Home Storie Premio allevamento al femminile 2025: un passo avanti per l’innovazione e l’inclusione nella zootecnia
Storie

Premio allevamento al femminile 2025: un passo avanti per l’innovazione e l’inclusione nella zootecnia

Share
Premio allevamento al femminile 2025: un passo avanti per l'innovazione e l'inclusione nella zootecnia
Premio allevamento al femminile 2025: un passo avanti per l'innovazione e l'inclusione nella zootecnia
Share

Bologna, 7 novembre 2025 – Innovare e includere nel mondo dell’allevamento: questo l’obiettivo dell’evento che si è tenuto ieri al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna. Qui si è chiusa la prima edizione del Premio allevamento al femminile, promosso da Zoetis Italia. Una giornata ricca di partecipazione, con le principali associazioni di categoria – Assocarni, UnaItalia, Anmvi e Quelle del Latte – pronte a celebrare le donne che stanno davvero cambiando il volto dell’allevamento in Italia.

Premio allevamento al femminile: donne protagoniste del cambiamento

Nato nel 2024 come evoluzione naturale dell’iniziativa “Allevamento al femminile”, il progetto vuole mettere in luce storie, progetti e percorsi che rendono la zootecnia più aperta, sostenibile e al passo coi tempi. A essere premiate in questa prima edizione sono state Rossella Pedicone, Emanuela Sorgia e Alberta Rabitti: tre professioniste che con il loro lavoro quotidiano hanno portato una ventata di innovazione e una visione futura nelle filiere italiane.

“Con il Premio ‘Allevamento al Femminile’ 2025 abbiamo fatto un passo in più verso una zootecnia più giusta, moderna e sostenibile”, ha detto Carmelo Lombardo, amministratore delegato di Zoetis Italia. “Dare visibilità a chi lavora con passione e competenza è fondamentale per ispirare il cambiamento e valorizzare l’intero settore”. Lombardo ha sottolineato come il premio sia un momento vero di confronto, che mette al centro il talento di chi ogni giorno si prende cura della salute degli animali.

Le associazioni: innovare per crescere

Nel corso della giornata, le associazioni di categoria hanno ribadito quanto sia importante mettere in luce i modelli vincenti e come il settore stia cambiando grazie a nuove soluzioni. “Oggi parlare di innovazione nell’allevamento è indispensabile”, ha detto Alessia Floris, responsabile commercio estero di Assocarni. “Le sfide sono tante: dalla sostenibilità ambientale alla sicurezza alimentare, dal benessere degli animali al ricambio generazionale. Innovare non è più un optional, ma una necessità”.

Floris ha indicato tre strade da seguire per rafforzare innovazione e inclusione: collaborazione, competenze e comunità. Solo così, ha aggiunto, si potrà costruire un settore zootecnico più solido e capace di guardare avanti con fiducia.

Donne al comando e nuove leve

Il sostegno di UnaItalia al Premio è stato definito “un’occasione per riconoscere il ruolo chiave delle donne nel settore zootecnico”. Lara Sanfrancesco, direttrice dell’associazione, ha ricordato che la leadership femminile non guiderà solo il cambio generazionale, ma sarà la forza trainante per definire le nuove professionalità della zootecnia. “Le testimonianze raccolte oggi sono la prova più concreta e incoraggiante”, ha detto Sanfrancesco.

Anche l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) ha dato il suo patrocinio al premio, puntando sull’empowerment professionale. “Serve motivare e sostenere chi ogni giorno dà valore al settore zootecnico”, ha commentato Marco Melosi, presidente Anmvi. Secondo lui, iniziative come questa aiutano a cambiare la percezione dell’allevamento, sfatando luoghi comuni e valorizzando un settore in cui sempre più donne trovano spazio.

Creatività e confronto per il futuro

Quelle del Latte nasce per riconoscere le competenze delle donne in zootecnia”, hanno spiegato le rappresentanti dell’associazione. Il loro sostegno al Premio vuole far emergere chi spesso lavora nell’ombra, ma con determinazione e fiducia in sé stessa. “Premiare la creatività imprenditoriale è un passaggio fondamentale per il nostro settore”, hanno aggiunto.

L’evento di Bologna è stata un’occasione concreta per mettere a confronto professioniste, associazioni e imprese. Un percorso iniziato nel 2024 con la raccolta delle prime storie e che oggi si traduce in un riconoscimento tangibile per chi ogni giorno rende il settore più innovativo e aperto a tutti.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.