Roma, 12 novembre 2025 – Vincenzo Dell’Orefice è il nuovo segretario generale della Fisascat Cisl, la federazione che riunisce commercio, turismo e servizi della Cisl. La nomina è arrivata oggi, durante il consiglio generale riunito a Roma, dopo le dimissioni di Davide Guarini, che ha guidato la federazione per oltre sette anni. Un cambio al vertice che apre una nuova stagione per il sindacato, chiamato a fare i conti con i profondi mutamenti nel mondo del lavoro del terziario.
Dalle origini abruzzesi alla guida nazionale
Dell’Orefice, nato nel 1973 a Altino (Chieti), ha mosso i primi passi nel sindacato da giovanissimo, come rappresentante dei lavoratori in una fabbrica della Val di Sangro. “Mi ricordo ancora i primi incontri con i colleghi, le discussioni sulle turnazioni, l’ansia per i contratti”, raccontava in passato. Dopo esperienze nella Fim Cisl tra Brescia, Rieti e Treviso, è passato alla Cisl nazionale, per poi tornare in Abruzzo come segretario regionale della Fisascat e responsabile della sede di Pescara.
Nel 2009, al termine del 17° Congresso nazionale a Loano, è stato eletto segretario nazionale della federazione. Da allora ha ricoperto questo ruolo per dodici anni, fino al 2021, quando il consiglio generale lo ha scelto come segretario generale aggiunto. La sua nomina è stata confermata anche al 21° congresso nazionale della Fisascat Cisl, svoltosi quest’anno.
Le sfide davanti: lavoro povero e nuove professionalità
“La Fisascat Cisl continuerà a seguire da vicino i settori del terziario, della distribuzione e dei servizi, portando avanti il mandato del congresso”, ha detto Dell’Orefice subito dopo l’elezione. Il nuovo segretario ha messo in evidenza come le priorità saranno il contrasto al lavoro povero e disagiato e la gestione della polarizzazione professionale che colpisce molti lavoratori nei settori chiave dell’economia italiana.
Ha sottolineato che “il lavoro cambia, il terziario di mercato cambia, e deve cambiare anche la Fisascat. Solo così possiamo rappresentare davvero le lavoratrici e i lavoratori di un mondo vasto e variegato”. Un messaggio rivolto sia ai sindacalisti sia alle istituzioni con cui la federazione si confronta ogni giorno.
La squadra resta solida: continuità e competenze
Il consiglio generale ha confermato i nomi di Ivan Notarnicola, Giusi Sferruzza e Aurora Blanca nella segreteria nazionale. Una scelta chiara, che punta a mantenere la continuità e a valorizzare le competenze già presenti nella leadership.
Alla riunione ha partecipato anche la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, che ha voluto ringraziare pubblicamente Guarini: “Ha guidato la Fisascat Cisl con serietà, pragmatismo e senso di responsabilità in un momento difficile e di grandi cambiamenti per tutti i settori della categoria”. Poi ha rivolto gli auguri a Dell’Orefice: “Ha tutte le qualità umane e professionali per consolidare e portare nuova energia alla categoria. La sua passione e la sua determinazione sono le migliori garanzie per affrontare le sfide che ci aspettano”.
Un settore in movimento tra luci e ombre
Il rinnovo ai vertici arriva in un momento delicato per il terziario. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2024 il settore ha messo a segno una crescita occupazionale del 2,1%, ma restano evidenti le difficoltà legate a precarietà e salari bassi. La Fisascat Cisl rappresenta oltre 300mila iscritti, un gruppo variegato che va dagli addetti dei supermercati agli operatori delle agenzie di viaggio.
“Dobbiamo essere pronti a cambiare ogni volta che il mercato lo richiede”, ha spiegato Dell’Orefice nel suo intervento. “Saremo al fianco della Cisl per rafforzare la partecipazione come leva strategica del Paese”. Una frase che lascia intendere la volontà di intensificare il dialogo con gli altri sindacati e con il governo, soprattutto sui temi della contrattazione collettiva e delle tutele per i lavoratori più fragili.
L’eredità di Guarini e lo sguardo al futuro
Il mandato di Davide Guarini si chiude dopo anni segnati dalla pandemia, dalla crisi energetica e dalle trasformazioni digitali che hanno scosso il settore. “Non è stato facile tenere insieme tutte le anime della federazione”, ha ammesso un delegato presente in sala. Eppure, la Fisascat esce da questa fase più forte, con una nuova guida pronta a raccogliere la sfida.
La giornata si è chiusa tra strette di mano, qualche battuta nei corridoi e la consapevolezza che il vero lavoro – quello di ogni giorno, nei luoghi di lavoro – ricomincia già da domani.