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Kiev e Europa: un incontro cruciale a Ginevra

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Kiev e Europa: un incontro cruciale a Ginevra
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Kiev, 23 novembre 2025 – Oggi a Ginevra la delegazione ucraina ha incontrato i rappresentanti di Francia, Germania e Regno Unito per discutere il piano di Donald Trump che punta a chiudere la guerra con la Russia. A confermare l’incontro è stato il capo negoziatore di Kiev, Andriy Yermak, con un messaggio su Telegram. Secondo fonti diplomatiche, si tratta di un nuovo tentativo di mediazione internazionale in una fase ancora incerta del conflitto.

Ginevra, il confronto con gli alleati europei

La mattinata è iniziata con l’arrivo della delegazione ucraina in una sede riservata vicino al lago di Ginevra. Poco dopo le 10 sono arrivati anche i consiglieri per la sicurezza nazionale di Regno Unito, Francia e Germania, raccontano fonti sul posto. Un incontro definito “franco e diretto” da un funzionario europeo che ha preferito restare anonimo. Al centro della discussione, la proposta rilanciata dall’ex presidente americano Donald Trump, che nelle ultime settimane ha spinto per una soluzione negoziata tra Kiev e Mosca.

Al termine della riunione, Yermak ha spiegato: “Abbiamo avuto un primo confronto con i partner europei sulle prospettive del piano Trump. Il prossimo passo sarà un incontro con la delegazione americana”. Non sono stati forniti dettagli sui contenuti, ma una fonte diplomatica francese parla di “una valutazione preliminare delle condizioni di Washington e delle possibili conseguenze per la sicurezza in Europa”.

Il piano Trump: dubbi e aperture

Il cosiddetto piano Trump resta avvolto nel riserbo. Secondo indiscrezioni del New York Times, prevede un cessate il fuoco immediato e l’avvio di negoziati diretti tra Ucraina e Russia, con Stati Uniti ed Europa come mediatori. A Kiev, però, c’è prudenza. “Non accetteremo soluzioni che mettano a rischio la nostra sovranità”, ha ribadito ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento video a una conferenza sulla sicurezza a Varsavia.

Anche in Europa le posizioni sono diverse. Un diplomatico tedesco, contattato nel pomeriggio, ha ammesso: “C’è interesse a guardare ogni possibilità per fermare le ostilità, ma servono garanzie chiare per Kiev”. Da Londra, fonti vicine al governo Sunak sottolineano che “ogni iniziativa deve rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Il prossimo passo: l’incontro con gli Stati Uniti

La sfida ora si sposta sul confronto tra la delegazione ucraina e quella americana, in programma sempre a Ginevra entro 48 ore. Yermak ha detto che servirà a “chiarire i dettagli del piano e valutare le condizioni proposte dagli Stati Uniti”. Nel frattempo, a Kiev si osservano con attenzione le mosse di Mosca: il Cremlino non ha ancora commentato ufficialmente, ma alcuni osservatori russi parlano di una posizione di Putin “ferma sulle questioni territoriali”.

In Ucraina, la notizia della riunione di Ginevra è stata accolta con cautela dai partiti principali. Alla Rada, il deputato Mykola Kniazhytsky ha detto: “Ogni tentativo di mediazione è benvenuto, purché non si traduca in concessioni unilaterali”. Nei quartieri centrali di Kiev, invece, la gente è divisa: c’è chi spera in una svolta diplomatica e chi teme che le pressioni dall’estero possano portare a compromessi difficili da digerire.

Un conflitto che pesa sull’Europa e il mondo

La guerra tra Ucraina e Russia, iniziata nel febbraio 2022, ha già causato oltre 350mila morti secondo l’ONU e ha cambiato gli equilibri geopolitici dell’Europa orientale. L’iniziativa di Trump arriva in un momento in cui l’aiuto militare occidentale a Kiev sembra rallentare, anche a causa della campagna elettorale negli Stati Uniti.

“Serve uno sforzo comune per evitare che il conflitto si incagli”, ha detto ieri un esperto del think tank Chatham House. Ma la strada verso una pace stabile è ancora lunga. Per ora, a Ginevra, si cerca almeno un terreno comune da cui partire.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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