Home News Trump annuncia l’inizio dei test nucleari negli Stati Uniti
News

Trump annuncia l’inizio dei test nucleari negli Stati Uniti

Share
Trump annuncia l'inizio dei test nucleari negli Stati Uniti
Trump annuncia l'inizio dei test nucleari negli Stati Uniti
Share

Washington, 7 giugno 2024 – Donald Trump ha annunciato ieri sera di aver dato ordine al Dipartimento della Difesa di partire con i test sulle armi nucleari statunitensi. Il messaggio è stato pubblicato poco dopo le 21, ora locale, sulla piattaforma Truth Social e ha subito catturato l’attenzione della comunità internazionale e degli esperti militari. “Ho chiesto al dipartimento della Guerra di cominciare a testare le nostre armi nucleari. Si parte subito”, ha scritto l’ex presidente, senza aggiungere dettagli su come o quando.

Trump ordina test nucleari: reazioni da Washington e dal Pentagono

La notizia si è diffusa rapidamente tra i corridoi del Pentagono e nelle redazioni dei principali giornali americani. Fonti vicine al Dipartimento della Difesa, contattate durante la notte, hanno detto che per ora non si segnalano movimenti insoliti nelle principali basi nucleari come quella di Los Alamos o il Nevada Test Site. Un funzionario, però, ha ammesso – restando anonimo – che “le parole di Trump vengono seguite con attenzione, soprattutto in questo clima politico così teso”.

La Casa Bianca, invece, non ha rilasciato commenti ufficiali. Un portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale ha ricordato solo che “gli Stati Uniti rimangono impegnati nei trattati internazionali contro la proliferazione nucleare”, senza entrare nel merito delle dichiarazioni di Trump.

Il momento delicato e i trattati internazionali

L’annuncio arriva in un periodo particolarmente delicato per gli equilibri mondiali. Gli Stati Uniti sono firmatari del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), ratificato nel 1996 ma mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave non l’hanno firmato. L’ultimo test nucleare americano risale al 1992; da allora, Washington si è mantenuta su una moratoria volontaria.

Per diversi analisti, le parole di Trump sono soprattutto un messaggio politico in vista delle prossime elezioni presidenziali. “È un segnale chiaro, rivolto sia agli alleati sia ai rivali come Russia e Cina”, ha spiegato Michael O’Hanlon, esperto di sicurezza della Brookings Institution. Ma, al momento, nessuna fonte ufficiale conferma preparativi concreti per nuovi test.

Reazioni da Mosca e Pechino: attenzione e cautela

A Mosca la notizia è stata accolta con prudenza. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha detto stamattina che “la Russia segue con molta attenzione ogni sviluppo sulle capacità nucleari statunitensi” e ha aggiunto che “qualunque cambiamento nella dottrina americana avrà un impatto sulla stabilità globale”. Anche Pechino ha risposto con toni cauti: il ministero degli Esteri ha chiesto a Washington di “rispettare gli impegni internazionali e di evitare mosse che possano far salire la tensione”.

In Europa, le agenzie di stampa hanno rilanciato l’allarme, sottolineando il rischio di una nuova corsa agli armamenti. A Bruxelles, una fonte diplomatica Ue ha confidato che “qualsiasi passo indietro sulla non proliferazione sarebbe motivo di seria preoccupazione per tutti i Paesi occidentali”.

Dubbi sulla possibilità di tornare ai test

Molti esperti, però, mettono in dubbio che gli Stati Uniti possano davvero tornare a testare armi nucleari nel breve periodo. Si tratta di operazioni complesse che richiedono mesi di preparativi e l’ok del Congresso. “Non basta un tweet per riaccendere una macchina così complicata”, ha commentato Jeffrey Lewis, docente al Middlebury Institute.

Inoltre, fonti militari americane ricordano che oggi la maggior parte delle testate viene mantenuta con simulazioni digitali avanzate e controlli regolari, senza bisogno di esplosioni reali. Solo se si presentasse una reale necessità si potrebbe pensare a nuovi test.

Il dibattito interno: divisioni tra repubblicani e democratici

L’annuncio di Trump ha già scatenato un acceso dibattito negli ambienti politici americani. Alcuni repubblicani hanno appoggiato la linea dura dell’ex presidente, mentre diversi democratici l’hanno criticata, parlando di “un passo indietro per la sicurezza globale”. La senatrice Elizabeth Warren ha detto chiaramente: “Così rischiamo di buttare all’aria decenni di sforzi diplomatici”.

Per ora, non ci sono conferme ufficiali di movimenti concreti nelle basi nucleari. Restano solo le parole sui social e le reazioni che ne sono seguite: un segnale destinato a pesare sugli equilibri mondiali nei prossimi mesi.

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.