Roma, 6 novembre 2025 – A 86 anni, Graciela Zar, nata in Argentina ma da tempo residente in provincia di Roma, ha deciso di iscriversi al corso per casari promosso dalla Scuola lattiero-casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop. Il suo obiettivo è chiaro: diventare Addetto alle lavorazioni lattiero-casearie e, soprattutto, realizzare il sogno di aprire un proprio caseificio. Un progetto che nasce da una passione di una vita e da una vitalità che sembra non avere limiti.
Dalla Pampa argentina alla provincia di Roma: una passione che non si spegne
Graciela è la più anziana tra gli iscritti alla scuola del Consorzio. Nata a Buenos Aires da padre italiano e madre belga, è cresciuta nella vasta Pampa argentina, dove la sua famiglia allevava bestiame. “Vivevamo in spazi enormi, nel cuore della provincia di Buenos Aires. Mio padre si occupava degli animali, ed è lì che è nata la mia passione per i bovini”, racconta durante una pausa dalle lezioni. Arrivata in Italia a 27 anni, si è laureata in Scienze Sociali alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha lavorato come segretaria all’ambasciata argentina.
Ma la sua storia non si è fermata lì. “Poi è spuntata la passione per il cibo”, confida. Insieme al marito ha aperto un locale a Pisoniano, piccolo paese della provincia romana: si ballava tango e si gustavano bistecche argentine. “Abbiamo gestito il locale fino a qualche anno fa. Ora ci torno spesso, soprattutto per vedere le amiche”, sorride.
Il corso e il sogno di un caseificio tutto suo
Il corso, attivo dal 2017 e riconosciuto dalla Regione Campania, prevede 250 ore tra lezioni teoriche e pratiche, più uno stage finale nei caseifici soci del Consorzio. L’edizione 2025 conta dieci iscritti, di cui tre donne. Secondo la scuola, oltre il 90% degli allievi trova lavoro nel settore dopo il diploma; più di cento studenti sono già passati di qui, arrivando da Stati Uniti, Australia e altri Paesi.
Graciela è tra le più motivate. “Sono una grande fan della mozzarella di bufala. Un giorno ho visto l’annuncio del corso sul mio smartphone, ho chiamato subito il Consorzio e mi sono iscritta”, racconta. Le lezioni sono intense, i docenti preparati. “Mi hanno dato ancora più carica per il futuro. Mi sono buttata in questa avventura e spero che qualcosa venga fuori, altrimenti pazienza. Sto cercando un socio per aprire il caseificio, magari qualcuno più giovane di me”, aggiunge con un sorriso ironico.
La forza di un esempio per tutta la filiera
Il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, sottolinea il valore di questa esperienza: “Siamo molto felici di avere con noi la signora Zar. La sua presenza dimostra che la passione per il nostro prodotto non ha età. Auguro a lei e agli altri studenti di riuscire a costruire un futuro nella filiera bufalina”. Raimondo ricorda poi che iniziative come questa sono un investimento per il futuro del settore: “Li accompagneremo con tutta la nostra esperienza e la forza del comparto”.
Energia e determinazione che ispirano anche i più giovani
Tra i banchi della scuola lattiero-casearia, Graciela si muove con curiosità e grinta. Gli altri corsisti, molti poco più che ventenni, la guardano con ammirazione. “Ha un’energia contagiosa”, commenta uno degli insegnanti durante la pausa caffè. Nonostante gli anni, Graciela non ha alcuna intenzione di fermarsi: “Ho ancora tanti interessi, e tutti mi dicono che non dimostro l’età che ho”, scherza.
Mentre le lezioni continuano, tra la sede del Consorzio e i caseifici affiliati, lei studia e sogna il futuro. Vuole aprire un allevamento di bufale e produrre la sua mozzarella Dop. “Cerco qualcuno che voglia condividere questa avventura con me”, ripete spesso agli amici.
Quando la passione supera ogni barriera
La storia di Graciela Zar – madre di tre figli, emigrata dall’Argentina all’Italia, pronta a reinventarsi casara – racconta molto più di un semplice corso di formazione. Parla di radici, passioni che resistono al tempo e alle generazioni, e della forza di chi sa rimettersi in gioco a ogni età. E in fondo, tra mani impastate di latte e sale, c’è tutto il senso di una sfida senza confini né età.