Home Spettacolo & TV Marrakech Film Festival: 81 film da 31 paesi in un viaggio cinematografico unico
Spettacolo & TV

Marrakech Film Festival: 81 film da 31 paesi in un viaggio cinematografico unico

Share
Marrakech Film Festival: 81 film da 31 paesi in un viaggio cinematografico unico
Marrakech Film Festival: 81 film da 31 paesi in un viaggio cinematografico unico
Share

Marrakech, 10 novembre 2025 – Dal 28 novembre al 6 dicembre, Marrakech si trasformerà ancora una volta nella capitale mondiale del cinema, ospitando la ventiduesima edizione del Festival Internazionale del Film di Marrakech. Come ogni anno, registi, attori e appassionati da tutto il mondo si ritroveranno qui per scoprire 82 film provenienti da 31 paesi, con l’obiettivo di mettere in luce nuovi talenti e raccontare la ricchezza delle voci contemporanee.

Festival di Marrakech: anteprime e debutti da non perdere

Al centro della manifestazione c’è la selezione ufficiale, che quest’anno offre otto anteprime mondiali o internazionali. In gara per la Stella d’Oro, il premio più ambito, ci sono 14 opere prime e seconde di registi emergenti. A guidare la giuria sarà il regista sudcoreano Bong Joon-ho, vincitore della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar per “Parasite”. “Cerchiamo storie che sappiano sorprendere e scuotere”, ha detto Bong durante la presentazione.

Tra i titoli più attesi c’è l’anteprima mondiale di “Behind the Palm Trees” della regista marocchina Meryem Benm’Barek: un thriller psicologico che indaga le dinamiche di classe e potere legate al passato coloniale. Dall’Australia arriva il fotografo e regista James J. Robinson con “First Light”, un dramma morale in cui una suora filippina mette in discussione la propria fede di fronte alla corruzione. “Ho voluto raccontare il dubbio come motore di cambiamento”, ha spiegato Robinson.

Cinema che parla di conflitti, identità e resistenza

Il festival non perde mai di vista le grandi questioni sociali e politiche. In concorso, “Before the Bright Day” di Shih-Han Tsao riporta lo spettatore nella Taiwan del 1996, in mezzo alle tensioni di una generazione minacciata dalla guerra. “My Father’s Shadow” di Akinola Davies Jr. racconta una famiglia nigeriana durante la crisi elettorale del 1993, mentre “Laundry” di Zamo Mkhwanazi segue i sogni infranti di un giovane sudafricano sotto l’apartheid.

Tre film raccontano donne che lottano e reinventano il proprio destino: “Sky Promise” di Erige Sehiri parla di solidarietà femminile contro il razzismo in Tunisia; “Broken Voices” di Ondřej Provazník affronta il tema degli abusi di potere; “Aisha Can’t Fly Away” di Morad Mostafa segue una donna sudanese in cerca di libertà al Cairo. “Sono storie di coraggio quotidiano”, ha detto la direttrice artistica Rébecca Zlotowski.

Grandi nomi e omaggi: da Gus Van Sant a Oum Kalthoum

La ventiduesima edizione si aprirà con “Dead Man’s Wire”, una commedia dark firmata da Gus Van Sant che riflette su media e capitalismo. Tra gli eventi più attesi, “Hamnet” di Chloé Zhao, una storia d’amore segnata da una tragedia familiare. Spazio anche alla musica con “El Sett” di Marwan Hamed, biopic sulla diva egiziana Oum Kalthoum, interpretata da Mona Zaki.

Il festival chiuderà con “Palestina 36” di Annemarie Jacir, un melodramma storico che racconta un momento cruciale per il popolo palestinese, con alcuni tra i più noti attori del mondo arabo. Sullo stesso tema sarà proiettato anche “Once Upon a Time in Gaza” dei fratelli Nasser, già premiato a Cannes.

Cinema arabo e internazionale sotto i riflettori

Dall’ultima Biennale di Venezia arrivano “A Fragile and Wonderful World” di Cyril Aris e “The Voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania, inseriti nella sezione dedicata al cinema arabo. Il festival renderà omaggio anche a figure come Jodie Foster, Guillermo del Toro, la regista algerina Raouya e l’attore egiziano Hussein Fahmi. Una selezione dei loro film sarà proiettata nei luoghi principali della manifestazione, dal Palais des Congrès al Cinéma le Colisée fino al Musée Yves Saint-Laurent.

Marrakech, crocevia del cinema mondiale

Per nove giorni, Marrakech accoglierà cineasti, critici e pubblico da tutto il mondo. Le proiezioni si terranno tra le sale storiche della città e nuovi spazi culturali, accompagnate da eventi, incontri con gli autori e masterclass. “Il festival è un ponte tra culture”, ha ricordato il presidente della Fondazione Festival International du Film de Marrakech, Melita Toscan du Plantier. Tra anteprime, omaggi e storie dal mondo, la città marocchina si conferma un punto di riferimento per capire dove sta andando il cinema oggi.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.