Milano, 13 giugno 2024 – Le principali Borse europee hanno aperto oggi in modo prudente, dopo giorni di rialzi spinti dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’entusiasmo iniziale si è stemperato e gli investitori hanno cominciato a incassare i guadagni. Ora gli occhi sono puntati sulle prossime mosse delle banche centrali, con la Federal Reserve americana al centro dell’attenzione.
Mercati in stand-by in attesa delle banche centrali
A Francoforte l’avvio è stato in calo dello 0,33%, mentre Londra ha fatto un piccolo passo avanti, guadagnando lo 0,1%. Parigi è rimasta praticamente ferma, con un +0,01%. Milano ha oscillato intorno alla parità poco dopo l’apertura. Dopo aver spinto gli indici verso nuovi record, gli investitori si mostrano più cauti. “Il mercato sta assorbendo gli ultimi dati e si prepara alle decisioni della Fed”, ha detto un analista di Piazza Affari, sottolineando che la volatilità potrebbe aumentare nei prossimi giorni.
Vendite dopo i record: una pausa necessaria
La spinta degli ultimi giorni era arrivata con la notizia dell’intesa tra Washington e Pechino sui dazi, che aveva ridato fiducia agli scambi globali. Ma già nelle prime ore di oggi sono arrivate vendite mirate: molti hanno preferito mettere al sicuro i profitti. “Era normale aspettarsi una fase di pausa”, ha raccontato un gestore milanese, che però mantiene un outlook positivo sul medio termine.
Tutti gli occhi sulla Federal Reserve
Il vero appuntamento è la riunione della Federal Reserve, che si terrà a giorni. Gli investitori si chiedono quali mosse farà la banca centrale americana: un taglio dei tassi non è garantito, ma le parole del presidente Jerome Powell saranno seguite con grande attenzione. “La Fed potrebbe riservare sorprese, anche se il mercato si aspetta prudenza”, ha spiegato una fonte vicina ai mercati di Londra. Nel frattempo, anche la Banca Centrale Europea e la Bank of England restano sotto la lente.
Tra cautela e opportunità
Tra gli operatori si respira un clima di prudenza. In sala contrattazioni a Francoforte qualcuno ha fatto notare che “il rischio di correzioni è cresciuto dopo i recenti massimi”. Altri, invece, guardano alle occasioni che potrebbero nascere se le banche centrali continueranno con politiche più morbide. “Non è il momento di farsi prendere dal panico”, ha consigliato un trader a Parigi poco dopo le 9.30, mentre seguiva i grafici sullo schermo.
I numeri delle piazze europee
A Piazza Affari il Ftse Mib ha mostrato una certa agitazione nelle prime ore. I titoli bancari sono stati tra i più movimentati, con Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno alternato segni più e meno. A Londra il settore energetico ha sostenuto l’indice principale grazie a un leggero rialzo del prezzo del petrolio. Parigi ha mantenuto un andamento stabile, con scambi contenuti e volumi più bassi rispetto alla media settimanale.
Oltre l’Atlantico, Wall Street resta in bilico
Gli investitori guardano anche a Wall Street. Ieri sera il Dow Jones ha chiuso in leggero rialzo, mentre il Nasdaq ha mostrato segni di stanchezza. “Il clima resta incerto”, ha ammesso un operatore di New York contattato poco prima dell’apertura europea. Solo allora si capirà se la fase di consolidamento continuerà o se tornerà la voglia di rischiare.
In una sala trading di Milano, alle 9.45, un giovane analista ha appoggiato la tazza sul tavolo e ha sussurrato: “Oggi meglio stare a guardare”.