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Le 50 steakhouse imperdibili d’Italia secondo Braciamiancora

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Le 50 steakhouse imperdibili d’Italia secondo Braciamiancora
Le 50 steakhouse imperdibili d’Italia secondo Braciamiancora
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Milano, 10 novembre 2025 – Braciamiancora, il punto di riferimento digitale per gli amanti della carne in Italia, ha svelato oggi la nuova classifica delle migliori 50 Steak House italiane 2026. L’annuncio, atteso da ristoratori e appassionati, arriva dopo mesi di visite e valutazioni in tutta la Penisola. L’obiettivo? Mettere in luce un settore che negli ultimi anni ha saputo unire tradizione, innovazione e una crescente attenzione alla sostenibilità.

Le Tre Fiamme: i migliori ristoranti di carne in Italia

Al top della classifica, le ambite Tre Fiamme sono andate a tre locali: La Braseria di Osio Sotto (Bergamo), I due Cippi di Saturnia (Grosseto) e, per la prima volta, Via di Guinceri di Vicarello (Livorno). Le prime due confermano il premio già conquistato nel 2025, mentre Via di Guinceri fa il salto, passando da due a tre fiamme. “Questi ristoranti rappresentano il massimo livello a livello nazionale”, ha detto Michele Ruschioni, fondatore e direttore di Braciamiancora. “Ogni piatto nasce da un lavoro attento: dalla scelta delle carni al servizio, dalla cantina all’abbinamento con i vini. E poi c’è la brace, che resta il cuore pulsante del loro stile”.

Sostenibilità e filiera corta: le nuove priorità degli italiani

Secondo la ricerca del network, che vanta oltre un milione di follower sui social, gli italiani non rinunciano alla bistecca, ma chiedono sempre più qualità. La carne deve arrivare da allevamenti etici e trasparenti. Piacciono i menu circolari, dove si usa ogni parte dell’animale, e si preferiscono locali che lavorano con piccoli produttori italiani. “La consapevolezza è cresciuta”, ammette Ruschioni. “Le steakhouse premiate sono quelle che uniscono passione per la carne e rispetto per l’ambiente, riducendo gli sprechi e costruendo un rapporto sincero con i clienti”.

Due fiamme: eccellenze da Nord a Sud

Nove locali hanno ottenuto le due fiamme, simbolo di qualità e personalità. Tra loro spiccano nomi come Bifro’ a Torino, Bifulco a Ottaviano, Barroso Beefsteccheria a Tirrenia e Antica Trattoria del Reno a Bologna. Non mancano realtà guidate da donne imprenditrici, come Matigusta a Marina di Altidona e Dogana Golosa a Caserta. La selezione tiene conto non solo della carne, ma anche dell’esperienza complessiva: il servizio, la carta dei vini, l’attenzione ai dettagli.

Una fiamma: qualità diffusa e ricerca costante

Sono 38 i locali premiati con una fiamma, riservata ai ristoranti di “ottimo livello”. Tra questi ci sono insegne storiche come 109 Officine a Lamezia Terme, Beef Bazaar a Roma, La brace Food Experience a Palermo e Trattoria dall’Oste a Firenze. Ogni regione è rappresentata, segno di una passione che attraversa tutta l’Italia. Molti sono locali familiari o giovani progetti che puntano su filiera corta e trasparenza.

Premi speciali: riconoscimenti per ogni dettaglio

Oltre alla classifica, Braciamiancora ha assegnato premi speciali per valorizzare aspetti diversi del settore. Il miglior servizio di sala va all’Antica Trattoria del Reno di Bologna; la miglior cantina a Bifrò di Torino; la miglior tartare al Beef Bazaar di Roma; il miglior carpaccio a Matigusta di Marina di Altidona. Non manca il premio social, assegnato a Nana Meat&Wine di La Spezia.

Uno sguardo oltre i confini: la miglior steakhouse italiana all’estero è a Malta, dove l’Era Ora SteakHouse si aggiudica anche due fiamme.

Un settore che cambia

La lista completa si può consultare sul sito ufficiale www.braciamiancora.com. “Il mondo della carne è in evoluzione”, racconta Ruschioni. “Chi sceglie una steakhouse oggi cerca non solo sapore, ma anche etica e trasparenza. E le migliori realtà italiane stanno rispondendo con creatività e rigore”. Un segnale chiaro: la passione per la carne può convivere con una nuova consapevolezza alimentare.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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