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Barilla svela i vincitori di Good Food Makers 2025: le startup che rivoluzioneranno il settore alimentare

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Barilla svela i vincitori di Good Food Makers 2025: le startup che rivoluzioneranno il settore alimentare
Barilla svela i vincitori di Good Food Makers 2025: le startup che rivoluzioneranno il settore alimentare
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Parma, 7 novembre 2025 – Oggi, nella storica sede di Parma, Barilla ha svelato i nomi delle tre startup vincitrici della settima edizione di Good food makers, il programma di open innovation che mette insieme realtà tecnologiche e imprenditoriali per affrontare sfide concrete nella filiera alimentare. L’iniziativa, partita mesi fa con una call internazionale, punta a rendere il sistema alimentare più sostenibile, sicuro e tecnologicamente all’avanguardia. Quest’anno sono arrivate 288 candidature da 41 Paesi, con un boom di partecipazione italiana: il 24% del totale, il dato più alto mai registrato.

Good food makers: un ecosistema che fa rete nell’innovazione agroalimentare

La versione 2025, realizzata con la collaborazione di Almacube – l’hub dell’Università di Bologna e Confindustria Emilia Area Centro – ha introdotto una novità importante: l’ecosystem, un modello che coinvolge non solo le startup, ma anche partner e altri attori della filiera Barilla. “Non è solo un programma di innovazione: è un vero e proprio motore di scoperte e collaborazioni”, ha detto Claudia Berti, responsabile open innovation del gruppo. Ogni anno, ha spiegato, si scelgono sfide reali che permettono di esplorare nuove tecnologie e di accelerare l’arrivo sul mercato delle soluzioni più interessanti. “Vogliamo diffondere una cultura più aperta e collaborativa, capace di cambiare davvero il modo in cui si innova”, ha aggiunto.

Le sfide di quest’anno hanno messo al centro tre temi chiave: sostenibilità nelle pratiche agricole, sicurezza alimentare ed esperienza d’acquisto. Dopo una selezione serrata tra 33 finaliste arrivate da tutto il mondo, sono state scelte le tre startup che hanno offerto le risposte più efficaci.

Le startup vincitrici: innovazione dalla Germania all’Italia

La prima premiata è la tedesca Feldklasse, vincitrice nella categoria “agtech for climate resilience” in collaborazione con Open Fields. La loro soluzione automatizza la rimozione delle erbe infestanti nei campi di basilico, riducendo il lavoro manuale e migliorando la sostenibilità delle colture utilizzate per le salse e il pesto Barilla. Un sistema che, secondo gli esperti del gruppo, potrebbe rivoluzionare la gestione delle materie prime.

La seconda è l’italiana Xnext, protagonista nella categoria “new frontiers of detection” insieme a Bizerba. Hanno messo a punto Xspectra, una tecnologia a raggi X brevettata che usa il conteggio dei fotoni per analizzare in tempo reale la composizione chimico-fisica dei prodotti alimentari. Il sistema individua anomalie invisibili ai controlli tradizionali, come contaminanti leggeri (plastica o legno), grazie a un mix di algoritmi di deep learning e intelligenza artificiale. “Collaborare con Barilla è un’occasione unica”, ha detto Bruno Garavelli, chairman e CTO di Xnext. “Condividiamo la stessa missione: portare innovazione e sicurezza lungo tutta la filiera”.

Infine, tra le vincitrici c’è anche Vusion Group (Italia/Francia), premiata nella categoria “best on shelf” in collaborazione con Conad Nord Ovest. Il loro sistema Captana usa telecamere e intelligenza artificiale per monitorare la presenza dei prodotti sugli scaffali, riducendo i casi di mancanza e migliorando l’esperienza di acquisto nei negozi.

Co-design e test sul campo: verso l’Innovation Day

Ora le tre startup inizieranno un percorso di co-design e sperimentazione insieme ai team di Barilla e ai partner della filiera. Tutto porterà all’Innovation Day del 15 gennaio 2026, quando verranno mostrati i risultati dei progetti pilota. L’obiettivo è chiaro: creare effetti concreti lungo tutta la filiera alimentare, dalla terra fino al consumatore.

Con questo progetto, Barilla conferma la sua leadership nell’innovazione del settore alimentare. Nel 2024 il gruppo ha investito circa 50 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo; nel frattempo, il nuovo quartier generale R&D di Parma – 12mila metri quadrati tra laboratori e uffici – è in fase di ristrutturazione. Qui si concentreranno tutte le competenze tecniche, con team internazionali e multidisciplinari dedicati ai singoli progetti.

Tecnologia e sostenibilità: la sfida di Barilla per il futuro

Good food makers è per Barilla un modo per spingere l’adozione di tecnologie nuove: dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità digitale, dall’intelligenza artificiale ai processi di lavorazione più sostenibili. L’attenzione è anche rivolta a nuove esperienze per il consumatore: packaging intelligenti, prodotti pensati per seguire le tendenze alimentari, in una visione che vuole trasformare tutto il sistema agroalimentare.

“Vogliamo portare vantaggi concreti ai nostri partner e dare un esempio chiaro a tutta la filiera”, ha concluso Claudia Berti. Un cammino che, secondo gli organizzatori, continuerà a coinvolgere startup e realtà innovative da tutto il mondo, mettendo Parma sempre più al centro dell’innovazione alimentare europea.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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