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Welfare e servizi sociali: il nuovo focus della XI consiliatura secondo Bitti

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Welfare e servizi sociali: il nuovo focus della XI consiliatura secondo Bitti
Welfare e servizi sociali: il nuovo focus della XI consiliatura secondo Bitti
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Roma, 6 giugno – L’XI Consiliatura del Cnel sta mettendo al centro del suo lavoro welfare e servizi sociali. A spiegarlo ieri è stato Fiovo Bitti, consigliere del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, durante l’incontro “Salute, imprese e lavoro” nella sede romana dell’ente. L’evento, organizzato insieme alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, ha riunito rappresentanti istituzionali e operatori del settore.

L’Osservatorio nazionale sui servizi sociali: uno sguardo dal territorio

Nel suo intervento, Bitti ha messo in luce l’attività dell’Osservatorio nazionale sui servizi sociali territoriali, nato proprio al Cnel. “Da quando è nato – ha detto – l’Osservatorio ha lavorato senza sosta per tracciare un quadro aggiornato delle politiche sociali nel nostro Paese”. Tra i frutti di questo lavoro c’è la recente relazione sui Servizi sociali territoriali 2024, che fotografa la situazione attuale e i problemi da affrontare.

La relazione, come è stato spiegato, offre dati precisi sulla distribuzione dei servizi, sulle risorse impiegate e sulle sfide che i territori devono affrontare. Saltano all’occhio le forti differenze tra Nord e Sud, sia nella copertura che nella qualità delle prestazioni. “Abbiamo raccolto numeri e testimonianze dirette dagli operatori – ha aggiunto Bitti – per restituire una mappa reale delle esigenze e delle risposte”.

Legge 328/2000, il Cnel propone una revisione urgente

Il lavoro dell’Osservatorio non si è limitato a una semplice fotografia. Come ha ricordato Bitti, il monitoraggio ha portato a proposte concrete in Parlamento. Tra queste c’è il Disegno di legge Cnel che punta a rivedere la legge quadro 328 del 2000, la norma base per l’organizzazione dei servizi sociali in Italia.

L’obiettivo è aggiornare la legge, tenendo conto dei cambiamenti sociali ed economici degli ultimi vent’anni. “La legge 328 ha segnato una svolta nel 2000 – ha spiegato Bitti – ma oggi servono strumenti più flessibili e risposte più vicine ai cittadini”. Il testo vuole anche rafforzare la collaborazione tra enti locali, terzo settore e amministrazioni centrali.

Aziende pubbliche di servizi alla persona: al via il nuovo Ddl

Un altro capitolo riguarda le Aziende pubbliche di servizi alla persona, le Asp. Su questo tema il Cnel ha messo a punto un altro disegno di legge, ora all’esame della Commissione parlamentare competente. L’idea è ridefinire il ruolo e le funzioni delle Asp, puntando sulla loro capacità di innovare e di rispondere alle esigenze locali.

“Le Asp sono un presidio fondamentale, soprattutto nelle aree interne e nei piccoli comuni”, ha ricordato Bitti. Il nuovo Ddl vuole semplificare le procedure burocratiche e rendere più trasparente la gestione delle risorse pubbliche. Un passaggio chiave per offrire servizi più efficienti e accessibili.

Welfare italiano, cosa ci aspetta

L’incontro al Cnel si è chiuso con un confronto sulle prospettive del welfare nel nostro Paese. Tra i temi emersi, la necessità di investire nella formazione degli operatori sociali e di rafforzare le reti territoriali. “Non basta aggiornare le leggi – ha detto un funzionario regionale presente – bisogna ascoltare chi lavora sul campo ogni giorno”.

Poco prima di lasciare la sala, Fiovo Bitti si è fermato a parlare con alcuni giovani operatori sociali arrivati da Bologna. Uno di loro, taccuino in mano, gli ha chiesto: “Ma davvero cambierà qualcosa per noi?”. Il consigliere ha sorriso, stringendo la mano al ragazzo: “Stiamo lavorando perché sia così”.

 

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

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