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Tragedia in Gb: 9 feriti in gravi condizioni dopo l’assalto a un treno

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Tragedia in Gb: 9 feriti in gravi condizioni dopo l'assalto a un treno
Tragedia in Gb: 9 feriti in gravi condizioni dopo l'assalto a un treno
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Londra, 7 giugno – Dieci persone sono rimaste ferite, nove in modo serio, nell’accoltellamento avvenuto ieri sera su un treno regionale partito da Doncaster e diretto a King’s Cross, nel cuore del Cambridgeshire. L’episodio, avvenuto intorno alle 21.30, ha gettato nel panico i passeggeri e allarmato le autorità britanniche. Sul caso indaga anche l’antiterrorismo.

Aggressione sul treno, cosa è successo

Secondo la polizia dei trasporti britannica, l’aggressione è scoppiata quando il treno si trovava vicino alla stazione di Peterborough. Un uomo, ancora senza nome, ha tirato fuori un coltello e ha colpito più volte i passeggeri in uno dei vagoni centrali. “Abbiamo ricevuto la chiamata d’emergenza alle 21.32”, ha detto un portavoce della polizia, “le prime pattuglie sono arrivate in pochi minuti”.

Le vittime, tra cui una donna di 27 anni e un ragazzo di 19, sono state subito soccorse dal personale del NHS e portate negli ospedali di Cambridge e Londra. Nove sono gravi, ma nessuno è in pericolo di vita. Un decimo passeggero ha riportato ferite leggere ed è stato dimesso durante la notte.

Panico e coraggio a bordo

I testimoni raccontano scene di vero terrore. “Ho sentito urla provenire dal vagone dietro al mio”, ha detto Mark Evans, 44 anni, pendolare di Doncaster. “La gente correva verso le porte, qualcuno piangeva. Nessuno capiva cosa stava succedendo”. Secondo le prime ricostruzioni, alcuni passeggeri hanno provato a fermare l’aggressore usando valigie e zaini come scudi. Solo l’arrivo rapido della polizia ha evitato guai peggiori.

Il treno è stato evacuato alla stazione di Peterborough. I viaggiatori sono stati assistiti dal personale ferroviario e dagli agenti. “Abbiamo cercato di mantenere la calma”, ha raccontato una capotreno, “ma la paura si sentiva nell’aria”.

Indagini e il ruolo dell’antiterrorismo

L’intervento dell’antiterrorismo ha attirato l’attenzione. “Stiamo valutando tutte le piste”, ha spiegato il commissario Richard Allen, “dall’azione isolata a possibili motivazioni più ampie”. Finora non ci sono prove che colleghino l’aggressione a gruppi estremisti, ma si procede con cautela. Gli investigatori stanno esaminando i video delle telecamere di sicurezza a bordo e nelle stazioni lungo il percorso.

Fonti della polizia confermano che l’aggressore è stato bloccato senza resistenza ed è in stato di arresto presso la centrale di Cambridge. Non sono stati diffusi dettagli sulla sua identità o sul movente.

Sicurezza sui treni sotto la lente

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei trasporti pubblici del Regno Unito. Il ministro dei Trasporti, Louise Harper, ha espresso “vicinanza alle vittime e alle loro famiglie”, sottolineando che “la sicurezza dei passeggeri è una priorità assoluta”. Oggi sono previsti incontri tra la British Transport Police e le compagnie ferroviarie per valutare eventuali misure extra.

Nel frattempo, la linea Doncaster-King’s Cross è rimasta chiusa fino alle prime ore del mattino, per permettere i rilievi della scientifica e la pulizia dei vagoni colpiti.

Comunità scossa, appello alla collaborazione

A Doncaster e Peterborough, collegate dalla tratta interessata, si respira un clima di tensione. “Non era mai successo nulla di simile”, ha detto un residente davanti alla stazione. La polizia invita chi ha visto qualcosa o ha girato video con il cellulare a farsi avanti per aiutare nelle indagini.

L’attenzione resta alta. Nelle prossime ore sono attese nuove notizie dalle autorità. Per ora, la priorità è capire cosa ha spinto all’aggressione e garantire supporto ai feriti e alle loro famiglie.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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