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Inaugurazione del Gem: attesi i leader mondiali al Cairo domani

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Inaugurazione del Gem: attesi i leader mondiali al Cairo domani
Inaugurazione del Gem: attesi i leader mondiali al Cairo domani
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Il Cairo, 5 novembre 2025 – Le strade principali appena rimesse a nuovo, due giorni di festa e la città che si veste a festa: Il Cairo si prepara a un appuntamento atteso da decenni. Domani si inaugura il Grande Museo Egizio (GEM), un progetto che promette di cambiare per sempre il legame tra la capitale egiziana e la sua storia millenaria. L’evento arriva in un clima di sicurezza rafforzata e con un’attenzione internazionale che sottolinea il ruolo sempre più importante dell’Egitto nel mondo.

Giza tra storia e modernità

Il profilo di Giza si rinnova. Le piramidi, simbolo immortale della città, si trovano ora accanto a una struttura moderna e imponente: il Grande Museo Egizio. Una costruzione di vetro e cemento che ha richiesto vent’anni di lavoro e un investimento superiore al miliardo di dollari. “È il nostro dono al mondo”, hanno detto le autorità egiziane nelle ultime ore, spiegando che il museo è un ponte tra il glorioso passato e il presente vivace del Paese. Un progetto che ha subito numerosi rallentamenti, tra crisi politiche, guerre e pandemia, ma che ora arriva nel momento in cui il governo punta forte a rilanciare il turismo, uno dei pilastri dell’economia nazionale.

Tesori senza precedenti in mostra

Dentro il GEM saranno riuniti per la prima volta tutti i tesori di Tutankhamon, scoperti nel 1922 nella Valle dei Re. Al centro della collezione c’è la celebre maschera funeraria del giovane faraone, oggetto di nuovi studi che ne hanno rivelato la fragilità e la morte prematura a soli 19 anni. Oltre 100.000 reperti saranno esposti, molti mai visti prima dal pubblico. Tra questi spicca la barca solare di Cheope, un manufatto ligneo di 4.600 anni fa, considerato uno dei più grandi dell’antichità. Il museo ospita dodici gallerie tematiche, laboratori di restauro e depositi aperti ai ricercatori.

Un’inaugurazione di portata mondiale

L’apertura del Grande Museo Egizio ha anche un forte valore politico. Sono stati spediti una cinquantina di inviti ufficiali ai leader mondiali attraverso ambasciate e canali diplomatici. Secondo fonti governative, sono attese una quarantina di delegazioni di alto livello. Per l’Italia sarà presente il ministro della Cultura Alessandro Giuli, dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha declinato l’invito pochi giorni fa. Tra gli ospiti ci saranno Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Re Filippo del Belgio, la regina Mary di Danimarca, l’Emiro del Kuwait Mishal Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah e il presidente libanese Michel Aoun. Invitati anche i vertici di ONU, Unione Africana e Lega Araba.

“Vogliamo che il museo diventi un centro culturale e scientifico a livello internazionale”, ha spiegato un funzionario del Ministero delle Antichità egiziano. La presenza di rappresentanti delle principali organizzazioni mondiali conferma la volontà dell’Egitto di trasformare il GEM in un vero e proprio vertice culturale globale.

Un cammino lungo e difficile

L’inaugurazione era prevista inizialmente per il 3 luglio scorso. Ma la guerra tra Israele e Iran, scoppiata a giugno con l’attacco israeliano del 13, e la chiusura dello spazio aereo in gran parte del Medio Oriente, hanno costretto a spostare la data. Non è stato l’unico intoppo. Negli ultimi vent’anni il progetto ha dovuto fare i conti con disordini interni, crisi economiche e la lunga pausa causata dalla pandemia.

Il rilancio del turismo egiziano

Secondo il Ministero del Turismo, il Grande Museo Egizio potrebbe attirare fino a cinque milioni di visitatori all’anno. Un numero che, se confermato, segnerebbe una vera svolta per un settore ancora in ripresa dopo anni difficili segnati dalle tensioni regionali. “Il GEM è destinato a diventare uno dei musei più importanti al mondo”, ha detto un operatore turistico locale incontrato vicino alla nuova struttura.

Da domani, finalmente, si potrà ammirare da vicino il patrimonio dei faraoni in un ambiente moderno e accessibile. Il museo apre ufficialmente al pubblico il 4 novembre, segnando l’inizio di una nuova era per la cultura egiziana e per la città del Cairo.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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