Roma, 28 novembre 2025 – È tornato nella capitale il “Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, quest’anno in una veste speciale per celebrare i 70 anni dell’Unione Nazionale Consumatori. L’appuntamento si è svolto stamattina all’Auditorium della Conciliazione, con un tema che ha fatto da filo conduttore: “Unconventional: come avere successo fuori dagli schemi”. A confronto, aziende, esperti e protagonisti del mondo consumer per riflettere su nuovi modi di rapportarsi tra imprese e cittadini.
Una giornata immersiva per i 70 anni di Unc
Non una conferenza come tante, ma un’esperienza da vivere – così l’ha definita Massimiliano Dona, presidente di Unc, che ha guidato l’evento. “La cosa più non convenzionale oggi è ascoltare”, ha detto dal palco. In un’epoca dove domina il rumore e la voglia di apparire, la vera rivoluzione è fermarsi e capire davvero chi si ha davanti. “Non chiamo ‘follower’ chi mi segue sui social, sono io che seguo loro: ascolto le loro storie, le paure, le idee. Da lì nascono i miei progetti”, ha raccontato Dona a una platea fatta di studenti, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni.
Fuori dagli schemi: storie di successo
Il tema centrale – successo fuori dagli schemi – è stato declinato in diversi interventi, che hanno spaziato dalla sociologia alla filosofia, dal mondo dell’impresa alla formazione. Francesco Morace, sociologo e presidente di Future Concept Lab, ha ricordato come la “meraviglia” sia quella scintilla che accende la conoscenza. “Nell’era dei social, l’engagement resta fondamentale: i consumatori vogliono sentirsi unici, creativi”, ha spiegato Morace. Per lui, l’Italia è un laboratorio perfetto per mettere al centro la creatività artistica, anche nelle strategie aziendali, superando modelli manageriali rigidi.
Per Riccarda Zezza, fondatrice di Lifeed, il vero successo “unconventional” arriva solo se si cambia davvero. “Altrimenti – ha detto – si ottiene solo quel tipo di successo che gli schemi riconoscono. Bisogna chiedersi ogni giorno perché si fa quello che si fa: questa è la mia idea di successo”.
Tecnologia e ascolto: le nuove sfide delle imprese
Al centro dell’attenzione anche il rapporto tra tecnologia e consumatori, raccontato da Giuseppe Stigliano, docente e imprenditore. “Nel prossimo futuro – ha spiegato – i consumatori affideranno all’intelligenza artificiale sempre più fasi del loro percorso d’acquisto. Il vero marketing non convenzionale sarà quello che aiuta domanda e offerta a incontrarsi davvero”. Secondo Stigliano, i marketer dovranno imparare a captare i bisogni reali delle persone, usando sia gli strumenti digitali sia l’esperienza diretta.
Sul palco anche Vincenzo Schettini, professore di Fisica noto per la sua attività divulgativa online. Ha raccontato come entusiasmo e originalità abbiano segnato il suo cammino: “Oggi l’entusiasmo è raro, quasi introvabile. Ma quando c’è, si trasmette. Il mio modo di insegnare piace proprio perché è diverso”, ha ammesso.
Inclusione e felicità: nuove strade da percorrere
Tra le testimonianze più attese c’è stata quella di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, progetto che punta all’inclusione lavorativa di ragazzi autistici attraverso la ristorazione. “Fuori dagli schemi è l’unico modo in cui sappiamo ragionare e agire noi di PizzAut”, ha detto Acampora. “La neurodiversità non è un limite, ma una risorsa”. Proprio lui ha ricevuto il Premio Vincenzo Dona 2025 nella sezione Personalità, “per aver trasformato la fragilità in forza”.
Sul tema della crescita personale, Richard Romagnoli, creatore del metodo Happygenetica, ha invitato a riscoprire la felicità come uno stato interiore che si può attivare con consapevolezza: “Il successo nasce dall’allineamento tra chi siamo e quello che facciamo”.
Premiati giornalisti e giovani ricercatori
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti a chi si è distinto durante l’anno per il lavoro a favore dei consumatori. Nella sezione stampa, il premio è andato a Giampaolo Colletti, giornalista specializzato in digitale e innovazione, “per la professionalità e lo stile nel raccontare le trasformazioni del digitale”. Per la miglior tesi di laurea sulla tutela del consumatore sono state premiate Giulia Di Mario (Università La Sapienza), con uno studio sulle ombre della platform society, e Isabella Durante (Uninettuno), con una ricerca sul potere del packaging nei supermercati.
Pensare fuori dagli schemi è una sfida di tutti
A chiudere la giornata, la filosofa Maura Gancitano, co-fondatrice di Tlon, ha detto: “Viviamo in una società dove conta solo il risultato. Ma pensare fuori dagli schemi significa anche prendersi delle pause, perché anche quelle fanno parte del processo creativo”. Un messaggio che riassume bene lo spirito del Premio Dona 2025: in un mondo che corre veloce, ascolto, inclusione e creatività restano le chiavi per costruire rapporti più veri tra imprese e consumatori.