Roma, 3 novembre 2025 – La birra in Italia ha mosso oltre 92 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. È quanto emerge dallo studio presentato oggi dall’Osservatorio Birra al Senato, in occasione dei dieci anni della Fondazione Birra Moretti. Alfredo Pratolongo, presidente della Fondazione, ha raccontato i risultati e il cammino fatto, sottolineando come la birra sia diventata “non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità”, in linea con i nuovi modi di vivere degli italiani.
Birra, un settore che non si ferma
I dati emersi durante l’incontro a Roma mostrano un settore birrario in crescita continua. Il valore economico prodotto, che supera i 92 miliardi, non riguarda solo produzione e vendita, ma coinvolge anche la ristorazione, il turismo e l’agricoltura collegata. Pratolongo ha spiegato che “la birra oggi è un vero motore economico e culturale per il Paese”, mettendo in luce il ruolo della Fondazione nel promuovere “un consumo responsabile” e nel diffondere la cultura della birra con progetti educativi e campagne di informazione.
Cultura della birra e consumo consapevole
La Fondazione Birra Moretti, nata nel 2015, ha sempre puntato su formazione e ricerca. “Abbiamo seguito questa crescita – ha detto Pratolongo – spingendo verso un consumo responsabile e facendo conoscere la cultura birraria come leva di sviluppo”. Nel tempo, la Fondazione ha portato avanti iniziative nelle scuole, incontri con chi lavora nel settore e campagne rivolte ai consumatori. L’obiettivo è chiaro: far capire la storia millenaria della birra e il suo valore nella convivialità italiana, senza mai dimenticare l’importanza della moderazione.
La birra entra nella vita degli italiani
Durante la presentazione è emerso come la birra sia ormai parte della vita quotidiana degli italiani. Non solo nei bar o durante gli eventi sportivi, ma anche a casa, nei piccoli paesi e nelle grandi città. “La birra – ha ricordato Pratolongo – ha una storia millenaria ed è probabilmente uno degli elementi su cui si baserà la crescita del comparto beverage nei prossimi anni”. Secondo l’Osservatorio, il consumo pro capite si è stabilizzato negli ultimi tempi, segno che i consumatori sono diventati più consapevoli.
L’impatto sul lavoro e sulla filiera
Il report presentato al Senato mette in luce anche l’impatto occupazionale del settore: oltre 140 mila posti di lavoro diretti e indiretti lungo tutta la filiera. Dalla coltivazione dell’orzo, alla distribuzione nei negozi, passando per la logistica e la ristorazione. “Il lavoro della Fondazione – ha aggiunto Pratolongo – ha aiutato a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese”. Un mondo che non comprende solo le grandi aziende, ma anche tanti piccoli produttori artigianali, sempre più presenti sul mercato italiano.
Birra e socialità: un legame che si rafforza
Negli ultimi anni, secondo lo studio, la birra è diventata un simbolo di socialità informale. Un segnale dei nuovi stili di vita degli italiani: meno formalità, più attenzione alla qualità e alla sostenibilità. Pratolongo ha sottolineato come “la birra sia ormai parte della convivialità italiana”, grazie anche a un interesse crescente per le produzioni locali e le birre artigianali. Il trend è in crescita, con una domanda sempre più forte di prodotti nuovi e attenti all’ambiente.
Lo sguardo al futuro
Guardando avanti, la Fondazione Birra Moretti vuole rafforzare il proprio impegno su formazione e responsabilità sociale. “Solo conoscendo davvero la birra – ha concluso Pratolongo – possiamo continuare a valorizzarla come elemento di crescita economica e culturale”. Il settore si prepara alle sfide che verranno: sostenibilità ambientale, innovazione nei processi produttivi e promozione di un consumo sempre più consapevole. In un’Italia che cambia, la birra sembra destinata a rimanere protagonista delle abitudini quotidiane e dei momenti di incontro.