale scopo, risparmiando e rendendo più efficace la comunicazione”.
Il punto chiave sono le licenze musicali: grazie alla generazione automatica di brani originali, i negozi non devono più pagare i diritti a Siae, Scf o Soundreef. Un risparmio che per le grandi catene può valere decine di migliaia di euro l’anno. “La nostra tecnologia permette a brand e catene di creare una propria identità sonora esclusiva: musica su misura, unica e impossibile da copiare”, aggiunge Tenti.
Il negozio diventa un vero canale media
Oltre alla musica, la piattaforma gestisce anche spot pubblicitari, messaggi informativi e promozioni. Così il punto vendita diventa un vero e proprio canale media, controllato in tempo reale dal retailer.
“Non si tratta solo di intrattenere il cliente”, sottolineano dall’azienda. “Musica e messaggi audio aiutano a guidare l’esperienza d’acquisto, a rafforzare il legame con il brand e a comunicare offerte mirate”.
Il modello di business prevede un abbonamento mensile, con prezzi diversi per negozi singoli o grandi catene, e una formula enterprise per creare identità sonore completamente personalizzate. Secondo le stime interne, in Italia il mercato potenziale supera i 30.000 punti vendita tra retail, grande distribuzione e hospitality.
Investitori e piani per crescere
Al round hanno partecipato realtà come Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa del Ministero dell’Economia, e fondi specializzati come Ventive. “Abbiamo puntato su questo progetto per la sua capacità di innovare un settore ancora poco digitalizzato”, spiega un portavoce di Invitalia. “Eliminare i costi di licenza è un vantaggio concreto per i retailer italiani”.
Per Totally Innovation ora l’obiettivo è completare lo sviluppo della piattaforma, già a buon punto, e partire con i primi progetti pilota con catene retail entro il primo trimestre 2026. Il team, oggi composto da una decina di persone tra sviluppatori, designer e esperti di marketing, crescerà nei prossimi mesi.
La musica nei negozi come non l’avete mai sentita
L’arrivo della musica generata dall’intelligenza artificiale promette di cambiare il modo in cui i negozi gestiscono l’esperienza sonora dei clienti. Fino a poco tempo fa la musica era spesso un sottofondo anonimo e ripetitivo. Oggi può diventare parte dell’identità del brand.
“Solo allora si capisce il potenziale”, confida Tenti. “Non si tratta più di scegliere una playlist, ma di creare un’esperienza unica, diversa ogni giorno”.
Gli esperti del retail dicono che la sfida sarà convincere i grandi marchi a investire in questa nuova frontiera della comunicazione instore. Ma il risparmio sui costi e la possibilità di distinguersi potrebbero fare la differenza già a breve.