Home News Knesset in discussione: la pena di morte per i terroristi potrebbe diventare realtà
News

Knesset in discussione: la pena di morte per i terroristi potrebbe diventare realtà

Share
Knesset in discussione: la pena di morte per i terroristi potrebbe diventare realtà
Knesset in discussione: la pena di morte per i terroristi potrebbe diventare realtà
Share

Tel Aviv, 7 giugno – La Commissione per la sicurezza nazionale della Knesset, il parlamento israeliano, si prepara a discutere la prossima settimana un disegno di legge che introduce la pena di morte per i reati di terrorismo. La notizia, riportata dal quotidiano Haaretz, arriva in un momento di forte tensione interna e internazionale, mentre il governo guidato da Benjamin Netanyahu cerca di rafforzare la propria posizione sulla sicurezza.

Pena di morte per terrorismo, il Parlamento si prepara al confronto

Secondo fonti parlamentari, la proposta – presentata da esponenti della coalizione di destra – punta a far scattare la pena capitale per chi viene riconosciuto colpevole di atti terroristici. Oggi in Israele la pena di morte è prevista solo in casi eccezionali, come per crimini nazisti, e non viene applicata da decenni. Se il disegno di legge passasse, sarebbe un cambio netto nelle leggi israeliane.

Il dibattito arriva in un clima già teso. Nelle ultime settimane, una serie di violenze ha riacceso lo scontro tra maggioranza e opposizione. “Non possiamo più tollerare chi semina terrore tra i nostri cittadini”, ha detto ieri il deputato Itamar Ben-Gvir, uno dei promotori della proposta. Le sue parole hanno riempito l’aula della Knesset poco dopo le 11, mentre fuori dal palazzo alcuni manifestanti agitavano cartelli contro la misura.

La società israeliana spaccata sulla pena di morte

L’ipotesi di introdurre la pena di morte per i terroristi ha diviso l’opinione pubblica. Da una parte, i sostenitori del governo parlano di “misure forti” per proteggere la sicurezza nazionale. Dall’altra, associazioni per i diritti umani e diversi esponenti dell’opposizione mettono in guardia sui rischi di questa scelta.

“Non è così che si costruisce una società più sicura”, ha detto Tamar Zandberg, deputata del Meretz, davanti all’ingresso della Knesset. Per lei la pena capitale non frenerebbe il terrorismo e rischierebbe solo di aumentare le tensioni. Anche Amnesty International ha espresso preoccupazione: “La storia mostra che la pena di morte non ferma il terrorismo”, si legge in una nota diffusa nel pomeriggio.

Il Parlamento pronto al dibattito, ma con qualche dubbio

La discussione formale del testo è fissata per martedì prossimo, alle 9.30, nella sala commissioni al secondo piano della Knesset. I lavori saranno trasmessi in diretta streaming sul sito ufficiale del Parlamento. Secondo alcune indiscrezioni, il governo potrebbe avere una maggioranza risicata: alcuni alleati centristi avrebbero dei dubbi sull’efficacia della misura.

Nel frattempo, fonti vicine al ministro della Giustizia Yariv Levin fanno sapere che il testo potrebbe cambiare durante l’iter parlamentare. “Siamo pronti a valutare modifiche”, ha detto un collaboratore del ministro, aggiungendo che “la priorità resta la sicurezza dei cittadini”.

Le possibili conseguenze internazionali e un precedente storico

L’introduzione della pena di morte per terrorismo potrebbe avere effetti anche sul piano internazionale. Diversi Paesi europei hanno già fatto sapere, in modo informale, che seguono con attenzione gli sviluppi. Israele, dal 1948 a oggi, ha applicato la pena capitale solo una volta: nel 1962, con l’esecuzione di Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili della Shoah.

Oggi la questione torna in primo piano in un contesto molto diverso. “Non possiamo ignorare le pressioni esterne”, ha ammesso un funzionario del Ministero degli Esteri durante una pausa dei lavori parlamentari. Ma nei corridoi della Knesset si respira un clima teso: si parla di una decisione finale già entro fine mese.

Alle 17.45, davanti all’ingresso principale del Parlamento, un gruppo di studenti universitari ha acceso delle candele in protesta silenziosa. Un cartello recitava: “Non nel nostro nome”.


SEO

Meta title: Israele valuta pena di morte per terrorismo: discussione alla Knesset
Meta description: La Knesset discuterà un disegno di legge sulla pena di morte per terrorismo. Divisioni politiche e proteste a Tel Aviv.
Frase chiave Yoast: pena di morte terrorismo Israele

Written by
Mirko Fabrizi

Sono un appassionato narratore di storie di italiani che hanno deciso di intraprendere un viaggio all’estero, sia per lavoro che per dare vita a nuove avventure imprenditoriali. La mia penna si muove tra le esperienze di chi ha lasciato la propria terra d'origine per seguire sogni e aspirazioni, affrontando sfide e scoprendo opportunità in contesti diversi. Credo fermamente nel potere delle storie di ispirare e connettere le persone, e mi piace esplorare come la cultura italiana si intrecci con quella di altri paesi. Con ogni articolo su smetteredilavorare.it, cerco di dare voce a chi ha scelto di cambiare il proprio destino, portando un pezzo d'Italia nel mondo e dimostrando che la passione e la determinazione possono aprire le porte a nuove realtà.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.