Roma, 21 novembre 2025 – Cristian Camisa è stato riconfermato oggi presidente di Confapi per i prossimi tre anni, nel corso dell’assemblea generale privata al Parco dei Principi Grand Hotel di Roma. L’imprenditore piacentino, 51 anni, guida la Confederazione italiana della piccola e media industria privata dal novembre 2022. Camisa è anche presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda del settore meccanico, e membro del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
Camisa ancora al timone di Confapi
La conferma di Camisa arriva in un momento che lui stesso ha definito “delicato e pieno di sfide”, parlando delle trasformazioni che stanno attraversando il tessuto produttivo italiano. “Sono commosso e onorato – ha detto subito dopo il voto – ringrazio l’assemblea e tutti gli imprenditori e le imprenditrici di Confapi per la fiducia che mi hanno rinnovato. È una grande responsabilità rappresentare una parte così importante del sistema produttivo italiano, soprattutto ora che innovazione e sostenibilità sono al centro della competitività a livello internazionale”. Parole pronunciate con voce ferma, davanti a una platea di delegati da tutta Italia.
I risultati raggiunti e le scelte fatte
Durante l’assemblea, Camisa ha ripercorso i traguardi principali raggiunti da Confapi negli ultimi tre anni. “Abbiamo rafforzato il nostro ruolo nel sistema della rappresentanza imprenditoriale italiana”, ha detto, sottolineando come la Confederazione sia diventata più presente sia nei tavoli decisionali nazionali che in quelli europei. Tra i passaggi più importanti, il ritorno al Cnel, la riconferma al Cese e la nomina nella Cabina di regia del Piano Mattei e dell’Internazionalizzazione.
Sul fronte internazionale, Camisa ha ricordato gli accordi stretti con Sace e Simest, insieme alla collaborazione con Ice per aiutare le aziende associate a espandersi all’estero. “Abbiamo lavorato per rendere più efficaci le azioni internazionali sotto ogni aspetto”, ha aggiunto. Non sono mancati riferimenti anche alla bilateralità: “Collaboriamo con Cgil, Cisl e Uil per rafforzare il welfare e l’assistenza sanitaria ai nostri dipendenti”.
Il piano per il futuro: territori, innovazione e persone
Volgendo lo sguardo al futuro, Camisa ha presentato le linee guida del programma per il prossimo mandato. “La forza di Confapi sta nella varietà dei nostri territori”, ha spiegato. L’obiettivo è mettere in rete le diverse realtà locali, valorizzando le loro caratteristiche per rendere l’associazione più forte e rappresentativa. “Promuoveremo un dialogo aperto per affrontare le crisi industriali del Centro-Nord, rafforzare le filiere produttive, sostenere la transizione verde e digitale e puntare sul capitale umano come leva per la competitività”, ha detto.
Per il Sud, Camisa ha annunciato un progetto dedicato a legalità, innovazione, reti e sviluppo sostenibile. “Apriremo sportelli territoriali e organizzeremo percorsi di formazione per dirigenti”, ha promesso, ribadendo l’impegno a influire sulle politiche industriali sia a livello nazionale che europeo.
Martinetto nuovo presidente emerito
L’assemblea ha eletto all’unanimità Filiberto Martinetto come presidente emerito della Confederazione. Martinetto, 91 anni, succede a Maurizio Casasco, che ha lasciato ogni incarico in Confapi. Figura storica dell’associazione – tesoriere e presidente della commissione dei saggi – Martinetto è stato salutato da un lungo applauso.
Le sfide che arrivano
“Vogliamo restare il punto di riferimento per la piccola e media industria privata italiana”, ha chiuso Camisa. I prossimi tre anni saranno decisivi per mantenere la competitività sui mercati italiani e internazionali. In sala, tra strette di mano e chiacchiere nei corridoi del Grand Hotel, si respirava la consapevolezza delle sfide che attendono la Confederazione. Ma c’era anche fiducia: “Abbiamo basi solide – raccontava un imprenditore lombardo – ora serve solo continuità”.