Roma, 6 giugno – È partito oggi a Roma un nuovo percorso di collaborazione tra Regioni e Cnel. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha preso parte all’incontro interistituzionale tra la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. La riunione, che si è svolta nella sede di viale David Lubin, segna l’avvio di un protocollo pensato per rafforzare il dialogo su temi cruciali come salute, imprese e lavoro. Un momento importante, in cui le trasformazioni sociali ed economiche chiedono risposte rapide e condivise.
Un patto per affrontare le sfide di oggi
“Ringrazio il presidente Brunetta per averci ospitato al Cnel, un punto di partenza fondamentale che porterà a sviluppi importanti”, ha detto Aurigemma rivolgendosi ai colleghi delle altre regioni e alle autorità presenti. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio ha raccontato come questo incontro sia nato quasi per caso, ma da esigenze comuni: “Le relazioni annuali ci segnalano da tempo problemi come l’inverno demografico, l’aumento della speranza di vita e la sfida dell’intelligenza artificiale. Solo un’intesa vera tra i consigli regionali e il Cnel può garantire una voce efficace su questi temi”.
Durante la mattinata, i presidenti delle assemblee legislative hanno portato in aula richieste concrete, spesso legate alle difficoltà quotidiane delle comunità locali. “Sono questioni importanti, non secondarie”, ha sottolineato Aurigemma, “da cui partire per costruire l’agenda dei prossimi mesi”.
Formazione, salute e lavoro: le priorità del nuovo accordo
Il protocollo punta in particolare sulla formazione, un settore che Aurigemma definisce “uno spazio che deve rispondere subito a bisogni che cambiano continuamente”. L’idea è mettere in contatto la rappresentanza economica e sociale con le assemblee legislative, creando una collaborazione stabile basata su dati condivisi.
“Viviamo in un’epoca in cui i cambiamenti economici e sociali corrono veloci”, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale del Lazio. “Salute, impresa e lavoro sono strettamente legati: la salute dei cittadini sostiene le imprese, che a loro volta aiutano il sistema sanitario. E il lavoro resta il collante che tiene tutto insieme: senza lavoro non c’è crescita, dignità, sviluppo né futuro”.
Dalle assemblee regionali alle leggi nazionali
Secondo Aurigemma, i primi passi concreti devono prendere forma già nelle prossime settimane, partendo proprio dalle assemblee regionali, “dove la politica incontra i problemi reali delle comunità”. Il presidente ha insistito sull’importanza di uno Stato che sappia ascoltare le Regioni e favorire il dialogo tra territori: “Solo così – ha detto – potremo costruire l’Italia che vogliamo”.
Sul fronte della sanità, Aurigemma ha indicato una priorità chiara: “Dobbiamo fermare i cosiddetti ‘viaggi della speranza’, che danneggiano sia i pazienti sia i bilanci regionali. Questo deve essere il primo obiettivo concreto”. Tra le proposte, la creazione di un DRG nazionale, per uniformare i criteri di rimborso delle prestazioni su tutto il territorio.
Innovazione e sicurezza, la sfida per le imprese
Non si parla solo di sanità. Il protocollo include anche investimenti nella formazione legata all’intelligenza artificiale, per trasformare questa tecnologia in un’opportunità reale per le imprese italiane. “Bisogna rafforzare il legame tra università e mondo del lavoro”, ha sottolineato Aurigemma, “non basta più parlare di incentivi: serve un ambiente che premi innovazione, sostenibilità e qualità del lavoro”.
Un altro problema da affrontare sono le gare al ribasso, che spesso spingono le aziende a tagliare su salari e dispositivi di sicurezza. “Serve una norma che metta un freno a questo fenomeno”, ha aggiunto il presidente, “per proteggere sia i lavoratori sia la qualità dei servizi”.
Il primo tavolo operativo sulla salute
Il protocollo firmato oggi punta a creare una rete stabile tra le istituzioni del Paese. Il primo tavolo operativo sarà dedicato proprio alla salute. Aurigemma, prima di lasciare la sala, si è fermato a stringere la mano a un collega della Toscana: “Cominciamo da qui, insieme”, ha detto a bassa voce.