Roma, 20 novembre 2025 – Come cambieranno le pensioni per le nuove generazioni? È questa la domanda che ha animato il seminario “Previdenza Next Gen”, promosso dal Patronato Acli e in programma oggi, dalle 11 alle 13, nella sede nazionale di via Marcora. L’evento, trasmesso in diretta streaming su www.patronato.acli.it, ha riunito accademici, rappresentanti delle istituzioni e operatori sociali per discutere di un sistema pensionistico più giusto e flessibile, capace di stare al passo con i cambiamenti del lavoro e della società.
Un “pacchetto flessibilità” per il futuro delle pensioni
Al centro del confronto, la proposta del presidente nazionale del Patronato Acli, Paolo Ricotti. “Serve un ‘pacchetto flessibilità’ che garantisca stabilità e certezza del diritto”, ha spiegato Ricotti. L’idea è di permettere l’accesso alla pensione tra i 63 e i 65 anni, con almeno 20 anni di contributi. Il calcolo della pensione sarebbe legato all’età di uscita, in modo proporzionale. Un modello che richiama lo spirito della riforma Dini del 1995, ma punta a offrire più equità e inclusione. “Solo così – ha aggiunto – si può rispondere a una società in continuo cambiamento”.
Ottant’anni di storia, lo sguardo al domani
Il seminario arriva in un anno speciale per il Patronato Acli, che festeggia l’ottantesimo anniversario dalla fondazione. “Dal 1945, per i diritti di tutti”: questo lo slogan scelto per celebrare una lunga storia. Ma proprio in questa occasione, lo sguardo è rivolto al futuro. “Guardare avanti è una responsabilità”, ha sottolineato Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli. “Significa costruire un sistema pensionistico che sappia rispondere ai bisogni delle nuove generazioni”.
Esperti a confronto: università, istituzioni e società civile
La mattinata ha visto interventi di numerosi esperti. Tra i relatori, Stefano Giubboni, docente di diritto del lavoro all’università di Perugia; Lisa Taschini, professoressa associata all’università e-Campus; Valerio Martinelli, ricercatore e segretario del comitato scientifico “Premio Satta” Patronato Acli; Maurizio Franzini, emerito di politica economica alla Sapienza; Paola Bozzao, docente di diritto del lavoro e sicurezza sociale alla Sapienza; Tiziano Treu, già ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale; Roberto Ghiselli, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza Inps; Gianluigi Petteni, presidente pro-tempore Ce.Pa; oltre allo stesso Ricotti e a Manfredonia.
A guidare la discussione è stato Fabio Insenga, giornalista e vicedirettore Adnkronos. “Il confronto tra mondi diversi è fondamentale”, ha raccontato poco prima dell’avvio dei lavori, accendendo subito un dibattito vivace.
Ricerca e ascolto: le nuove generazioni al centro
Nel corso del seminario sono stati presentati i risultati di “Tracciare il futuro. Prospettive pensionistiche per le nuove generazioni”, un progetto del dipartimento di scienze politiche dell’università di Perugia. Un’indagine che racconta aspettative, paure e idee dei giovani sul loro futuro previdenziale.
Non solo numeri e dati: ha avuto spazio anche la voce diretta dei cittadini, grazie alla rilevazione online “Una previdenza per tutte le generazioni: raccontaci la tua idea”, che ha raccolto centinaia di risposte da tutta Italia. “Abbiamo ascoltato storie diverse”, ha spiegato Valerio Martinelli, “ma molte convergono su un punto: serve più flessibilità nell’uscita e maggiore attenzione a chi ha carriere spezzate”.
Sostenibilità ed equità: la sfida per il sistema pensionistico
Il tema della sostenibilità è rimasto al centro del dibattito. Per Maurizio Franzini, “bisogna bilanciare i conti pubblici senza lasciare indietro nessuno”. Una posizione condivisa anche da Paola Bozzao: “La previdenza deve essere inclusiva, soprattutto per chi ha avuto carriere frammentate o periodi di inattività”.
Tra il pubblico si respirava attenzione, ma anche qualche preoccupazione. “Non è semplice immaginare come sarà la nostra pensione”, ha confidato Marta, 29 anni, impiegata in uno studio legale a Roma. “Ma sapere che se ne parla seriamente è già un passo avanti”.
Il futuro delle pensioni si costruisce insieme
“Previdenza Next Gen” è solo una tappa di un percorso più lungo. Nei mesi a venire, annunciano dal Patronato Acli, ci saranno altri incontri e tavoli di lavoro. L’obiettivo è chiaro: mettere a punto un sistema pensionistico più giusto, flessibile e vicino alle esigenze di chi verrà dopo. Perché il futuro delle pensioni riguarda tutti, senza eccezioni.