Roma, 18 novembre 2025 – Si parte il 20 novembre nella sede di Arpa Lazio in via Saredo con la prima giornata di Open School Lazio, la tappa regionale del progetto nazionale “Open School Copernicus Ismea per la rete Pac”. L’iniziativa, che punta a formazione e innovazione in agricoltura, vedrà la partecipazione del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, dell’assessore regionale al Bilancio e Agricoltura Giancarlo Righini e, a chiusura, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. L’obiettivo è uno solo: spingere sull’uso dei dati satellitari e delle tecnologie digitali per gestire le risorse agricole in modo più sostenibile e moderno.
Agricoltura nel Lazio: formazione che fa la differenza
La Open School Lazio fa parte di un programma nazionale promosso dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con il sostegno di Ismea e una rete di partner istituzionali e scientifici. Tra loro ci sono l’Autorità di Gestione della Regione Lazio, Arsial, Arpa Lazio, il coordinamento nazionale della Copernicus Academy, gli Stati Generali dell’Innovazione, le università romane “La Sapienza” e “Tor Vergata”, l’università della Tuscia, Ispra, Crea e Agea. Il tema scelto per l’edizione laziale è “L’osservazione della Terra per la gestione dei territori rurali e dei rischi agricoli legati alla scarsità d’acqua”. L’obiettivo è far capire a operatori, studenti, consulenti e tecnici come usare insieme tecnologie satellitari, dati geoinformativi e strumenti digitali.
“Queste competenze sono ormai essenziali per chi lavora in agricoltura”, ha spiegato uno dei docenti coinvolti. “Non servono solo per accedere ai fondi della Politica Agricola Comune, ma anche per fare controlli più precisi e gestire le risorse in modo sostenibile”.
Quattro giorni tra teoria e pratica sul campo
Il corso si svolgerà in quattro appuntamenti: 20-21 e 27-28 novembre 2025. Si parlerà dei fondamenti dell’osservazione della Terra, della geoinformazione e dell’ICT, con un focus su open data e software open source. Ma non solo lezioni: sono previste anche dimostrazioni pratiche sull’uso dei dati e dei servizi offerti da Copernicus, oltre a strumenti sviluppati da piccole imprese e enti pubblici.
Il momento clou sarà il contest finale. I partecipanti, seguiti da tutor esperti, dovranno risolvere un problema reale mettendo in pratica ciò che hanno imparato. “È un’occasione concreta per confrontarsi con le sfide del settore”, ha raccontato uno degli organizzatori.
Copernicus: i satelliti al servizio dell’ambiente
Il programma europeo Copernicus, gestito dalla Commissione europea insieme agli Stati membri, mette a disposizione servizi e dati ambientali basati su osservazioni satellitari e misure sul territorio. Queste informazioni sono aperte a tutti – istituzioni, aziende, cittadini – e sono uno strumento chiave per monitorare l’ambiente, gestire le risorse naturali e puntare allo sviluppo sostenibile.
Dal 2016 la rete Copernicus Academy coinvolge università, centri di ricerca e scuole in tutta Europa per diffondere competenze sull’Osservazione della Terra. Dal 2021 anche Ismea è entrata ufficialmente nella rete, con il compito di valorizzare il potenziale dei dati satellitari per l’agricoltura.
Un modello di lavoro insieme, pubblico e privato
Le Open School Copernicus Ismea sono un esempio di collaborazione tra enti pubblici, università, centri di ricerca, agenzie ambientali e imprese specializzate. Un modo per rafforzare il settore agricolo e aiutarlo a far fronte alle sfide del clima, alla scarsità d’acqua e alla sostenibilità.
Alla giornata di apertura sono attesi molti rappresentanti istituzionali: tra loro, Livio Proietti (presidente Ismea), Sergio Marchi (direttore generale Ismea), Tommaso Aureli (direttore generale Arpa Lazio), Massimiliano Raffa (presidente Arsial), Roberto Aleandri (direttore agricoltura Regione Lazio), Andrea Rocchi (presidente Crea) e Francesco Sofia (direttore area gestione Agea).
Agricoltura digitale: la sfida è già in corso
Negli ultimi mesi Ismea ha partecipato alla General Assembly degli EU Space Networks come rappresentante del settore agricolo nella rete europea Copernicus Academy. Un segnale chiaro dell’attenzione crescente verso l’innovazione digitale in agricoltura. “La vera sfida è mettere queste tecnologie nelle mani di chi lavora ogni giorno nei campi”, ha sottolineato un funzionario del ministero.
L’appuntamento del 20 novembre segna così un passo avanti verso un’agricoltura più digitale, connessa e sostenibile. Un percorso che passa anche dalla formazione delle nuove generazioni di tecnici e operatori del settore.