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Riforma del lavoro: De Luca chiede una cabina regia permanente per i consulenti

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Riforma del lavoro: De Luca chiede una cabina regia permanente per i consulenti
Riforma del lavoro: De Luca chiede una cabina regia permanente per i consulenti
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Roma, 27 novembre 2025 – Il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro ha espresso oggi un giudizio positivo sul disegno di legge per la riforma degli ordinamenti professionali, appena presentato in Senato. La posizione ufficiale è stata illustrata da Rosario De Luca, presidente sia dell’Ordine sia di ProfessionItaliane – l’associazione che riunisce 23 ordini e collegi professionali – durante l’audizione davanti alla commissione Giustizia. Secondo De Luca, questo provvedimento rappresenta un passo atteso da tempo verso la modernizzazione e l’uniformità di un sistema che coinvolge centinaia di migliaia di professionisti in tutta Italia.

Professioni regolamentate, un valore sociale da difendere

Nel suo intervento, De Luca ha messo in luce come il disegno di legge metta al centro il ruolo sociale delle professioni regolamentate, ribadendo l’indipendenza e l’autonomia intellettuale di chi è iscritto agli albi. “Questa riforma riconosce le competenze specifiche degli iscritti e assicura ai cittadini servizi qualificati e adeguati”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di proteggere sia i lavoratori sia gli utenti finali di questi servizi.

Dal testo del Ddl, è emersa la volontà di chiarire meglio cosa caratterizza ogni professione. In particolare, viene stabilito che tutte le attività non riservate siano liberamente svolte dai professionisti iscritti agli albi. Un punto che, secondo De Luca, “garantisce trasparenza e certezza nei rapporti tra professionisti e cittadini”.

Accesso, titoli e specializzazioni: le novità più attese

Tra i cambiamenti più apprezzati dalla categoria ci sono le nuove regole sull’accesso alla professione tramite esame di Stato, l’uso esclusivo del titolo professionale e la possibilità di riconoscere specializzazioni. “Questi interventi migliorano la qualità della formazione e rendono più chiari i profili professionali”, ha detto De Luca, ricordando che la selezione all’ingresso resta un punto fermo per tutelare la collettività.

Non meno importante, secondo il Consiglio nazionale, è l’aggiornamento dei sistemi elettorali interni agli ordini, una gestione più snella dei procedimenti disciplinari e – tema molto attuale – l’introduzione di regole sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle prestazioni professionali. Su questo punto, De Luca ha invitato a “tenere d’occhio gli effetti concreti delle nuove tecnologie”, chiedendo un dialogo costante tra istituzioni e rappresentanti di categoria.

Equo compenso, tutele sociali e società tra professionisti

Il Ddl affronta anche temi chiave per gli ordini: il principio dell’equo compenso, le assicurazioni collettive e una revisione delle Società tra Professionisti. De Luca ha spiegato che queste norme “rafforzano le tutele sociali e aiutano a rendere più competitivo il sistema delle professioni italiane”. La categoria apprezza anche la semplificazione delle procedure burocratiche e l’introduzione di strumenti per rendere più trasparenti i rapporti economici tra clienti e professionisti.

Serve una cabina di regia stabile

Vista la complessità della riforma e il suo impatto su diversi ordinamenti, il Consiglio nazionale ha ribadito la necessità di creare una cabina di regia permanente con i tre Ministeri coinvolti. L’obiettivo – ha spiegato De Luca – è assicurare “maggiore uniformità nell’applicazione, coordinare le competenze, seguire da vicino i decreti attuativi e gestire insieme le novità introdotte”.

“Questa riforma era necessaria e molto attesa. Ora serve una cabina di regia stabile per garantire coerenza, qualità e piena applicazione delle nuove regole”, ha concluso il presidente davanti ai senatori della commissione Giustizia. La discussione andrà avanti nelle prossime settimane, con altre audizioni e il confronto tra i diversi attori del mondo professionale.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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