Roma, 8 novembre 2025 – Un’alleanza tra imprese e istituzioni per rafforzare la prevenzione dei rischi lungo tutta la catena del valore. È questa la sfida al centro di G∙row, il progetto lanciato oggi da Eni al Gazometro di Ostiense, durante la G∙row Conference 2025 – Evolving through Risk & Control Governance. L’iniziativa, nata grazie al supporto strategico di McKinsey & Company e alla tecnologia di SAP Italia, vuole mettere insieme grandi aziende e realtà istituzionali, italiane e non, in un percorso condiviso di crescita e controllo.
Un modo nuovo di gestire i rischi
“G∙row è un progetto di Eni che ha subito attirato tante grandi aziende e istituzioni”, ha detto Gianfranco Cariola, Director Internal Audit di Eni, parlando questa mattina davanti a manager, consulenti e rappresentanti del settore pubblico. L’obiettivo è chiaro: “dare valore alla governance ESG”, con uno sguardo particolare ai sistemi di controllo e alla gestione dei rischi che arrivano dai rapporti con soggetti esterni. Si va dalla cyber security ai pericoli nella supply chain, fino al rischio di danni alla reputazione.
Cariola ha spiegato che “molti rischi nascono proprio da questi rapporti esterni e non si possono gestire solo con i controlli interni tradizionali”. Serve quindi un cambio di passo, coinvolgendo tutto l’ecosistema produttivo.
Tutti coinvolti, lungo tutta la filiera
L’idea è “coinvolgere la maggior parte degli attori della value chain” in un percorso fatto di scambio culturale e condivisione di metodi, esperienze e buone pratiche. Così si aumenta la consapevolezza e la capacità di prevenire i rischi.
Il progetto punta a un “controllo diffuso e distribuito”, superando i vecchi schemi centralizzati. “G∙row segna un cambio importante”, ha sottolineato Cariola. “È il passaggio da un sistema di controlli interni tradizionale a uno diffuso, che coinvolge tutti i soggetti della catena del valore”.
Un vantaggio per tutti: imprese ed ecosistema
Nel corso della conferenza è emersa l’urgenza di creare “un circolo virtuoso”, in cui la grande azienda guida e sostiene l’ecosistema, che a sua volta restituisce valore con una filiera più forte e consapevole. “L’ecosistema cresce e dà valore all’impresa”, ha detto Cariola. “È un equilibrio vantaggioso per tutti, quello che chiamiamo lo ‘Scope 3’ nei sistemi di controllo aziendali”.
Con questa espressione si fa riferimento alle metriche ESG più avanzate, che considerano non solo i rischi diretti dell’azienda, ma anche quelli indiretti lungo tutta la catena del valore. Un approccio che, secondo gli organizzatori, sarà la vera sfida della governance aziendale nei prossimi anni.
Ampia partecipazione e sostegno istituzionale
Alla presentazione erano presenti rappresentanti di alcune tra le principali aziende italiane – come Enel, Leonardo, Snam – insieme a esponenti delle istituzioni e del mondo accademico. Il supporto di McKinsey & Company e di SAP Italia è stato definito “fondamentale” per garantire solidità e strumenti digitali adeguati.
Tra i partecipanti, però, si è già capito che la sfida più grande sarà mettere in pratica le linee guida. “Non basta stabilire principi generali”, ha ammesso un manager del settore energetico. “Bisogna lavorare insieme su casi concreti, aiutandosi anche con le tecnologie più avanzate”.
I prossimi passi: formazione e collaborazione
Nei mesi a venire, il progetto G∙row prevede di avviare tavoli tecnici e workshop per formare chi opera lungo tutta la filiera. L’obiettivo è creare una comunità stabile, fatta di imprese grandi e piccole, enti pubblici e privati, pronta ad affrontare insieme le sfide della prevenzione dei rischi.
“Solo così”, ha concluso Cariola, “potremo dire di aver costruito un sistema davvero resiliente. Ma siamo solo all’inizio”.