Roma, 6 novembre 2025 – Nelle ultime ore la Consob ha messo offline una serie di siti-clone che diffondevano video falsi con immagini manipolate della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. L’intervento, partito ieri sera e proseguito fino a questa mattina, ha colpito in particolare il sito avenixio-invest.com e altri quattro domini simili. Dietro c’è una truffa online che usa l’immagine di politici per spingere piattaforme di trading non autorizzate.
Truffatori in azione: siti falsi e video taroccati
Secondo la Consob, i siti oscurati copiavano alla perfezione il look di testate giornalistiche e programmi TV conosciuti, inserendo dentro interviste inventate a Meloni e Giorgetti. Nei video, i due esponenti del governo venivano fatti passare come promotori di servizi d’investimento inesistenti, con frasi mai dette. “È un trucco già visto nei mesi scorsi”, ha spiegato un funzionario della Commissione, “ma continua a fregare chi non è esperto, soprattutto i risparmiatori più vulnerabili”.
Un caso emblematico è il sito tegsub.com, che usava il volto di Giorgetti per spingere la piattaforma di trading Avenixio, già segnalata per attività illegali. Le finte interviste, realizzate con montaggi molto accurati, venivano diffuse anche su social e tramite pubblicità mirate. Solo dopo che i siti sono stati chiusi, alcune persone si sono accorte della truffa. “Ho cominciato a dubitare quando ho visto la stessa intervista su diversi siti”, racconta Marco, 42 anni, impiegato a Roma.
Consob al lavoro: cosa rischiano i risparmiatori
L’azione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa fa parte di una battaglia più ampia contro le frodi finanziarie online. Oltre ai siti con i video falsi, sono stati chiusi altri otto portali che offrivano servizi di intermediazione finanziaria abusiva, senza le autorizzazioni necessarie. “Proteggere gli investitori è la nostra priorità”, ha ribadito la Consob in una nota diffusa stamattina alle 9:30.
Il fenomeno dei siti-clone è in crescita. Solo quest’anno, secondo l’Autorità, sono stati oscurati più di 120 portali sospetti. Il meccanismo è sempre lo stesso: si prende la fama di politici o personaggi pubblici per dare un’aria di serietà a offerte di investimento rischiose o fasulle. “Chi ci casca rischia di perdere tutto”, avverte un investigatore della Guardia di Finanza che segue da vicino il caso.
Come difendersi dalle truffe online: i segnali da non ignorare
Le autorità invitano tutti a fare attenzione a certi segnali. Prima di tutto, diffidate di interviste improbabili o di dichiarazioni troppo ottimistiche su investimenti facili e veloci. Spesso i siti-clone hanno indirizzi web simili a quelli ufficiali ma con piccole differenze, come un trattino o una lettera in più. “Controllate sempre che il sito sia quello autentico”, raccomanda la Consob.
Un altro campanello d’allarme sono le promesse di guadagni rapidi e sicuri. “Nessun investimento serio assicura rendimenti alti senza rischi”, avverte l’Autorità. Se avete dubbi, consultate l’elenco delle piattaforme autorizzate sul sito ufficiale della Consob o rivolgetevi agli sportelli informativi.
Le istituzioni rispondono: cosa succede ora
Il caso ha fatto rumore anche in politica. Fonti vicine a Palazzo Chigi hanno espresso “preoccupazione per l’uso distorto dell’immagine della presidente Meloni”, sottolineando la necessità di rafforzare il lavoro tra istituzioni e operatori digitali. Il ministro Giorgetti, contattato da alanews.it, ha definito la vicenda “un episodio grave che dimostra quanto sia urgente intervenire sulla sicurezza informatica”.
Intanto, la Consob annuncia che continuerà con controlli mirati e campagne di informazione rivolte ai cittadini. L’obiettivo è doppio: fermare subito le truffe e far crescere la consapevolezza tra i risparmiatori italiani. Solo così, dicono dall’Autorità, si potrà arginare un fenomeno che, con la diffusione dei social e delle nuove tecnologie, rischia di tornare sempre più spesso e in modo sempre più raffinato.